Università, la Regione investe sul diritto allo studio: 219 milioni in 3 anni. Benefici al 100% degli studenti idonei

È tra le Regioni con il più alto numero di studenti iscritti all’Università e con il più alto numero di idonei alle borse di studio, e che spende più risorse – con un importo medio annuo, in crescita, di 73 milioni – per garantire agli idonei questo beneficio. In Emilia-Romagna, dal 2009 al 2017, c’è stato un incremento del 37% degli aventi diritto, con oltre 20 milioni di euro in più di spesa (da 60 a 80 milioni) per assicurare la borsa di studio.

Numeri presentati in Commissione consiliare, poi in conferenza stampa, dall’assessore regionale all’Università, Patrizio Bianchi, che ha illustrato la relazionerelativa alla Clausola valutativa prevista dalla legge regionale 15 del 2007 (“Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione”).

La relazione traccia un quadro preciso sui risultati conseguiti negli anni accademici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 dagli interventi messi in campo dalla Regione per rendere effettivo il diritto di raggiungere i più alti gradi di istruzione e garantire l’uniformità di trattamento su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Rappresenta, inoltre, uno strumento di controllo triennale sugli obiettivi raggiunti dalla legge e una base importante per definire le priorità della programmazione sul diritto allo studio nel periodo 2019-2021.

Una casa alle giovani coppie e altri nuclei familiari

Si è conclusa la prima fase del bando “una casa alle giovani coppie ed altri nuclei familiari”, con 848 alloggi messi a disposizione delle famiglie, distribuiti in tutte le provincie della regione Emilia-Romagna.

I nuclei entro il 29 giugno 2018 potranno scegliere una delle case contenute nell’elenco disponibile online, all’interno del quale sono riportati i dati relativi ai singoli alloggi (localizzazione, superficie, prezzo, canone, disponibilità) e i riferimenti utili per contattare l’operatore proprietario (indirizzo, telefono, fax, mail). Le famiglie, dopo avere individuato la casa alla quale sono interessati, dovranno contattare l’operatore che lo ha messo a disposizione, per visitare l’alloggio e concordare le condizioni contrattuali. Il prezzo di vendita non può superare il valore indicati nell’elenco.

L’importo del contributo per alloggio è di  20.000 euro, elevato a 25.000 per gli alloggi relativi a interventi di recupero edilizio.

Il 2 luglio 2018 dalle ore 9 alle 17 i nuclei familiari che avranno firmato un pre-contratto potranno presentare la domanda di contributo compilando un modulo online, che sarà disponibile sul portale Territorio ER.

 Il 13 luglio 2018 sempre sullo stesso sito sarà pubblicata la graduatoria dei nuclei ammessi al contributo.

Per maggiori informazioni sul bando e sull’elenco degli alloggi è possibile consultare la notizia sul sito web regionale dedicato alle “Politiche abitative”.

Adolescenti, dalla Regione un milione di euro per i progetti che fanno crescere

Si va dall’aiuto nello svolgimento dei compitiall’organizzazione di percorsi individualizzati per migliorare il rendimento scolastico, dalle attività sportive o di gioco agli incontri con esperti per utilizzare più consapevolmente i social network.

Sono solo alcune delle attività educative e sociali, da svolgersi a scuola o nel tempo libero, rivolte ai ragazzi tra gli 11 e i 24 anni residenti in Emilia-Romagna, che potranno essere finanziate nell’ambito di due bandi approvati dalla Giunta regionaledell’Emilia-Romagna, sostenuti con 1 milione di euro.

Uno, relativo al progetto “I grandi assenti del welfare”, è destinato ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, parrocchie ed enti locali della Città Metropolitana di Bologna ed è finanziato per il secondo anno consecutivo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di BolognaIl secondo, “Giovani generazioni”, è riservato a tutte le altre province dell’Emilia-Romagna e vede come destinatari le associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e parrocchie.

Obiettivi comuni a entrambi, offrire un sostegno per accompagnare i ragazzi nel complesso passaggio all’età adulta, migliorandone gli stili di vita e il sistema di relazione con coetanei e familiari; attraverso la promozione di forme aggregative(scoutismo e oratori) e l’orientamento scolastico per scongiurare l’abbandono degli studi e prevenire il disagio sociale. Rientrano tra i progetti anche la prevenzione al bullismo e al cyberbullismo.

