A Calerno per ricordare i 20 caduti dell’eccidio nazifascista di Ponte Cantone

Quello di Ponte Cantone è uno degli eccidi più cruenti che le truppe nazifasciste commisero nei quasi due anni che trascorsero dall’8 settembre 1943 alla Liberazione. Solo uno degli oltre 5000 episodi raccolti dall’Atlante delle stragi nazifasciste in Italia, per un totale di oltre 23 mila vittime.

Parlare di Resistenza oggi non è nostalgia, è una necessità oltre che un dovere, un dovere verso quelle 23 mila persone, martiri per la giustizia, per la libertà e per la verità.

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Cosa prevede il decreto Minniti in materia di immigrazione e sicurezza urbana

INTERVENTI URGENTI IN MATERIA D’IMMIGRAZIONE E DI SICUREZZA URBANA

Disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché misure per il contrasto dell’immigrazione illegale (decreto legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dell’interno Marco Minniti e della giustizia Andrea Orlando, ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti per l’accelerazione delle procedure amministrative e giurisdizionali in materia di protezione internazionale, per l’introduzione di misure volte ad accelerare le operazioni di identificazione dei cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea e per il contrasto dell’immigrazione illegale.

Nello specifico, con il decreto:

  1. sono istituite, presso i tribunali di Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Firenze, Lecce, Milano, Palermo, Roma, Napoli, Torino e Venezia, 14 sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea. Tali sezioni avranno competenza relativamente a: mancato riconoscimento del diritto di soggiorno sul territorio nazionale in favore di cittadini Ue; impugnazione del provvedimento di allontanamento nei confronti di cittadini Ue per motivi di pubblica sicurezza; riconoscimento della protezione internazionale; mancato rilascio, rinnovo o revoca del permesso di soggiorno per motivi umanitari; diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari; accertamento dello stato di apolidia. In tali controversie il tribunale giudica in composizione monocratica;
  2. si introducono misure per la semplificazione e l’efficienza delle procedure innanzi alle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e di integrazione dei richiedenti, nonché per la semplificazione e l’efficienza dei procedimenti giudiziari di riconoscimento dello status di persona internazionalmente protetta e degli altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell’immigrazione. A tale ultimo riguardo, si delinea un nuovo modello processuale basato sul rito camerale che delimita i casi nei quali si prevede l’udienza orale e riduce da sei a quattro mesi il termine entro il quale è definito il procedimento con un decreto non reclamabile ma ricorribile esclusivamente in Cassazione;
  3. si prevede che i prefetti, d’intesa con i Comuni, promuovano ogni iniziativa utile a favorire l’impiego dei richiedenti protezione internazionale, su base volontaria e gratuita, nello svolgimento di attività con finalità di carattere sociale in favore delle collettività locali, al fine di favorirne l’integrazione nel tessuto sociale della località in cui sono ospitati. I Comuni potranno predisporre a questo scopo progetti da finanziare con risorse europee destinate al settore dell’immigrazione e dell’asilo;
  4. si introducono misure per accelerazione delle procedure di identificazione e per la definizione della posizione giuridica dei cittadini di Paesi terzi non appartenenti all’Unione europea, nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale e del traffico di migranti. A tal fine, saranno individuati i centri, tra quelli destinati alla prima accoglienza, ove allocare i flussi di migranti per le esigenze di soccorso e prima accoglienza, nei quali viene effettuato un primo screening sanitario e sono avviate le procedure di identificazione, assicurando l’informazione sulla procedura internazionale, sul programma di ricollocazione all’interno di altri Stati membri dell’Unione europea, nonché sulla possibilità del ricorso al rimpatrio volontario assistito. Nei medesimi centri sono effettuate le operazioni di fotosegnalamento, rilevamento delle impronte digitali e registrazione obbligatorie per gli Stati membri dell’Unione europea;
  5. si introducono disposizioni finalizzate a garantire l’effettività dei provvedimenti di espulsione e il potenziamento della rete dei centri di identificazione ed espulsione, ridenominati centri di permanenza per il rimpatrio, in modo da garantirne una distribuzione omogenea sul territorio nazionale. La dislocazione delle nuove strutture avverrà, sentiti i Presidenti delle Regioni interessate, privilegiando siti e aree che risultino più facilmente raggiungibili e nei quali siano presenti strutture pubbliche che possano essere riconvertite allo scopo.

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Disposizioni urgenti per la tutela della sicurezza delle città (decreto legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dell’interno Marco Minniti e della giustizia Andrea Orlando, ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti a tutela della sicurezza delle città.

Il decreto, che definisce la sicurezza urbana quale bene pubblico, è diretto a realizzare un modello trasversale e integrato tra i diversi livelli di governo mediante la sottoscrizione di appositi accordi tra Stato e Regioni e l’introduzione di patti con gli enti locali.

Si prevedono, in particolare, forme di cooperazione rafforzata tra i prefetti e i Comuni dirette a incrementare i servizi di controllo del territorio e a promuovere la sua valorizzazione e sono definite, anche mediante il rafforzamento del ruolo dei sindaci, nuove modalità di prevenzione e di contrasto all’insorgere di fenomeni di illegalità quali, ad esempio, lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, il commercio abusivo e l’illecita occupazione di aree pubbliche.

Il provvedimento interviene altresì rafforzando l’apparato sanzionatorio ammnistrativo, al fine di prevenire fenomeni di criticità sociale suscettibili di determinare un’influenza negativa sulla sicurezza urbana, anche in relazione all’esigenza di garantire la libera accessibilità e fruizione degli spazi e delle infrastrutture delle città, prevedendo, tra l’altro, la possibilità di imporre il divieto di frequentazione di determinati pubblici esercizi e aree urbane ai soggetti condannati per reati di particolare allarme sociale.

