Giovani protagonisti nell’aiuto a poveri ed emarginati, dalla Regione 600mila euro per il Terzo Settore

Più giovani coinvolti nelle attività di aiuto ai poveri maggiore supporto alle realtà associative minori che operano su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Con questi obiettivi la Regione ha aperto un bando da 600mila euro, valido per il biennio 2017-2018 e rivolto alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale(queste ultime di rilevanza regionale, cioè operative in più ambiti territoriali), iscritte negli appositi Registri.

Parte delle risorse, 112mila euro, finanzierà nove progetti, uno per ambito provinciale, che vedono i giovani protagonisti delle attività di sostegno concreto alle persone più disagiate. Ad esempio, tra le iniziative già sostenute in passato figurano la distribuzione di pasti e indumenti, la gestione dei dormitori per i senza fissa dimora, la raccolta e la consegna del cibo in eccesso alle famiglie in difficoltà economica. I restanti 486mila euro sono destinati alla sperimentazione di interventi – presentati dalle associazioni a rilevanza regionale e gestiti in rete – per qualificare e supportare l’organizzazione delle associazioni di promozione sociale più piccole, che quindi possono aver bisogno di formazione e consulenza.

Come presentare domanda

Le associazioni hanno tempo fino al 9 agosto per presentare la domanda, con la relativa documentazione, alla Regione Emilia-Romagna – Servizio Politiche per l’integrazione sociale, contrasto alla povertà e Terzo settore. É possibile farlo in due modi: attraverso posta PEC all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it e via mail all’indirizzo mario.ansaloni@regione.emilia-romagna.it  

Le associazioni no profit dell’Emilia-Romagna

Il Terzo Settore in Emilia-Romagna conta oltre 7.000 realtà, che la collocano tra i primi posti in Italia per numero di istituzioni no profit: 3.993 associazioni di promozione sociale3.000 organizzazioni di volontariato e 729 cooperative sociali. Molteplici i settori di attività: sociale, in cui prevalgono l’assistenza ad anziani e famiglie; ricreativo; di sostegno ai disabili; di recupero sociale e lavorativo delle persone detenute; di aiuto alle persone povere e senza fissa dimora (mense e ricoveri); di supporto legale e psicologico alle donne vittime di violenza domestica. Nel settore sanitario le attività più diffuse riguardano la donazione di sangue e l’emergenza sanitaria (pronto soccorso). Tra le attività di volontariato preferite dai giovani, figurano quelle culturali e ambientali.

Qui il bando: Il bando della Regione per le associazioni di volontariato e promozione sociale