La Stabilità delle persone. Una riflessione

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Diminuzione delle tasse, difesa dei più deboli con provvedimenti su sicurezza e Mezzogiorno, famiglie e imprese passando per una stretta alla pubblicità del gioco d’azzardo: questi i “capisaldi” dell’ultima Legge di Stabilità.

Crescono gli investimenti in ciò che l’Italia rappresenta meglio: cultura, qualità della vita, sanità, associazionismo, scuola, sport, ricerca. Può sembrare un piccolo passo ma è un cambiamento strutturale. Davvero un’inversione di marcia.

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Un progetto di legge per sostenere le Pro Loco

Un progetto di legge regionale allarga gli orizzonti delle piccole associazioni, inserendole nel sistema di valorizzazione turistico.

Brisighella (RA)Il turismo cambia con gli anni e con le mode e, con esso, deve cambiare il modo di intercettare i gusti dei turisti. Anche cambiando chi, della tradizione e della storia di un territorio, è il primo custode: le Pro Loco.

In Emilia-Romagna ci sono ben 300 Pro Loco (6mila in Italia con 600mila soci), associazioni di cittadini innamorati del proprio paese e impegnati a valorizzarne bellezze, folclore e usanze.

Un progetto di legge regionale bipartisan (primo firmatario Giuseppe Paruolo, Pd) ipotizza una riforma del settore improntata ad una maggiore collaborazione tra Pro Loco ed Enti territoriali nell’ambito turistico.

Non è la prima volta che la Regione si occupa del tema. Già nel 1981 una legge regionale istituiva un Albo delle Pro Loco, riconoscendo il ruolo di queste Associazioni di promozione sociale, previsione confermata da un’altra legge nel 2002.

Ora per le Pro Loco è tempo di allargare gli orizzonti facendo sistema con gli altri attori che si occupano di promozione turistica dei territori. E, per loro, si potranno aprire opportunità di nuovi bandi, oltre a quelli già previsti dalla vecchia legge, legati alle specifiche attività turistiche.

Per rendere più organica l’alleanza tra Pro Loco ed Enti locali, semplificando al tempo stesso il quadro, il progetto di legge prevede che l’ambito di intervento delle singole associazioni coincida con il Comune o l’Unione di Comuni (potranno comunque articolarsi in ambiti sub-comunali, attraverso specifici comitati di iniziativa locale).

Tra le attività delle Pro Loco, tenute a iscriversi in apposita sezione del registro delle Aps, ci sono la tutela e valorizzazione del patrimonio storico, culturale, folcloristico, sociale ed ambientale del territorio e dei prodotti tipici, l’incentivazione di un movimento turistico sostenibile e rispettoso dei beni comuni, l’accoglienza turistica e la promozione di attività ricreative ed educative in ambito turistico rivolte alla popolazione locale.

Le associazioni o unioni tra le Pro Loco più rappresentative potranno essere consultate dalla Regione in fase di programmazione; il testo prevede inoltre che le convenzioni tra Enti locali e Pro Loco avvengano sulla base di uno schema omogeneo sul territorio regionale. Le regole per l’organizzazione di eventi locali, per la gestione di uffici turistici e l’utilizzo di locali e attrezzature comunali, in questo modo, saranno più uniformi e coerenti tra loro.

> Il testo del progetto di legge

Welfare 2020. Gli atti della giornata di studi a Rocca Santa Maria

Un luogo particolarmente suggestivo, un gruppo qualificatissimo di amici, relatori di grande rilievo e soprattutto la voglia di confrontarsi con il tema che caratterizzerà la nostra società nei prossimi decenni. Con “Welfare 2020 La Regione in cui vorremmo vivere tra 5 anni” abbiamo organizzato, insieme all’Associazione Agire Politicamente di Modena, un laboratorio di idee e progettazione sociale che si è tenuto presso i locali dell’eremo di Rocca Santa Maria, nel Comune di Serramazzoni.

Non solo un “convegno”: una riflessione con relatori di alto livello alla mattina, e gruppi di lavoro nel pomeriggio, con l’obiettivo di individuare priorità e proposte concrete, per i tanti amministratori, operatori pubblici, sociali, sindacali presenti.

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L’Assessore regionale al welfare Elisabetta Gualmini e l’On. Edoardo Patriarca hanno poi approfondito i concetti tracciati suggerendo anche alcune linee di intervento in merito alle principali sfide aperte, alle priorità da affrontare ma soprattutto ipotizzando i fondamentali nuovi assetti del welfare che dovrà obbligatoriamente passare per una maggiore attenzione a nuovi target finora ai margini del welfare italiano (giovani, famiglie), con un approccio più personalizzato e una rigorosa riforma del Terzo Settore.

Nel pomeriggio, confronto, gruppi di lavoro, proposte…e anche una bella occasione per fare squadra, fare comunità.

Guarda e scarica gli atti della giornata di studi a Rocca Santa Maria

Ad Arceto per la nuova dimora per anziani “don Cesare Francia” e a Rolo per consegnare la Costituzione ai 18enni

 

A Rolo, stamattina alle 10.30 nella Sala del Consiglio comunale, ho consegnato la Costituzione ai neo 18enni. Nel pomeriggio invece ho inaugurato la casa residenza per anziani “Don Cesare Francia” di Arceto: la nuova struttura presenta un aumento da 13 a 33 posti di residenza anziani (Casa Protetta). Accanto ai posti di residenza anziani la struttura offre anche 25 posti di Centro Diurno e 7 posti letto in monolocali. I lavori di ampliamento hanno consentito di realizzare i nuovi posti con aria condizionata e di installare sulla struttura esistente un impianto di ricambio d’aria, nonché di realizzare alcune migliorie complessive. Una risposta concreta e accogliente alle esigenze delle nostre comunità.

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