Taglio dei vitalizi per gli ex consiglieri, una decisione di buon senso

Innalzamento progressivo dell’età per accedere all’assegno, contributo di solidarietà per 36 mesi e divieto di cumulo, nonché pubblicazione dei dati dei beneficiari di assegni. L’assemblea legislativa ha approvato il progetto di legge presentato dal Partito Democratico che introduce modifiche alla disciplina del vitalizio per gli ex consiglieri regionali. Sì da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, astensione di Lega Nord, Fratelli d’Italia, Misto-Movimento democratici e progressisti.

“La Regione spende all’anno circa cinque milioni e mezzo in vitalizi: una cifra assolutamente spropositata su cui si doveva intervenire. Grazie alla nuova legge sarà risparmiato circa un milione di euro in tre anni. Risparmio che potrà essere investito in sicurezza, legalità, sviluppo, reinserimento lavorativo e inclusione sociale. Dopo aver abolito i vitalizi per i consiglieri regionali del presente e del futuro, questa mattina abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti grazie all’approvazione della legge che taglierà i vitalizi degli ex consiglieri ed ex assessori regionali. Sono tre gli aspetti su cui abbiamo lavorato. Primo, l’innalzamento dell’età per il ricevimento del vitalizio, che oggi scatta al compimento del sessantesimo anno e che, con la nuova legge, passerà a sessantasei anni e sette mesi, l’età in cui iniziano a percepire le pensioni di anzianità i dipendenti pubblici. Secondo, sarà vietato cumulare all’assegno regionale altri assegni vitalizi, come, per esempio, quello da europarlamentare, parlamentare o assessore di un’altra regione; terzo, la riduzione in percentuale sui vitalizi già percepiti. Nel 2015, ad inizio legislatura, abbiamo tagliato le nostre indennità di carica, eliminato il trattamento di fine rapporto, abolito i vitalizi e cancellato i contributi di funzionamento dei gruppi a partire da questa legislatura e per le future. Compito della politica è quello di saper assumere non solo un ruolo di guida nello spiegare scelte difficili, ma soprattutto un ruolo esemplare davanti ai cittadini. Intendiamo la politica come servizio intenso ma temporaneo; chi si occupa della cosa pubblica ha il dovere di ispirare la propria azione al principio di equità. Quelle contenute in legge sono disposizioni di buon senso che chiediamo alle generazioni precedenti, per un trattamento più giusto ed in sintonia con le richieste dei cittadini di oggi e di domani. Su questi temi si gioca un pezzo di credibilità della politica. La sobrietà deve essere un fondamento necessario del nostro agire. Da oggi la nostra Regione è un po’ più giusta”.

 

Qui il testo della legge approvata — LR_2017_7_v1