Via libera dell’Assemblea legislativa: la Memoria del Novecento è Legge

L’Assemblea legislativa regionale vara la legge sulla Memoria del Novecento in Emilia-Romagna, mettendo a bilancio 1 milione di euro per il 2016 e 1 milione per il 2017 per rilanciare un progetto che darà autorità e legittimazione istituzionale a un tema che da tempo vede impegnati istituti di ricerca, associazioni partigiane, fondazioni e istituzioni che custodiscono e gestiscono i luoghi della memoria più rappresentativi della storia recente in regione.

partigiani-700-x-257

Con l’approvazione della Legge sulla Memoria del Novecento si raggiunge un traguardo inseguito da diversi anni a questa parte. L’arco temporale scelto comprende le vicende nazionali e i fatti accaduti in Emilia-Romagna, dai primi anni del secolo passando per le due Guerra mondiali, il ventennio fascista, la Liberazione e la ricostruzione democratica del nostro Paese, la nascita della Costituzione fino ai drammi delle stragi e del terrorismo che purtroppo hanno colpito così duramente questa regione. Su tali fatti si concentreranno ricerche, studi, divulgazioni, attività didattiche rivolte prevalentemente alle nuove generazioni attraverso iniziative dirette della Regione e con il coinvolgimento di tutti i soggetti, compresi scuole e università, che da tempo lavorano su questo terreno.

Era un nostro dovere ricordare e valorizzare i luoghi della memoria soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, per ribadire che il ricordo non è un concetto astratto ma un tema centrale per la comunità, un punto di riferimento da cui ripartire nei momenti difficili per consolidare la coesione sociale e la crescita culturale.

 

La legge
Il Progetto di legge regionale “Memoria del Novecento – Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna”, si propone quindi, in armonia con le leggi statali, di riconoscere la memoria dei fatti avvenuti nel territorio regionale, determinanti per l’assetto e lo sviluppo democratico della Repubblica Italiana, che hanno segnato la storia nazionale e locale nel corso del Novecento.

La Regione con questa legge mira a promuovere e sostenere interventi mirati a mantenere viva, rinnovare, approfondire e divulgare la memoria dei fatti e degli avvenimenti per le generazioni attuali e future.
E intende farlo in primo luogo promuovendo la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e politico dell’antifascismo e della Resistenza, che riconosce come valori fondamentali dell’ordinamento costituzionale dello Stato e della Regione. Quindi questa legge vuole valorizzare la memoria dei “Giusti fra le Nazioni”, i non ebrei che abbiano agito in modo eroico per salvare la vita anche di un solo ebreo, per il valore eccezionale del loro operato nell’opporsi, in particolare in Emilia-Romagna, a ogni tentativo di genocidio e crimine contro l’umanità.

Per far ciò si vogliono incentivare la conservazione del patrimonio documentario e le attività mirate a mantenere vivo il ricordo di fatti, avvenimenti e persone che abbiano fortemente contrassegnato la storia italiana del Novecento, con particolare riferimento alle grandi guerre, all’emigrazione emiliano-romagnola nel mondo, al colonialismo, all’avvento e caduta della dittatura fascista, alla Resistenza e alla Liberazione, alla deportazione e allo sterminio nei campi di concentramento nazisti e fascisti, all’esodo giuliano-dalmata-istriano, alla discussione e approvazione della Costituzione, al terrorismo e alle stragi.

Infine, la Regione riconosce in particolare il ruolo e l’attività svolta in questo ambito dagli istituti storici presenti sul territorio regionale associati alla rete dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, le Istituzioni culturali che a vario titolo sovrintendono ai luoghi della memoria, le Associazioni partigiane, combattentistiche e reducistiche.
In tal senso la Regione intende favorire infine il coordinamento degli interventi promossi dai diversi soggetti, pubblici e privati, che operano in tale ambito, promuovendo la creazione e il rafforzamento di reti e di aggregazioni fra le associazioni, le fondazioni e gli istituti che operano nel campo della memoria.

12321576_1170731686300550_8329669019491747312_n