Ecco il mio intervento che ho inviato alla 46esima Assemblea provinciale di Avis di Reggio Emilia, per portare il mio saluto al Presidente Stefano Pavesi, a Maurizio Pirazzoli, Presidente di Avis Emilia Romagna e a tutti i donatori presenti.
“In questi decenni la vostra storia associativa si è intrecciata con i cambiamenti della medicina e della società. Avis ha affrontato positivamente emergenze straordinarie come il sisma del 2012. Non vi siete fermati neanche in questo anno drammatico di pandemia: nonostante la generale riduzione delle donazioni i risultati sono stati eccellenti, questo grazie alla costante operatività del personale sanitario, medico e infermieristico, all’impegno dei volontari e dei dipendenti per l’attività di raccolta, ma soprattutto grazie alla generosità dei donatori che hanno accolto i numerosi appelli al dono. Un risultato significativo in un momento complesso costituisce la miglior testimonianza del vostro impegno volto a diffondere la cultura della donazione, una risposta concreta, un segno tangibile di solidarietà, generosità e gratuita’ che nobilita la storia dei donatori. Grazie ai donatori, grazie ai dirigenti e grazie anche ai tanti volontari di Avis, che con il loro impegno contribuiscono a confermare, anno dopo anno, la solidità e l’autosufficienza del sistema sangue dell’Emilia-Romagna. Un sistema che ha sempre consentito di continuare a donare a regioni che quell’autosufficienza non ce l’hanno e quindi, soprattutto in caso di emergenze, devono essere aiutate. Non possiamo abbassare la guardia, perché di sangue c’è sempre bisogno e per questo motivo è necessario sensibilizzare un sempre maggior numero di persone. La vostra missione si rivela indispensabile per salvare delle vite e conferma il vitale ruolo del volontariato in favore della crescita sociale e civile del nostro Paese. La rinascita che ci attende ha bisogno della forza ed intelligenza di Avis e di tutto il terzo settore. Il vostro impegno ha un forte valore simbolico di universalità, perché supera i confini geografici e temporali, ed un valore etico, perché non discrimina e sostiene il principio di equità delle cure.Un gesto concreto che contribuisce ogni giorno alla costruzione del bene comune e all’attuazione dei valori della nostra Costituzione.Come Regione accompagneremo sempre di più anche la vostra missione che vi porta a proporre stili di vita sani e positivi, abbiamo aumentato le risorse sulla prevenzione primaria e pensiamo che questa sia una strada da continuare a percorrere perché il futuro della salute delle persone, e dunque anche della sanità, sta nella prevenzione delle malattie.”