Sancita dall’Assemblea regionale, con voto unanime, l’istituzione del nuovo Comune di Ventasso nato dalla fusione dei quattro Comuni dell’Alto Appennino reggiano, Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto. Il nuovo Comune, il cui nome è stato scelto direttamente dai cittadini attraverso il referendum del 31 maggio scorso, nascerà formalmente il 1° gennaio 2016.
“Abbiamo reso reale una chiara scelta compiuta dai cittadini. Un risultato straordinario a partire dal dato della partecipazione al voto (61% degli aventi diritto) e una vittoria netta a favore del comune unico (70%). Ha vinto la voglia di innovare, semplificare, razionalizzare le spese. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato a questo importante progetto”.
Commenta così Ottavia Soncini, consigliere regionale Pd, vice Presidente dell’Assemblea legislativa e relatrice in Aula del progetto di legge per la fusione dei Comuni.
“Un risultato lungimirante e coraggioso, che deve aprire la strada a percorsi nuovi” continua Soncini, “soprattutto perché testimonia la ferma volontà di realizzare un’amministrazione della cosa pubblica più efficiente, più vicina alle comunità. Ma vi è un elemento maggiormente rilevante rispetto al risparmio economico: l’importanza politica della fusione di questi quattro comuni consiste infatti non in una fredda operazione di spending review ma in una scelta culturale e civile che spinge alla modernizzazione del sistema Paese“.
Le prime elezioni degli organi del nuovo Comune avverranno nella primavera del 2016 e per i primi mesi dell’anno, dalla sua istituzione fino alle elezioni, il Comune sarà retto da un Commissario. Ventasso, con un’estensione di circa 250 Kmq e una popolazione di quasi 4.400 abitanti, riceverà un contributo statale di circa 4 milioni di euro e contributi regionali di oltre 4 milioni di euro. Per i primi cinque anni di vita, Ventasso sarà esente dai vincoli del Patto di stabilità. Avrà inoltre priorità assoluta, per dieci anni, nei programmi e provvedimenti regionali che prevedono contributi a favore degli enti locali.
“Un percorso fattivamente democratico, i cittadini si sono pronunciati in modo saggio e la Regione ha proceduto in modo puntuale e spedito“, conclude Soncini, “tutti hanno capito l’urgenza di un serio e ponderato riordino istituzionale. Ad unificazione avvenuta, il primo Gennaio 2016, il nuovo Comune avrà una nuova e più forte voce. Il nuovo non deve fare paura quando si innesta in solide radici di storia e cultura.”