Persone con disabilità, nelle Commissioni congiunte Welfare, Lavoro e Parità le esperienze innovative sull’inclusione sociale e lavorativa delle persone più fragili in Emilia-Romagna

I Presidenti delle Commissioni Welfare, Lavoro e Parità Ottavia Soncini (Pd), Francesca Marchetti (Pd)  e Federico Amico (Erc) commentano: “Emilia-Romagna laboratorio di innovazione e diritti. Per l’inclusione approccio a 360 gradi”

Le Commissioni regionali Politiche per la Salute e sociali, Lavoro e Parità si sono riunite nella mattina di lunedì 22 marzo per ascoltare numerose testimonianze da amministratori locali ed esponenti del Terzo Settore in tema di inclusione delle persone con disabilità.

“Abbiamo voluto convocare una commissione congiunta perché le politiche per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone più fragili e delle persone con disabilità, vanno affrontate in ottica multisettoriale” affermano i Presidenti delle Commissioni Ottavia Soncini, Francesca Marchetti e Federico Amico.

“Le città e i territori sono laboratori privilegiati di innovazione e diritti. Lo ha ben dimostrato l’intervento dell’Assessora Annalisa Rabitti, che ha portato all’attenzione dei consiglieri e delle consigliere le buone pratiche di Reggio Emilia. Le testimonianze presentate dimostrano come comuni e Terzo Settore in Emilia-Romagna abbiano sviluppato esperienze diffuse e capillari, grandi e piccole, che coinvolgono anche l’intera comunità e arricchiscono la coesione sociale, l’equità e il benessere di tutti – afferma Soncini, che aggiunge – La strada dell’inclusione è ancora lunga, serve rimuovere paure e indifferenze, per garantire in ogni ambito della vita quotidiana attenzione alla persona nella sua globalità e non frammenti di esistenza. I passi avanti da fare per promuovere la cultura della persona e il valore delle diversità sono tanti. Serve aumentare la collaborazione tra famiglie, pubblico e private e migliorare i diversi passaggi durante tutta la vita delle persone con disabilità: dall’infanzia all’età adulta. L’Emilia-Romagna, attraverso le istituzioni pubbliche e con l’aiuto della società civile e del terzo settore, può diventare sempre di più una regione accessibile per tutti”.

“Oggi è stata una importante mattinata di confronto in Regione Emilia-Romagna. Abbiamo potuto ascoltare in una seduta congiunta delle Commissioni Salute, Parità e Scuola sul tema dell’inclusione delle persone con disabilità. – afferma Marchetti, che aggiunge – Durante la commissione sono state presentate diverse esperienze che provengono dai nostri territori a sostegno dei diritti e dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone più fragili. Confrontarci su questi temi è fondamentale, non solo per il momento di emergenza sanitaria e sociale che stiamo attraversando, ma soprattutto perché vogliamo riflettere su un nuovo alfabeto per l’inclusione per la realizzazione del progetto di vita delle persone più fragili aggiornando gli strumenti ma soprattutto ridefinendo l’approccio nell’ambito delle politiche della disabilità. Il nostro obiettivo è quello di un’Emilia-Romagna accessibile e a misura di tutti”.

“I progetti di inclusività presentati questa mattina in Commissione sono caratterizzati da un approccio a 360 gradi, che tiene in considerazione i bisogni e i desideri delle persone più fragili e con disabilità, da considerare sempre in forma plurale. – commenta Amico, che sottolinea – È fondamentale oggi affrontare temi come quello della vita autonoma delle persone, qualunque sia il loro stato di disabilità. Ci sono molti progetti, servizi e azioni in campo sui nostri territori che hanno bisogno di trovare una visione complessiva e trasversale, a cominciare dall’audizione di oggi. Partendo da questi esempi concreti dobbiamo portare la questione all’attenzione dell’intera comunità regionale, perché è sempre dietro l’angolo il rischio di infantilizzare la disabilità, così come la difficoltà di definire orizzonti che non siano esclusivamente quelli dei bisogni. Dobbiamo mettere i desideri e gli affetti di queste persone al centro del nostro ragionamento politico e amministrativo, per dare un contributo diverso in termini di progetti, servizi e attività da svolgere”.