No ai femminicidi, dalla Regione un milione contro discriminazioni e violenza di genere

No ai femminicidi e alla violenza contro le donne. La Regione stanzia un milione di europer i progetti per la diffusione delle pari opportunità e per il contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere.

La Giunta regionale ha infatti approvato il primo bando che, in attuazione dei principi contenuti nella legge regionale 6/2014 e del “Piano regionale contro la violenza di genere”, mette a disposizione risorse per sostenere e valorizzare l’attività degli Enti locali e del mondo dell’associazionismo e del volontariato dell’Emilia-Romagna.

When a Woman says No, She Means It

Gli obiettivi del bando sono innanzitutto sostenere la rete territoriale di prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli, supportando i progetti di ospitalità in emergenza, i percorsi di uscita dalla violenza e di autonomia e le azioni di prevenzione mirata a gruppi di donne a rischio di violenza.

Saranno sostenute anche attività di formazione per le figure sia professionali sia di volontariato coinvolte nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne.

Per quanto riguarda la promozione di una cultura rispettosa delle differenze di genere, delle pari opportunità, soprattutto nel mondo del lavoro, e il contrasto alle discriminazioni e agli stereotipi, particolare attenzione sarà data a progetti rivolti ai giovani.

I beneficiari dei contributi regionali sono gli enti locali, in forma singola o associata, della Regione Emilia-Romagna, le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale e le onlusiscritte nell’anagrafe unica impegnate nella diffusione e attuazione del principio di pari opportunità fra donna e uomo, promozione e valorizzazione della condizione femminile o prevenzione e contrasto di ogni violenza e discriminazione sessista.

I fondi regionali per le annualità 2016 e 2017 per la realizzazione degli interventi ammontano complessivamente ad 1 milione di euro. La percentuale massima del contributo regionale è pari all’80% del costo complessivo del progetto, il costo minimo complessivo delle iniziative finanziabili non potrà essere inferiore a 15 mila euro, né superiore a 100 mila.
I progetti proposti dovranno essere stati avviati nel 2016 e concludersi entro il 31 dicembre 2017. Le domande, finalizzate all’ottenimento dei contributi regionali, dovranno essere presentate entro le ore 13 del 15 ottobre 2016. Il contributo sarà erogato in due tranche.

E’ un passaggio importante, fortemente voluto e condiviso strettamente con il territorio perché non vogliamo tollerare episodi di violenza alle donne e perché crediamo che questi fenomeni non siano un fatto privato. Con questo bando interveniamo in modo concreto, con risorse regionali, per rafforzare le politiche regionali di contrasto alle discriminazioni di genere e alla violenza sulle donne e per rilanciare i temi della prevenzione, del rispetto delle diversità e della parità uomo-donna, con una attenzione particolare ai giovani. E abbiamo, inoltre, avuto la garanzia dal ministro Boschi che entro ottobre saranno sbloccati anche i fondi nazionali: questo significa che ci saranno 1,3 milioni di euro a disposizione delle attività per le donne dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna.
Accanto ad azioni fondamentali per garantire la protezione alle donne e dei loro figli nel momento in cui denunciano e per accompagnarle in progetti per la loro autonomia, c’è un tema culturale che vogliamo affrontare giorno per giorno. Per questo continueremo a lavorare sulla prevenzione, sulla formazione, con iniziative per la responsabilizzazione degli uomini e di educazione nelle scuole.