Cultura. Linea Gotica, Sì a risoluzione per candidatura a itinerario europeo

Trasformare la Linea Gotica in itinerario turistico europeo coinvolgendo anche le altre regioni interessate dal passaggio del fronte appenninico del secondo conflitto mondiale. Questo è il contenuto della risoluzione, che ho firmato, presentata dal gruppo Pd approvata in Assemblea che impegna anche la giunta a mobilitarsi per ottenere il marchio patrimonio europeo.

Nel documento si chiede alla giunta di “valorizzare le azioni già intraprese dalla Regione, di concerto con gli enti locali, le istituzioni storiche, le realtà territoriali, le rappresentanze economiche, le associazioni culturali e di volontariato, ampliandone anche la platea, per il potenziamento delle ricadute turistiche sul sistema economico dell’ambito della Linea Gotica, facendosi promotore con azioni celebrative, promozionali, di identificazione e riconoscibilità, di diffusione a livello regionale degli eventi e iniziative locali”.

La risoluzione chiede, in particolare, di porre attenzione al “patrimonio di democrazia e libertà, costantemente alimentato dalla Linea Gotica come uno degli elementi chiave per analizzare e affrontare la complessità che permeano il vivere e il futuro delle regioni d’Europa”. Il programma degli ‘Itinerari culturali europei’, si legge ancora nel documento, “ha lo scopo di fare emergere un patrimonio culturale comune che si snoda attraverso i Paesi europei, coerentemente con i valori fondamentali del Consiglio d’Europa”.

Nel documento si chiede “di riservare l’attenzione dovuta al valore, al profondo significato storico e alle opportunità offerte in tema di promozione territoriale e socio economica a questa iniziativa in sede di definizione del Programma regionale per la montagna in corso di approvazione e nella successiva fase di attuazione attraverso il finanziamento di azioni materiali ed immateriali di valenza regionale e di assegnare il giusto rilievo strategico a questo progetto nel futuro dibattito che verrà aperto per la programmazione dei Fondi Strutturali post 2010, sia in campo agricolo, sia in campo infrastrutturale ed economico”.

Il testo della risoluzione è qui.