Dopo di Noi, presto al via il bando regionale

Sono oltre quattro milioni le persone con disabilità nel nostro paese; a loro e alle loro famiglie la legge “Dopo di noi (112/2016)” cerca di dare risposte concrete. Un provvedimento lungimirante, che non guarda solo al presente, al qui ed ora, ma anche al futuro delle persone con disabilità, a quello che avverrà quando i genitori o altre persone vicine non saranno più in grado di prendersi cura di loro.

Per la prima volta vengono stanziate risorse strutturali per politiche di aiuto concreto e misure integrate che mettono la persona disabile al centro di un progetto individuale. L’obiettivo è di una progressiva presa in carico della persona con disabilità già durante l’esistenza in vita dei genitori e con il suo pieno coinvolgimento nelle scelte di vita.

Perno della legge è il nuovo Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, istituito presso il ministero del Lavoro con una dotazione di  oltre 180 milioni per il triennio 2016-2018, di cui circa 14 milioni per la nostra regione. Di questi, 6,5 milioni sono stati assegnati con ai Comuni emiliano-romagnoli (800mila ai comuni della provincia di Reggio) per varare interventi importanti sia in campo educativo-assistenziale che sul terreno dell’abitare: percorsi di uscita dai nuclei familiari di origine o di deistituzionalizzazione, misure mirate ad accrescere la consapevolezza e l’autonomia nella gestione della vita quotidiana delle persone disabili, azioni a sostegno della domiciliarità in soluzioni abitative innovative, spazi o strutture a carattere familiare e domestico.

Nelle prossime settimane questo percorso verrà rafforzato con altri 2,8 milioni di euro destinati a un bando regionale ad hoc (rivolto a Enti locali, associazioni, fondazioni, famiglie e privati), destinato a finanziare interventi strutturali, ossia progetti tesi alla realizzazione di soluzioni alloggiative in ogni ambito provinciale con la previsione del coinvolgimento diretto delle associazioni dei disabili presenti sul territorio, della comunità locale, delle stesse persone con disabilità e dei loro familiari.