Il Centro civico di Villanova rinasce in memoria di Albino Lotti

img_2406

Grazie anche a un piccolo, ma significativo, contributo della Regione, che ha stanziato 113 mila euro, il Centro civico di Villanova è rinato a nuova vita dopo essere stato colpito dal terremoto del 2012. La comunità ritrova un suo punto di aggregazione, intitolato alla memoria di Albino Lotti, storico volontario: un omaggio dunque a chi, e sono tanti in Regione, spende il proprio tempo per il bene comune, mettendo da parte gli interessi personali.

Le sfide importanti come queste giungono a buon termine se portate avanti da tutti, sia amministratori sia cittadini, una collaborazione virtuosa che ha permesso all’Emilia Romagna di rialzarsi immediatamente dal duro colpo inferto dal sisma del 2012.

img_2405

IL PUNTO SULLA RICOSTRUZIONE

Continue reading

A Gualtieri per sostenere le ragioni del SI al referendum costituzionale

gualtieri

Quello del prossimo novembre non sarà un referendum né di sinistra né di destra, non di Renzi o del PD. Non la sfida di pochi singoli ma di un popolo intero. Un grande referendum sul futuro del nostro paese. Basterà un Sì per un’Italia più semplice ed efficiente e non ancorata al passato. Un Sì per uscire dalla palude di una democrazia dimostratasi troppo spesso incapace di decidere e rispondere velocemente alle esigenze dei cittadini.

Leggi qui le motivazioni della mia scelta.

 

 

Legge di bilancio 2017, dal governo 18 milioni a Reggio per Parco Innovazione e quartiere Santa Croce

lavori_capannoni_ex_reggiane_reggio_555

Il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019 inserendo, tra i vari provvedimenti, anche 2,1 miliardi per finanziare il bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia. Il presidente del consiglio Matteo Renzi, inoltre, ha specificato che le risorse a disposizione copriranno interamente i contributi richiesti per tutti i 121 progetti presentati dalle amministrazioni locali: tra questi, dunque, anche quello del Comune di Reggio, che ha avanzato al governo una richiesta di finanziamento per un importo di 17.811.853 euro (pari al 38,1% dei costi previsti per il progetto) per la fase 2 del Programma di rigenerazione urbana del quartiere storico di Santa Croce.
I restanti 28.957.560 euro (pari al 61,9% dei costi previsti per il progetto) arriveranno invece dal cofinanziamento da parte di diversi soggetti pubblici e privati.
I nuovi finanziamenti governativi, peraltro, si sommano a quelli già assegnati a Reggio per la Fase 1 del Pru attraverso il Piano nazionale città (10,9 milioni di euro), promosso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e il Documento unico di programmazione della Regione Emilia-Romagna (altri 2 milioni).
  

La Residenza per la terza età Casa Luigi Cervi compie due anni

albinea1

 

Una casa nella casa, immersa nel verde e nella propria comunità, una piccola comunità nella comunità. Casa Cervi raccoglie attorno a sé un centro diurno, una struttura residenziale assistita e una casa protetta. Bruciando le tappe la struttura è riuscita a entrare a regime già poche settimane dopo l’apertura, nell’autunno del 2014, registrando il tutto esaurito di presenze. La peculiarità di questa risorsa innovativa è quella di offrire risposte personalizzate ai suoi ospiti, di essere concepita coma una “casa” aperta e accogliente, di dare valore alle relazioni e di essere in continuità con il territorio circostante.

Continue reading

Ricostruzione. Riapre al culto la concattedrale di San Pietro Apostolo a Guastalla

duomo

Torna alla città il luogo di culto, ma anche un importantissimo bene artistico e architettonico, fondamentale per la comunità locale e regionale. E’ stata inaugurata oggi pomeriggio a Guastalla, nel reggiano, la concattedrale di San Pietro Apostolo, lesionata dal sisma del maggio 2012. Dopo cinque anni e importanti lavori di consolidamento e restauro, il duomo è stato riaperto.

Finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 1.112.500 euro, i lavori di riparazione sono iniziati nel giugno 2015 dopo l’approvazione del progetto realizzato in tempi celeri dall’ufficio tecnico della diocesi e progettati e diretti dagli architetti Mauro Severi e Giancarlo Grassi.

