Sanità, occorre investire di più sulla prevenzione

La prevenzione primaria è importante per la salute dei cittadini per evitare una vecchiaia medicalizzata: sì a alimentazione corretta, pratica sportiva, no all’abuso di alcool, no al fumo. Questi, in sintesi, i temi affrontati a Festareggio. Cittadini, scuole e istituzioni educative, operatori sanitari e mondo produttivo possono cogliere la sfida della prevenzione. Occorre investire di più sulla prevenzione, un rapporto OCSE-UE dice che l’Italia investe lo 0.5% della spesa complessiva del sistema sanitario, la media europea è del 3%. Per questa sfida, il volano prezioso sono le associazioni di promozione sociale, sportiva, terza età, polisportive, Aido, AVIS, associazione consumatori, associazione sicurezza della strada per lavorare insieme sugli stili di vita corretti. Anche gli oratori e le parrocchie, che sono a contatto con le persone ai margini della società. Le associazioni hanno capillarità sul territorio, il valore della gratuità e hanno a cuore il bene comune e il miglioramento delle condizioni di vita della società, quindi possono aiutarci a diffondere la cultura della prevenzione e il valore etico di un comportamento corretto che se seguito ora, consente di “lasciare di più” alle generazioni future. Le risorse potranno così essere usate soprattutto per ricerca e malattie inevitabili. Il sistema sanitario pubblico collettivo da difendere e tutelare NON è inesauribile, la sua sostenibilità dipende dalle scelte politiche (per questo dobbiamo investire di più in prevenzione ) ma anche dalla partecipazione diffusa dei cittadini alla prevenzione e alla salute.