Su Gazzetta di Reggio e Prima Pagina per ERP e abbattimento delle barriere architettoniche

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La commissione Territorio, ambiente, mobilità ha concluso la discussione sull’atto di Giunta che modifica i requisiti per l’accesso e la permanenza negli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) e la metodologia per il calcolo dei canoni di affitto. Alla delibera, approvata dall’esecutivo regionale lo scorso 15 aprile, sono stati introdotti alcuni emendamenti, il più rilevante dei quali stabilisce che per fare domanda di accesso agli alloggi Erp il richiedente abbia “residenza anagrafica o attività lavorativa stabile nell’ambito territoriale regionale da almeno 3 anni”. Avanzata dai commissari del Pd, la proposta ha ottenuto il voto favorevole del solo Pd, l’astensione dei consiglieri Ln, M5s e Fdi, il no di Sel. Il voto finale sulla delibera, invece, ha visto il sì di Pd e Sel e l’astensione degli altri Gruppi.

Con le correzioni oggi apportate, la delibera di Giunta sarà all’esame dell’Aula nella seduta del 26 maggio. Richiamati in apertura da Gualmini, gli obiettivi sono quelli di governare il patrimonio di case pubbliche perseguendo l’equità e favorendo i processi di mobilità in entrata e in uscita. Per raggiungere questi risultati appare necessario ridurre la forbice tra il reddito di accesso all’Erp e quello di permanenza. Sul requisito del reddito, la Giunta decide di identificare i nuclei familiari aventi diritto tramite il nuovo sistema di calcolo dell’Isee (Indicatore situazione economica equivalente), tendente a rendere più corretta la misurazione della condizione economica delle famiglie. Poiché non sono ancora disponibili i dati che deriveranno dall’applicazione del nuovo sistema di calcolo dell’Isee, la disciplina puntuale di questo requisito è rinviata a un atto successivo, da emanarsi entro un anno.