Valorizzazione dei “centri commerciali naturali”: 110mila euro per la provincia di Reggio Emilia dalla Regione

Un milione di euro è a disposizione degli enti locali dell’Emilia-Romagna per la realizzazione di progetti per la riqualificazione e valorizzazione di aree commerciali e per la promozione di “Centri commerciali naturali”. Le risorse sono state messe a disposizione dalla Giunta regionale che ha approvato un’apposita delibera che inoltre definisce criteri, termini e modalità di presentazione dei progetti da parte degli enti locali.

portici-alessandro-delia

I contributi regionali assegnabili agli enti locali candidati per la realizzazione dei progetti di valorizzazione di aree commerciali nel 2016 ammontano a: 145.800 euro per la provincia di Bologna; 125 mila euro per la provincia di Ferrara; 104.900 euro per la provincia di Forlì-Cesena; 140 mila euro per la provincia diModena; 100 mila euro per la provincia di Parma; 54.300 euro per la provincia di Piacenza; 90 mila euro per la provincia di Ravenna; 110 mila euro per la provincia di Reggio Emilia; 130 mila euro per la provincia di Rimini.

I progetti potranno riguardare interventi per la progettazione urbana e azioni di contenimento degli affitti; la definizione e gestione di budget per le attività di promozione o di un piano per la gestione di servizi più adeguati alle esigenze dell’area di riferimento (logistica, vigilanza, pulizia, manutenzione aree ad uso pubblico, etc); il sostegno per seminari, check up dei punti vendita, convegni e presentazioni pubbliche.

Le proposte dovranno essere inviate entro il 30 settembre 2016 mediante posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo mail comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it .

“Un provvedimento frutto di un percorso di concertazione territoriale. Oltre ad un reale contributo- spiega l’assessore regionale a Turismo e Commercio Andrea Corsini– ai progetti di qualificazione urbana dei centri della nostra regione, diamo un segnale concreto agli enti locali e alle loro forme di gestione associata che, in un’ottica di collaborazione con gli operatori economici e le principali associazioni imprenditoriali locali e provinciali, sono impegnati a contrastare la crisi che colpisce le forme tradizionali di commercio. Ulteriori risorse per le piccole attività saranno disponibili anche attraverso i Confidi e i bandi per le imprese del commercio e del turismo  del Por-Fesr, che saranno aperti entro l’anno”.

Agricoltura 2.0, la Regione accelera sulla ricerca: 12 milioni per il via a 52 Gruppi operativi per l’innovazione

Nuove tecniche di irrigazione per preservare una risorsa sempre più preziosa; agricoltura conservativa per contrastare l’erosione dei terreni appenninici e lotta alle malattie delle piante con sistemi a basso impatto ambientale; riduzione dell’antibiotico-resistenza negli animali da allevamento; sviluppo di nuove varietà di frutta, ortaggi e viti più  resistenti al cambiamento climatico; miglioramento della biodiversità e recupero di varietà antiche di frumento. Ma anche nuove modalità di lavorazione dei terreni per  ridurre la dispersione di anidride carbonica nell’aria, contrastando l’effetto serra e – allo stesso tempo – migliorando il contenuto di carbonio e dunque la fertilità del suolo.

agricoltura

La Regione Emilia-Romagna accelera sulla ricerca in agricoltura e lo fa finanziando con 12 milioni di euro  52  Gruppi operativi per l’innovazione (Goi), le inedite  alleanze tra mondo agricolo e  mondo della ricerca che rappresentano una delle novità principali della Programmazione comunitaria 2014-2020. Con un obiettivo: aziende agricole più competitive sui mercati, ma anche più sostenibili  ed efficienti nella gestione delle risorse naturali.

I 52 partenariati  – ora al nastro di partenza – lavoreranno su altrettanti Piani di innovazione nei  seguenti settori: sviluppo competitivo delle aziende agricole; gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e dei pesticidi; qualità dei suoli e contrasto all’erosione;  riduzione del consumo di acqua in agricoltura.

Un risultato importante –  ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Casellisia per il numero e la qualità  dei progetti selezionati, che per  la tempistica, che ci vede prima Regione in Italia e tra le  prime realtà in Europa. Investire in ricerca – in particolare nella ricerca pubblica –  oggi è strategico, per competere sui mercati, migliorare la qualità dei prodotti, rafforzare le prestazioni ambientali”.

Progetti di innovazione dunque con ricadute immediatamente operative, la cui durata non potrà superare i 36 mesi  e  i cui risultati confluiranno e saranno diffusi attraverso  la Rete del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei).
Complessivamente i 52 Goi aggregano circa 400 soggetti tra università ed enti di ricerca, aziende agricole e agroalimentari, enti di formazione e di consulenza.
Una rete  diffusa sul territorio che comprende, in particolare,  tutte le Università dell’Emilia-Romagna e la Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza,  i centri di ricerca Crpv  (Cesena ) e Crpa (Reggio Emilia), il Consorzio di bonifica del canale Emilia-Romagnolo (Bologna), l’azienda agraria sperimentale Stuard (Parma), l’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, ma anche aziende private.
Considerando anche il cofinanziamento privato i 52 progetti movimenteranno investimenti per 14,5 milioni di euro.
Ma altre risorse pubbliche sono in arrivo entro la fine del 2016: si tratta di 16 milioni di euro che finanzieranno nuovi bandi per la ricerca in agricoltura tra ottobre e dicembre.  Complessivamente le risorse  a disposizione per finanziare i Goi,  entro il 2020, ammontano a 50 milioni.

