Banda ultra larga al 100% per l’Emilia-Romagna

I primi bandi a maggio, l’inizio dei lavori a fine 2016. Sono i tempi fissati per portare entro il 2020 la banda ultra larga a cittadini, imprese e scuole dell’Emilia-Romagna, soprattutto in quei luoghi dove gli operatori delle telecomunicazioni non intendono investire, in quanto considerati non redditizi (le cosiddette “aree bianche”, quelle a fallimento di mercato).

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Tutto questo grazie a un accordo tra Regione e Governo (ministero dello Sviluppo economico), in base al quale verranno spesi sul territorio dell’Emilia-Romagna 255 milioni di risorse pubbliche. L’accordo consentirà di garantire interventi in tempi rapidi, di utilizzare nuove strategie e tecnologie di scavo, di valorizzare tutte le infrastrutture già realizzate tramite LepidaSpA (società in house della Regione), di unire le competenze di Lepida e quelle di Infratel (società in house del Governo), di azzerare le diversità tra zona e zona a livello di copertura.

Dei 255 milioni di euro, 180 sono messi a disposizione dal Governo, i rimanenti dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso i Fondi europei Fesr (26 milioni) e Feasr (49 milioni). L’accordo permette di valorizzare le priorità definite dai bandi regionali per la realizzazione e gestione della rete e di ampliare le coperture integrando tutti i soldi pubblici nel rispetto degli impegni stretti con i territori.

“Avevamo scritto nel programma che avremmo portato la banda ultra larga da Piacenza fino a Rimini, da Zerba a Pennabilli. E oggi, grazie a questo accordo, creiamo le condizioni per raggiungere in tempi rapidi l’obiettivo” ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenendo stamani a Palazzo d’Accursio durante il convegno “Agenda digitale e piano banda ultra larga”, cui ha partecipato Antonello Giacomelli, sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo economico.
“E’ un risultato importante- ha aggiunto Bonaccini- perché consente di dare a tutti i cittadini – dagli studenti agli imprenditori – le migliori condizioni possibili dal punto di vista delle infrastrutture digitali, permettendo di svolgere al meglio le loro attività, con evidenti conseguenze in termini complessivi di competitività per il territorio. A fine anno, per fare il punto sull’andamento delle politiche legate all’Agenda digitale, convocheremo una conferenza programmatica, a cui inviteremo anche il sottosegretario di Stato Giacomelli”.