Pane, pasta, farina, pizza, snack, biscotti, tutti rigorosamente senza glutine. A partire dal 1^ luglio 2019, in Emilia-Romagna per i circa 18mila cittadini affetti da celiachia, di cui 2.315 in provincia di Reggio Emilia, sarà più semplice ’fare la spesa’: da quella data, infatti, la Regione renderà operativo il nuovo percorso di approvvigionamento dei prodotti privi di glutine a carico del Servizio sanitario regionale, sostituendo l’attuale modalità di erogazione dei buoni cartacei con un corrispondente valore mensile (dai 56 ai 124 euro, a seconda del sesso e dell’età) in formato elettronico.
Per rifornirsi di questi alimenti, dunque, basterà andare in qualsiasi farmacia o negozio convenzionato sul territorio regionale portando con sé la tessera sanitaria – Cns (Carta nazionale dei servizi) e lo specifico codice PIN celiachia: si potrà spendere il credito mensile in misura graduale, in base alle proprie esigenze. Una novità, questa, che verrà presto annunciata con una lettera dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute, inviata dalle singole Ausl ai propri assistiti affetti da celiachia.
Una semplificazione significativa, pensata per facilitare il più possibile le modalità di approvvigionamento dei prodotti da parte degli assistiti, che in questo modo non dovranno più recarsi periodicamente all’Azienda sanitaria per ritirare i buoni cartacei per la spesa, ma potranno fare tutto per via informatica; un risparmio di tempo per le persone, ma anche di denaro per la pubblica amministrazione. Un risultato ottenuto grazie al lavoro comune svolto dai servizi regionali, da Lepida Spa e dalle Aziende sanitarie, in stretta collaborazione con l’Aic, Associazione italiana celiachia, che ha sostenuto e seguito passo passo il progetto.
Con il
Fascicolo sanitario elettronico la procedura è più facile
Se il cittadino ha già
attivato – o attiverà – il Fascicolo
sanitario elettronico (Fse), la nuova modalità di gestione del
credito mensile per l’approvvigionamento dei prodotti senza glutine risulterà molto facilitata: potrà,
infatti, visualizzare il credito disponibile aggiornato all’ultima transazione
compiuta, vedere in tempo reale lo storico delle spese effettuate,
ricevere e visualizzare il codice
PIN celiachia senza dover attendere la comunicazione da parte
dall’Azienda sanitaria e, all’occorrenza, crearne uno nuovo. L’attivazione del
Fascicolo consentirà inoltre di usufruire di ulteriori, e utili, servizi
sanitari, come ad esempio prenotare, modificare e disdire un appuntamento per
esami e visite specialistiche, pagare i ticket, cambiare il medico di
famiglia, consultare il proprio libretto sanitario.
Come
funziona il nuovo sistema
Il cittadino potrà
visualizzare sul sito internet della propria Azienda sanitaria o della Regione
l’elenco di tutti i punti vendita convenzionati. Le farmacie sono già autorizzate
a erogare gli alimenti senza glutine a carico del Servizio sanitario regionale,
pertanto non risultano inserite in quest’elenco.
Il credito mensile verrà caricato automaticamente nel sistema regionale il
primo giorno di ogni mese e l’eventuale importo residuo si annullerà entro il
primo giorno del mese successivo. Il cittadino potrà dunque recarsi nelle
farmacie o in uno dei punti vendita indicati nell’elenco, con sede in
Emilia-Romagna o in altre regioni. A carico del Servizio sanitario regionale,
potrà ricevere gli oltre 100 prodotti contenuti nel nuovo Registro nazionale,
indicati all’indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/temi/documenti/integratori/Reg_naz_sezione_alimenti_senza_glutine_per_prodotto.pdf.
Alla cassa il cittadino dovrà presentare la tessera sanitaria e digitare il codice PIN celiachia nell’apposito lettore della tessera sanitaria; il sistema visualizzerà il credito residuo disponibile nel mese e la transazione si concluderà con il rilascio di uno scontrino che conterrà l’informazione sul credito residuo. Tutto il percorso garantirà il rispetto della privacy.
Nel caso in
cui il cittadino non avesse ancora attivato il Fascicolo sanitario elettronico,
può farlo seguendo le istruzioni presenti all’indirizzo internet https://support.fascicolo-sanitario.it/guida/accedi-al-tuo-fse/crea-le-tue-credenziali.
A partire dal 1^ giugno 2019, potrà individuare il proprio codice PIN celiachia
accedendo al “PROFILO” del Fascicolo, sezione “Celiachia”.
Se la persona non ha ancora attivato il Fascicolo, il codice le verrà
comunicato con un’altra modalità dall’Azienda sanitaria competente.
Informazioni, queste, tutte contenute e spiegate nel dettaglio nella lettera
che le Aziende sanitarie invieranno agli interessati.
Celiaci
e celiachia in Emilia-Romagna
Sono 18mila circa le persone
con celiachia – un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata
dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti – assistite
dal Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna (dato 2018, con un +7% rispetto al 2017).
Per questa malattia, che negli ultimi anni ha registrato un incremento dei casi
a livello nazionale e regionale, legato a una maggior attenzione e a diagnosi
sempre più attente, il rapporto
tra maschi e femmine è di
1:3.
La dieta senza glutine è
l’unica terapia disponibile, che va seguita con rigore per tutta la vita.
Dal 2017, con la revisione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), la celiachia e la sua variante clinica, la dermatite erpetiforme, sono state trasferite nell’elenco delle malattie croniche invalidanti: non risultano più incluse, pertanto, nella norma che riguarda le malattie rare. La nuova collocazione prevede il regime di esenzione per tutte le prestazioni sanitarie successive alla diagnosi.
In Emilia-Romagna la spesa a carico del Servizio sanitario regionale per l’erogazione degli alimenti senza glutine è passata dai 17,9 milioni di euro del 2014 ai 19,7 del 2018.
Dopo l’emanazione di un decreto ministeriale di fine estate 2018 che ha rivisto i criteri di accesso alla prestazione (limiti di spesa mensili tra i 56 e i 124 euro e Registro nazionale degli alimenti erogabili), la Regione Emilia-Romagna ha deciso di avviare una completa informatizzazione del processo di erogazione degli alimenti senza glutine agli assistiti autorizzati alla spesa.