La Stabilità delle persone. Una riflessione

manovra

Diminuzione delle tasse, difesa dei più deboli con provvedimenti su sicurezza e Mezzogiorno, famiglie e imprese passando per una stretta alla pubblicità del gioco d’azzardo: questi i “capisaldi” dell’ultima Legge di Stabilità.

Crescono gli investimenti in ciò che l’Italia rappresenta meglio: cultura, qualità della vita, sanità, associazionismo, scuola, sport, ricerca. Può sembrare un piccolo passo ma è un cambiamento strutturale. Davvero un’inversione di marcia.

Non vi è miglior investimento in sicurezza che nella cultura, per questo sono state inserite in Stabilità la card del valore di 500 euro per i neo-maggiorenni da spendere in cinema, teatri, musei, aree archeologiche ed i mille euro per gli studenti dei Conservatori per l’acquisto di strumenti musicali; e 500 milioni per la riqualificazione delle nostre periferie.

Dove si sono trovati i soldi? Dai tagli all’amministrazione centrale, dagli sprechi dei ministeri e dalla centralizzazione degli acquisti della P.A. oltre che dalle singole Regioni. È stato così possibile realizzare l’estensione del bonus di 80 euro anche agli agenti delle forze dell’ordine; 500 milioni sono stati messi a disposizione dei Comuni, subito utilizzabili per l’edilizia scolastica. E’ stato, inoltre, definitivamente archiviato il patto di stabilità in nome del nuovo pareggio di bilancio “temperato” che consentirà di liberare potenziali investimenti pubblici nei comuni per diversi miliardi, motore importante per sostenere la crescita e creare lavoro. Nel settore sanità vi è stato lo sblocco delle assunzioni con circa seimila tra neo assunti e stabilizzazioni contrattuali.

Norme, queste, che riguarderanno ciascuno di noi: si è pensato agli agricoltori, che non pagheranno Imu e Irap agricola; si è pensato ai proprietari di casa: eliminate Imu eTasi sulla prima abitazione con l’obiettivo di introdurre un elemento di fiducia dal valore simbolico e al tempo stesso provare a sostenere la ripresa dei consumi. Si abolisce, per 3,5 miliardi, la Tasi sugli immobili adibiti ad abitazione principale (esclusi quelli di particolare pregio, ville e castelli), che interessano circa l’80 per cento dei nuclei familiari.

Norme, tutte queste, che riguarderanno coloro che sono ancora ai margini della nostra società: penso alla legge sul “Dopo di noi” a cui sono destinati 90 milioni e alla stabilizzazione di 400 milioni del Fondo per la non autosufficienza. Ancora nell’ottica dell’attenzione verso chi si trova in difficoltà va riconosciuto il lavoro del governo Renzi che ha messo a disposizione 600 milioni nel 2016 e 1 miliardo che diventerà strutturale dal 2017 per una misura contro la povertà assoluta delle famiglie con minori. Senza togliere un euro a nessun altro servizio per i cittadini, la Regione integrerà con proprie risorse questa misura perché la crescita economica si deve accompagnare sempre alla crescita sociale.

La norma che però ritengo “culturalmente” più rilevante è il divieto di pubblicità dei giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive dalle ore 7 alle ore 22 di ogni giorno. Da quest’anno non sarà possibile installare nuove slot ma solo sostituire quelle già esistenti, precludendo la possibilità di apparecchi aggiuntivi.

Una manovra, quindi, espansiva: non si può negare che ci sia un impegno inedito per affrontare i tantissimi dossier rimasti impantanati per anni. Il cantiere è aperto, non tutto è stato risolto, ma l’Italia non è più incagliata nelle secche. La svolta in questo 2015 c’è stata.