Festa del Tricolore. Il Presidente Mattarella in visita a Reggio

 

Oggi essere qui, nella città del Tricolore, significa rafforzare una identità fatta di valori che vanno oltre il tempo. Vivere concretamente i valori del Tricolore aiuta a non avere paura di percorrere nuove strade che devono portare ad un futuro certamente più inclusivo. Se penso al Tricolore penso alla libertà, a una condizione per la quale diversi popoli stanno ancora lottando. Tricolore idealmente è la bandiera che avvolge questi nuovi popoli. W il Tricolore, W l’Italia.

 

A Quattro Castella nasce “La tavola armonica”

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Quattro Castella e tutti i cittadini dell’Unione Colline Matildiche hanno festeggiato questa mattina l’inaugurazione del Laboratorio di falegnameria “La Tavola Armonica” destinato ad ospitare, nei locali della ex mensa della scuola media, la nuova sede del Sap, il Servizio di Aiuto alla Persona, fiore all’occhiello dei servizi sociali castellesi e dell’Unione.

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In occasione della Giornata mondiale delle persone con disabilità, noi apriamo un luogo che non è solo simbolico, ma vita vissuta. L’idea del laboratorio nasce nel 2011 e in cinque anni si è riusciti, tutti insieme, a realizzare questo progetto: un luogo polifunzionale, un salotto sociale, per incontri e confronti intergenerazionali, aperto a cittadini e associazioni del territorio. La scelta di realizzarlo vicino alla scuola media, alla palestra e al centro giovani Garage non è casuale, ma intende stimolare e coinvolgere tutta la cittadinanza. Prendersi cura delle persone più fragili è il senso più profondo del fare politica. Questo progetto è importante non solo sul piano sociale e politico, ma esistenziale per tutti i ragazzi, le loro famiglie e la comunità in cui vivono. Un bell’esempio di welfare della solidarietà, dei diritti, della interazione tra pubblico e privato, tra istituzioni e cittadini.

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Un mondo all’altezza dei sogni che ho – Domenica #bastaunsì!

Da troppo tempo sentiamo la litania di quanto i giovani siano importanti e di quanto i politici siano interessati al loro futuro. Ma in trent’anni non ho visto nessun passo concreto in questa direzione. In questi decenni il nostro paese ha continuato a funzionare con regole scritte quando il mondo era un altro.

Quando, a 28 anni, ho scelto di impegnarmi per la nostra Regione l’ho fatto perché non ero più disponibile ad attendere che qualcun altro costruisse il futuro per me. E adesso è il momento di assumerci una responsabilità per prenderci il nostro domani: nei prossimi tre giorni ci giochiamo i prossimi trent’anni.

Tocca a noi, domenica, decidere; tocca a noi scegliere tra cambiamento e immobilismo. Tocca a noi superare questo bicameralismo, causa di instabilità politica e lentezza decisionale. Tocca a noi ridurre il numero dei parlamentari, tagliare i costi della politica, abolire enti inutili. Tocca a noi definire con chiarezza i rapporti fra Stato e Regioni andando verso una certezza dei diritti per tutti i cittadini italiani, ovunque essi risiedano.

C’è gente schierata con il fronte del NO che ha iniziato a fare politica ben prima che io nascessi, ora vorrebbero convincermi che per cambiare dovrei aspettare loro che sono stati immobili per trent’anni. Un’intera comitiva politica continua a raccontarci diversivi pur di non entrare nel vero merito del referendum: con il SI finalmente si cambia, con il no rimane tutto com’è. Con la vittoria del SI avremo la dimostrazione plastica che il nostro Paese è padrone del proprio destino e capace di riformare e riformarsi.

Domenica voteremo su questo. Non sul governo o sul destino personale di qualche politico. Difendere la Costituzione vuol dire salvarne i principi, ma non vuol dire impedirle di aggiornarsi per renderla capace di far funzionare meglio l’Italia di oggi e di domani. Chi vuole impedirlo è chi ha la testa e lo sguardo verso il passato.

Ho 30 anni, sono nata nella stagione delle occasioni perse, delle opportunità mancate, oggi non è più il momento di attendere. Grazie al passato e benvenuto al futuro con determinazione e coraggio. Io dico SI.

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Il Centro civico di Villanova rinasce in memoria di Albino Lotti

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Grazie anche a un piccolo, ma significativo, contributo della Regione, che ha stanziato 113 mila euro, il Centro civico di Villanova è rinato a nuova vita dopo essere stato colpito dal terremoto del 2012. La comunità ritrova un suo punto di aggregazione, intitolato alla memoria di Albino Lotti, storico volontario: un omaggio dunque a chi, e sono tanti in Regione, spende il proprio tempo per il bene comune, mettendo da parte gli interessi personali.

Le sfide importanti come queste giungono a buon termine se portate avanti da tutti, sia amministratori sia cittadini, una collaborazione virtuosa che ha permesso all’Emilia Romagna di rialzarsi immediatamente dal duro colpo inferto dal sisma del 2012.

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IL PUNTO SULLA RICOSTRUZIONE

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La Residenza per la terza età Casa Luigi Cervi compie due anni

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Una casa nella casa, immersa nel verde e nella propria comunità, una piccola comunità nella comunità. Casa Cervi raccoglie attorno a sé un centro diurno, una struttura residenziale assistita e una casa protetta. Bruciando le tappe la struttura è riuscita a entrare a regime già poche settimane dopo l’apertura, nell’autunno del 2014, registrando il tutto esaurito di presenze. La peculiarità di questa risorsa innovativa è quella di offrire risposte personalizzate ai suoi ospiti, di essere concepita coma una “casa” aperta e accogliente, di dare valore alle relazioni e di essere in continuità con il territorio circostante.

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