I due bandi

Per il bando “I grandi assenti del welfare”sono stati stanziati circa 400 mila euro. Tra i progetti finanziati, rientrano attività per il sostegno scolastico, spesso organizzate da associazioni senza fini di lucro e dagli oratori parrocchiali e gestiti da volontari (insegnanti in pensione, studenti universitari) per aiutare i ragazzi nello studio.

Per il bando “Giovani generazioni”, giunto alla nona edizione, sono stati stanziati 600 mila euro: 200mila per sostenere progetti di valenza regionale e 400mila per progetti di valenza territoriale. Il finanziamento complessivo è articolato su base distrettuale, in rapporto alla popolazione residente di età tra gli 11 e i 24 anni che in Emilia-Romagna è costituita da 544.537 giovani.

Domande e scadenze

I bandi sono scaricabili sul sito della Regione Er Sociale, alla pagina https://bit.ly/2wxgc5c

Le domande devono essere presentate entro le ore 13 dell’11 giugno 2018 e inviate in originale (pena l’esclusione) alla Regione Emilia-Romagna per posta elettronica certificata al seguente recapito: segrsvilsoc@postacert.regione.emilia-romagna.it; oppure con lettera raccomandata; o ancora, consegnate a mano all’ufficio Protocollo della Regione (Stanza 707, 7° piano, viale Aldo Moro 21- Bologna), dalle ore 9 alle 13 (da lunedì a venerdì) con copia del frontespizio per apporre timbro di ricevuta.

Quarta edizione del concorso “Il panino teen-ager”

Il panino: una cosa buona tra le mani! È questo il motto del concorso giunto ormai alla sua quarta edizione “Panino teen-ager”, lanciato da Chef to Chef, l’associazione di cuochi, gourmet e produttori emiliano-romagnoli uniti alla volontà di promuovere la gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale e internazionale.

L’iniziativa vede la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, la Regione Emilia-Romagna e il Gambero Rossoed è organizzato nell’ambito della festa “Salumi da RE” organizzata dal Gabero Rosso presso l’Antica Corte Pallavicina (PR).

Destinatari
Il concorso è aperto a tutti gli studenti degli istituti scolastici e degli Enti di formazione professionale operanti in ambito gastronomico dell’Emilia-Romagna con un’età massima di 20 anni.

Caratteristiche della prova
I partecipanti dovranno realizzare un panino che valorizzi i salumi italiani, con le seguenti caratteristiche:

  • Ricetta: presenza di almeno un salume italiano (per il resto la ricetta è completamente libera)
  • Servizio: il panino dovrà essere degustato con le mani.

La ricetta dovrà essere presentata al massimo in una pagina formato A4. Per le caratteristiche complete e maggiori informazioni si rimanda al bando allegato nella sezione Per saperne di più.

Finalisti e Premiazione
Sulla base delle ricette pervenute la giuria sceglierà a insindacabile giudizio un massimo di 10 candidati. Il 7 aprile 2018 i finalisti saranno invitati a realizzare la propria creazione davanti alla giuria, presieduta da Fulvio Pierangelini, durante la manifestazione “Salumi da RE” presso l’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR).

Il vincitore sarà invitato dal canale televisivo del Gambero Rosso per la presentazione del proprio panino.

Iscrizioni e scadenza
I partecipanti dovranno inviare la ricetta in formato .pdf al seguente indirizzo mail: chefinforma@cheftochef.eu entro il giorno 5 aprile 2018.

 

Per saperne di più

Lavoro, dall’Industria 4.0 al turismo: dalla Regione oltre 5 milioni per 95 corsi di formazione

Progettista meccanico esperto in tecniche digitali, analista programmatore, analista big data, tecnico della tracciabilità agro-alimentare, redattore di prodotti editoriali digitali, operatore termale, operatore del legno e dell’arredamento.

Sono solo alcune delle qualifiche professionali che si possono conseguire in Emilia-Romagna attraverso nuove opportunità formative. Dopo i 13 corsi di novembre 2017, la Giunta regionale ne ha approvati ora altri 95: finanziati con 5 milioni e 300mila euro del Fondo sociale europeo, sono rivolti a persone non occupate, in modo che possano acquisire le competenze richieste dalle aziende alla ricerca di personale qualificato. I destinatari superano il migliaio (1.174), per un monte ore formativo di oltre 41mila. Gli ambiti riguardano Industria 4.0 (la cosiddetta “quarta Rivoluzione industriale”, con una produzione sempre più automatizzata e interconnessa), turismosviluppo delle filiere e dei sistemi produttivi.