I progetti finanziati
Sono 18 i progetti  per migliorare la competitività e sostenere la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole (Focus area 2A). Il totale dell’investimento è pari a 5,9 milioni di euro e il contributo pubblico pari a 4,2 milioni di euro.
Altri 20 si propongono di migliorare la qualità delle acque, con particolare attenzione alla presenza di fertilizzanti e pesticidi (Focus area 4B), per un costo complessivo di 6,2 milioni e un contributo di 5,6 milioni.
Per sostenere sistemi colturali di tipo conservativo, cioè con ridotta lavorazione del terreno e migliorare la qualità dei suoli (Focus Area 4C), sono stati selezionati  4  progetti per un investimento di 731 mila euro e un contributo che sfiora i 658 mila euro.
6 progetti puntano a un uso più efficiente dell’acqua in agricoltura, riducendone le dispersioni (Focus Area 5A). Quasi 967 mila l’investimento, per un contributo di 869 mila euro.
Infine, sono stati finanziati 4 progetti per il sequestro di carbonio nel terreno e il contrasto al cambiamento climatico (Focus area 5E). Il costo è di 673 mila euro interamente coperto da contributo pubblico.

I 52 progetti sono stati selezionati da una commissione scientifica indipendente, coordinata dall’Accademia nazionale di agricoltura di Bologna. “La valutazione dei progetti  – ha spiegato il presidente dell’Accademia Giorgio Cantelli Forti –   è stata compiuta in modo anonimo, secondo standard internazionali e  ha coinvolto 150 esperti”.
I bandi (aperti l’11 gennaio) si sono chiusi il 31 marzo scorso. I progetti presentati sono stati 160 e il procedimento di esame si è svolto in 105 giorni. La percentuale del contributo pubblico è stata di circa il 70% per i progetti rivolti a sostenere la competitività aziendale, intorno al 90% per quelli di carattere ambientale (acqua e suolo) cui è riconosciuta una particolare rilevanza per la collettività e di quasi il 100% della spesa ammissibile nel caso di interventi per il sequestro di carbonio. I 52 progetti interessano tutti i principali comparti dell’agroalimentare emiliano-romagnolo in particolare il contributo ha avuto la seguente suddivisione: lattiero-caseario (7%), bovini (4.6%), suini (3,8%), foraggere (1,4%), cerali (26%), ortofrutta (37,9%), vitivinicolo (14,1%) e rimanenti settori per il 5,4%.

I Goi: un “patto” per l’innovazione in agricoltura
Possono avere le più diverse forme giuridiche: reti di impresa, associazioni temporanee di impresa o di scopo, ecc..  L’importante è che riuniscano almeno un’azienda agricola e un ente di ricerca, pubblico o privato, in un “patto” a termine per l’innovazione in agricoltura.
I Goi possono comprendere anche enti di formazione, consulenti, aziende di trasformazione e commercializzazione del settore agroalimentare. Nei bandi regionali è riconosciuta una premialità  – a parità di requisiti – ai Goi che comprendono anche l’attività di formazione. Ogni Goi deve presentare un Piano di innovazione che abbia ricadute operative, ovvero, che risolva problemi concreti di un’azienda agricola,  i cui risultati dovranno essere diffusi attraverso la rete europea del Partenariato per l’innovazione.

Info: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020/notizie/notizie-2016/graduatorie%20bando%20Goi

L’Emilia Romagna punta a essere ancora più verde: 10 milioni in bandi per la forestazione

Contribuiscono al sequestro di carbonio, riducono le emissioni di gas serra, ma possono essere anche un’importante fonte  di reddito per le aziende agricole.  Per estendere le superfici boschive in Emilia-Romagna, realizzare interventi di forestazione  e  promuovere l’arboricoltura  da legno la Regione mette a disposizione oltre 10 milioni di euro.
Si tratta delle risorse del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 che finanziano tre diversi bandi,  rivolti ai proprietari di terreni pubblici o privati e ai loro consorzi.

agricoltura-collina

I contributi possono arrivare ad a un massimo di  7.500 euro per ettaro per i boschi permanenti,  7mila euro per l’arboricoltura con specie autoctone e possono variare da 1.600 a 3.200 euro, sempre per ettaro, nel caso della pioppicoltura.  In  determinati casi, a copertura del mancato reddito agricolo, sono previsti anche contributi per ettaro, che vanno da  un minimo di 150  a un massimo di 500 euro.

