Educazione alla sostenibilità: approvato il nuovo programma 2017/19

Materiali didattici divulgativi per le scuole, interventi di esperti nelle aule per promuovere la conoscenza del patrimonio di biodiversità del territorio emiliano-romagnolo, focus particolari sugli ecosistemi del Po e della costa adriatica. E ancora: campagne di sensibilizzazione e informazione su stili di vita e mobilità sostenibili, risparmio idrico, riduzione e il riciclaggio dei rifiuti, cura dei beni comuni e cittadinanza attiva. Attività che coinvolgeranno in primo luogo gli studenti, ma che si apriranno anche all’intera comunità.

 

Queste le principali azioni del nuovo Programma per l’educazione alla sostenibilità adottato dalla Giunta dell’Emilia-Romagna e approvato ieri dall’Assemblea legislativa.
Due i temi trasversali che orientano le misure: l’economia circolare, su cui la Regione si è data una specifica legge, e la mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. A realizzarle sarà la rete dei 38 Centri di educazione alla sostenibilità presenti da Piacenza a Rimini, con il coordinamento di Arpae.

Dal 1999 ad oggi quello odierno è il settimo programma triennale di educazione all’ambiente e alla sostenibilità – INFEAS. Uno strumento che si è costantemente evoluto nel tempo, che ha generato una virtuosa cooperazione interistituzionale e partnership pubblico-private. Uno strumento che ha prodotto oltre 500 progetti cogestiti da scuole e Centri di educazione alla sostenibilità sul territorio che hanno fatto crescere la cultura ambientale della nostra regione (la documentazione è su http://www.regione.emilia-romagna.it/infeas).

Il Programma INFEAS 2017/2019 è suddiviso in 4 parti.

Nella prima parte, “Alimentazione culturale e strategie per la sostenibilità e l’educazione”, sono richiamate le più recenti fonti di ispirazione ed orientamento (scientifiche, etiche, pedagogiche) per la sostenibilità e l’educazione:

  • l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite,
  • l’Enciclica Laudato sì,
  • l’economia circolare,
  • la COP 21 sul cambiamento climatico,
  • le Linee guida dei Ministeri Ambiente ed Istruzione.

E quindi il collegamento della rete regionale con importanti programmi e reti internazionali quali l’Agenda ONU 2030 per la sostenibilità e le elaborazioni dei 12 tavoli di lavoro della recente conferenza nazionale educazione ambientale (22/23 novembre2016).

Nella seconda parte, “Le politiche e le azioni dell’Emilia-Romagna per la sostenibilità” si rappresenta una visione di insieme e integrata delle politiche di sostenibilità attivate nei diversi settori della regione. Tra cui:

  • Piano rifiuti;
  • LR Consumo di suolo a saldo zero,
  • Piano energetico;
  • Smart cities;
  • Piano integrato dei trasporti;
  • Piano integrato qualità dell’aria;
  • Piano sviluppo rurale;
  • Piano Regionale della Prevenzione;

Il Programma INFEAS analizza nella sua terza e più corposa sezione i bisogni educativi e partecipativi delle politiche di sostenibilità e li declina e organizza inAzioni educative integrate” (10) ricollegandoli a due chiavi di lettura e priorità tematiche:

  1. economia circolare e città resilienti,
  2. mitigazione e adattamento del cambiamento climatico.

10 sono le aree di intervento che saranno implementate nel triennio con il concorso di Centri educazione alla sostenibilità, Scuole, Università agenzie scientifiche, associazioni.

  • Educazione alla legalità, all’ambiente, alle differenze
  • Educazione alla biodiversità e Outdoor education
  • Educazione alla gestione sostenibile delle risorse ambientali
  • Educazione alimentare e agro-ambientale
  • Educazione alla mobilità sostenibile
  • Educazione, ambiente e salute.
  • Educazione alla cittadinanza e alla cura dei beni comuni.
  • Educazione all’energia sostenibile
  • Educazione all’economia circolare e green economy
  • Educazione al territorio del fiume Po e alla costa adriatica

Ciascuna progettualità e area di intervento coinvolgerà le migliori competenze presenti sul territorio regionale; produrrà modelli, strumenti didattici, campagne si sensibilizzazione e attività diffuse sui territori e nella scuola.

La quarta parte del programma è dedicata alla “Governance, organizzazione, sostegno e monitoraggio della rete Res” ovvero a tutto quello che serve per far sì che crescano le competenze e la capacità di gestione delle organizzazioni che promuovono l’educazione alla sostenibilità e dei loro operatori. Si precisano qui:

  • l’evoluzione organizzativa e normativa (il recente trasferimento di competenze ad Arpae definito dalla LR 13/2016 Art 9 e 10 e la nascita dell’Area Educazione alla sostenibilità dell’agenzia)
  • il ruolo di ciascun attore pubblico e privato nella rete regionale RES.
  • le modalità di sostegno ai Centri di Educazione alla sostenibilità attivati da enti locali e volontariato (38).
  • il rapporto con istituzioni scolastiche e reti di scuole.
  • le partnership e gli strumenti formativi e comunicativi a supporto.
  • i sistemi di misurazione e valutazione dei risultati.