Obiettivo generale di queste misure è innalzare le competenze delle persone, selezionando e finanziando opportunità formative volte a favorirne ed accompagnarne l’inserimento lavorativo in imprese, anche organizzate in rete, sistemi e filiere, che collaborano alla progettazione e realizzazione di percorsi in coerenza con specifiche e formalizzate esigenze occupazionali. I settori di riferimento dei percorsi formativi sono dunque l’Industria 4.0 – con 27 percorsi, 345 destinatari e oltre 13mila ore formative – e il turismo (48 percorsi, 587 destinatari, quasi 20mila ore di formazione). Altri 8 corsi sono finalizzati ad accompagnare l’inserimento lavorativo in imprese che hanno siglato accordi per nuove assunzioni (98 destinatari, 2.700 ore formative). Infine 12 corsi (144 destinatari, 5.100 ore di formazione) serviranno a fornire le competenze necessarie per lavorare nelle imprese che operano nelle filiere strategiche dell’economia regionale.

Informazioni al cittadino

Per avere informazioni sulla possibilità di partecipare ai percorsi formativi, e ad altri di questo tipo, è possibile contattare l’Urp della formazione, al numero verde 800 955 157, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il lunedì e il giovedì anche dalle 14,30 alle 16,30.

“Una casa per le giovani coppie”, approvato il programma regionale

Un aiuto per le giovane coppie in modo che possano acquistare una casa. Da oggi è realtà in Emilia-Romagna grazie all’ok da parte dell’Assemblea legislativa del nuovo programma regionale che rilancia il bando del 2009 che, con un investimento di 51.870.000 euro, ha già finanziato 2166 alloggi ubicati su tutto il territorio regionale. Il bando del 2018, che uscirà nelle prossime settimane, introduce delle importanti novità: agevola l’acquisto e il recupero di edifici già costruiti e invenduti e offre anche la possibilità alle coppie con più difficoltà economiche di portare avanti percorsi di affitto per un certo numero di anni, prima della possibilità di acquisto.

Fra i soggetti destinatari, infine, non solo giovani coppie under 40, ma anche single, nuclei monoparentali e famiglie che hanno perso il diritto di stare all’interno dei bandi di edilizia popolare. Le risorse a disposizione da destinare direttamente ai beneficiari stessi del bando, sono di 35mila euro (massimo) per gli alloggi da ristrutturare, e di 20mila euro per gli alloggi già realizzati (elevato a 25mila nel caso di alloggi realizzati in interventi di recupero).

Fra i cambiamenti anche l’abbassamento del prezzo di cessione dei singoli alloggi, che non può essere superiore a 300mila euro se in capoluogo di provincia e 250mila in altre città o comuni. Hanno votato sì, in Aula, il Partito democratico, Sinistra italiana e Misto-Mdp, mentre si sono astenuti Lega Nord e Movimento 5 stelle.

Qua il vecchio bando del 2015: http://territorio.regione.emilia-romagna.it/bandi-di-gara/bando-giovani-coppie-e-altri-nuclei-familiari

Accordo Regione-Università per garantire il diritto allo studio al 100% degli idonei

Raggiunto l’accordo tra Regione, Azienda regionale per il diritto allo studio Ergo e i quattro atenei dell’Emilia-Romagna per garantire anche quest’anno benefici a supporto del diritto allo studio al 100 per cento degli studenti idonei. A fronte dello straordinario incremento di iscritti alle università della regione, l’accordo prevede che Ergo metta a disposizione servizi gratuiti e che gli Atenei contribuiscano con risorse proprie al finanziamento delle borse, ad integrazione delle risorse nazionali e dell’investimento regionale che quest’anno ha già previsto 1 milione di euro aggiuntivo per un importo complessivo di 22 milioni di euro.  Il contributo degli Atenei sarà quantificato non appena, probabilmente all’inizio della prossima settimana, sarà stabilita la quota regionale di riparto del Fondo integrativo nazionale. Rispetto a quest’ultima l’Emilia-Romagna, nel confronto con il Ministero e le altre Regioni, ha ottenuto che, nei criteri di riparto dei fondi destinati alle Regioni, vengano premiate maggiormente quelle che più investono risorse proprie per garantire la borsa al maggior numero di studenti idonei.

