Per i martiri di Minozzo, i consiglieri regionali reggiani di maggioranza chiedono il riconoscimento del valore militare per il loro eroismo e sacrificio

“Ai 19 martiri di Minozzo, sia riconosciuto il valore militare”. Lo chiedono i consiglieri reggiani di maggioranza Soncini, Costa, Mori, Bondavalli e Amico con un atto formale a prima firma Ottavia Soncini, che sollecita il Consiglio dei Ministri a rispondere alla richiesta avanzata in tal senso dal Comune di Villa Minozzo.

“Il Comune – si legge nel documento – a fine maggio 2022, aveva inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della difesa la proposta di ricompensa al Valore Militare per i caduti della frazione di Minozzo per i fatti accaduti tra il 30 luglio e il 1° agosto del 1944”. In quell’occasione le truppe nazi-fasciste si macchiarono di 19 efferati omicidi. Un eccidio, ripartito in due diverse giornate ma frutto unico di un progetto terroristico-stragista, che aveva lo scopo non solo di disperdere l’organizzazione partigiana che nel comune di Villa Minozzo aveva il suo centro organizzativo, ma anche di terrorizzare la popolazione, di privarla di tutte le risorse alimentari quale punizione rispetto all’appoggio dato ai partigiani e di arruolare manodopera da deportare in Germania.

I riconoscimenti al valor militare sono attribuiti“per esaltare gli atti di eroismo militare, segnalando come degni di pubblico onore gli autori di essi e suscitando, ad un tempo, lo spirito di emulazione negli appartenenti alle forze militari”.

“Dei martiri di Minozzo ricorderemo lo spirito di sacrificio e lo slancio dimostrato per difendere i minozzesi e preservare l’organizzazione partigiana nell’Appennino reggiano – scandiscono i consiglieri regionali –L’eccidio di Minozzo, il secondo che ha colpito la gente di Villa Minozzo dopo quello di Cervarolo del 20 marzo 1944, costituisce una ferita ancora aperta nella popolazione del luogo: sopravvivono infatti figli e nipoti delle vittime, il cui dolore, pensiamo, possa trovare consolazione nel vederlo condiviso dalla memoria collettiva, come già è accaduto per altre stragi dello stesso periodo” richiamano i consiglieri reggiani, auspicando una tempestiva risposta della Presidenza del Consiglio.