In Emilia-Romagna la superficie boschiva è cresciuta del 20% negli ultimi trent’anni e oggi copre 611 mila ettari, quasi un terzo dell’intero territorio: numeri che la collocano tra le regioni con il più alto indice di boscosità in Italia. Il 30% dei boschi si trovano all’interno delle aziende agricole e solo il 3% è presente nella fascia territoriale della pianura. In tutto sono 685 le aziende  agricole con attività principale nel settore della selvicoltura, 1.990 quelle con attività secondaria. Oltre 5.000 famiglie effettuano tagli per uso privato.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 14 luglio ed entro il 9 o 30 settembre, in base al tipo di intervento, utilizzando la piattaforma Agrea

 

Cosa prevedono i tre bandi
Imboschimenti permanenti. Per il tipo di operazione 8.1.01 ci sono a disposizione 5,7 milioni  di euro. Il costo unitario massimo ammissibile delle spese di impianto è di 7.500 euro per ettaro. Il contributo previsto copre il 100% della spesa.  Gli interventi possono essere realizzati in terreni agricoli e non agricoli, in pianura e in collina. La scadenza delle domande è fissata al 30 settembre.

Arboricoltura da legno consociata ecocompatibile –  Grazie a 2,4 milioni di euro l’operazione 8.1.02 finanzia al 100%  interventi  fino a un massimo di 7 mila euro nel caso di impianti di arboricoltura consociata, cioè con presenza di  diverse specie forestali autoctone, e di 4mila euro per ettaro nel caso di impianti di pioppicoltura ecocompatibile. Le percentuali di contributo  sono comprese tra il 70 e l’80%. Le domande vanno presentate entro il 9 settembre.

Arboricoltura da legno: pioppicoltura ordinaria  –  L’operazione 8.1.03 può contare su quasi 2,4 milioni di euro, ilcosto  massimo ammissibile è  di  4 mila euro per ettaro e il contributo previsto è del 40%. Anche in questo caso le domande vanno presentate entro il 9 settembre. La delibera è stata pubblicata sul Burert dell’Emilia-Romagna dell’8 luglio. Info sui bandi:  http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020 e http://agrea.regione.emilia-romagna.it.

Banda larga per la crescita, ecco le 160 aree produttive dell’Emilia-Romagna dove arriverà la rete veloce: 26 milioni dalla Regione

8b5dba46-ddf2-44f5-a779-956ea0fdfead

 

Crescita e sviluppo grazie alla Rete veloce. L’Innovation communication technology (Ict) è infatti uno  strumento fondamentale per lo sviluppo e la competitività delle imprese e in 160 aree produttive, artigianali o industriali dell’Emilia-Romagna arriva la fibra ottica per la banda larga e ultra larga.

Il via libera agli interventi – che saranno realizzati dalla Regione, che per questo ha messo a disposizione 26 milioni di euro di risorse europee – è arrivato dalla Giunta regionale che, nell’ultima seduta, ha approvato la graduatoria delle aree ammesse: 160 le aree produttive, segnalate dai Comuni e dalle Unioni alla Regione, dove non sono presenti le infrastrutture per la copertura della banda larga, insediamenti che saranno dotati della fibra entro il 2020.

Nel dettaglio, le aree segnalate per provincia sono 35 a Bologna19 a Ferrara15 a Forlì-Cesena28 a Modena,  10 a Parma13 a Piacenza21 a Ravenna18 Reggio Emilia e una a Rimini.

La realizzazione degli interventi – come detto  a carico della Regione – è sostenuta con i fondi del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020, che complessivamente destina allo sviluppo dellIct e all’attuazione dell’Agenda digitale circa 26 milioni di euro.
 

Con la manifestazione di interesse, aperta tra marzo e aprile 2016, la Regione ha chiesto ai Comuni e alle Unioni di Comuni di candidare aree produttive per la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica per l’abilitazione alla banda larga e ultra larga.

Interventi proposti per provincia –> http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/banda-larga-per-la-crescita-ecco-le-160-aree-produttive-dellemilia-romagna-dove-arrivera-la-rete-veloce-26-milioni-dalla-regione/interventi-proposti-per-provincia

Alla Festa del Pd di Correggio per “Il Terzo settore per una società inclusiva”

correggio ok

Alla Festa del Pd di Correggio, venerdì 8 luglio, insieme al vice Sindaco Gianmarco Marzocchini, al deputato del Partito democratico Edoardo Patriarca e al Presidente della Fondazione “Durante e dopo di noi” di Correggio Sergio Calzari abbiamo fatto il punto sulle politiche riguardanti il Terzo settore a livello nazionale, regionale e locale.