la fusione dei Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto andrà avanti nei tempi previsti

 

Martedì 17 febbraio il progetto di legge d’iniziativa della giunta regionale per l’istituzione di un nuovo Comune attraverso la fusione dei pre-esistenti Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, in provincia di Reggio, è stato al centro della seduta della commissione bilancio, affari generali e istituzionali della Regione Emilia-Romagna.
Per la vicepresidente della Regione Ottavia Soncini, consigliera regionale reggiana del Partito Democratico, la riforma “costituisce un’opportunità, non un approdo obbligato: una strategia che punta a garantire servizi di qualità. Una riforma che consentirà inoltre una razionalizzazione di spesa con un utile da investire nello sviluppo e in opere per il rilancio del territorio”.Il Comune unico che potrebbe nascere dalla fusione dei quattro Comuni dell’Appennino reggiano avrebbe una popolazione di circa 4.500 abitanti e una superficie di 257 km quadrati.Secondo la proposta di legge il nuovo ente riceverebbe dalla Regione un contributo annuale di 247.500 euro per 15 anni. In aggiunta, inoltre, gli spetterebbe un contributo straordinario in conto capitale di 200mila euro all’anno per il primo triennio dalla sua nascita.“L’iter era in uno stato avanzato”, ha ricordato la Soncini, ma l’interruzione anticipata della legislatura causata dalle dimissioni dell’ex presidente Vasco Errani “ha interrotto i lavori, che comunque proseguiranno senza battute d’arresto come consente una norma di salvaguardia”.

Entro la fine di febbraio la commissione regionale dovrebbe riuscire a licenziare il progetto di legge in modo da sottoporlo all’approvazione dell’aula entro i primi giorni di marzo.

Secondo quanto previsto dall’articolo 133 della Costituzione, inoltre, i cittadini dei Comuni interessati saranno chiamati ad esprimersi con un referendum che potrebbe essere organizzato già entro la metà di giugno.

“C’è una convergenza istituzionale favorevole”, ha concluso la Soncini: “I sindaci sono decisi a proseguire, porteremo avanti la riforma. Ad unificazione avvenuta il nuovo comune dell’Appennino reggiano avrà una nuova e più forte voce”.