Viaggi della Memoria anno 2018 – V edizione

Anche nel 2018 l’Assemblea legislativa contribuirà al finanziamento dei “Viaggi della Memoria”. I destinatari di tali iniziative – che prevedono la visita dei Luoghi della Memoria del Novecento sul territorio regionale, nazionale e internazionale – sono studenti, insegnanti, operatori culturali delle scuole primarie e secondarie di qualsiasi ordine e grado della Regione Emilia-Romagna.

I soggetti autorizzati a presentare i progetti (scuole, associazioni, enti locali, altri soggetti pubblici e privati della regione Emilia-Romagna) devono contattare l’Istituto storico del proprio territorio provinciale per avere informazioni, supporto alla progettazione e alla compilazione, e presentare infine all’Istituto stesso il proprio progetto entro il 20 ottobre 2017.

Gli Istituti storici procederanno ad una valutazione tecnico-scientifica e provvederanno all’invio di tutti i progetti all’Assemblea legislativa entro il 6 novembre 2017. Nei primi mesi del prossimo anno l’Assemblea legislativa assegnerà le risorse ai progetti selezionati, contribuendo così alla realizzazione delle attività previste.

I criteri e le modalità di partecipazione sono precisate nella determinazione 495/2017 pubblicata anche nella sezione Amministrazione trasparente. Qui si allegano: 1. l’avviso, 2. il modulo di domanda di finanziamento, 3. i recapiti degli Istituti storici provinciali, 4. la determinazione 495/2017.

Documentazione allegata

 

Giovani protagonisti nell’aiuto a poveri ed emarginati, dalla Regione 600mila euro per il Terzo Settore

Più giovani coinvolti nelle attività di aiuto ai poveri maggiore supporto alle realtà associative minori che operano su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Con questi obiettivi la Regione ha aperto un bando da 600mila euro, valido per il biennio 2017-2018 e rivolto alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale(queste ultime di rilevanza regionale, cioè operative in più ambiti territoriali), iscritte negli appositi Registri.

Parte delle risorse, 112mila euro, finanzierà nove progetti, uno per ambito provinciale, che vedono i giovani protagonisti delle attività di sostegno concreto alle persone più disagiate. Ad esempio, tra le iniziative già sostenute in passato figurano la distribuzione di pasti e indumenti, la gestione dei dormitori per i senza fissa dimora, la raccolta e la consegna del cibo in eccesso alle famiglie in difficoltà economica. I restanti 486mila euro sono destinati alla sperimentazione di interventi – presentati dalle associazioni a rilevanza regionale e gestiti in rete – per qualificare e supportare l’organizzazione delle associazioni di promozione sociale più piccole, che quindi possono aver bisogno di formazione e consulenza.

Come presentare domanda

Le associazioni hanno tempo fino al 9 agosto per presentare la domanda, con la relativa documentazione, alla Regione Emilia-Romagna – Servizio Politiche per l’integrazione sociale, contrasto alla povertà e Terzo settore. É possibile farlo in due modi: attraverso posta PEC all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it e via mail all’indirizzo mario.ansaloni@regione.emilia-romagna.it  

Le associazioni no profit dell’Emilia-Romagna

Il Terzo Settore in Emilia-Romagna conta oltre 7.000 realtà, che la collocano tra i primi posti in Italia per numero di istituzioni no profit: 3.993 associazioni di promozione sociale3.000 organizzazioni di volontariato e 729 cooperative sociali. Molteplici i settori di attività: sociale, in cui prevalgono l’assistenza ad anziani e famiglie; ricreativo; di sostegno ai disabili; di recupero sociale e lavorativo delle persone detenute; di aiuto alle persone povere e senza fissa dimora (mense e ricoveri); di supporto legale e psicologico alle donne vittime di violenza domestica. Nel settore sanitario le attività più diffuse riguardano la donazione di sangue e l’emergenza sanitaria (pronto soccorso). Tra le attività di volontariato preferite dai giovani, figurano quelle culturali e ambientali.

Qui il bando: Il bando della Regione per le associazioni di volontariato e promozione sociale