In Emilia-Romagna la ripresa è in atto e la Regione la sostiene con ulteriori 52 milioni di euro di risorse proprie.
In sintesi, l’assestamento 2015 ammonta a circa 52 milioni di euro, 16,2 di spesa corrente e 35,5 di spese per investimenti; di questi, 30 milioni vengono complessivamente destinati a interventi nel settore socio-sanitario.
Per quanto riguarda la spesa corrente, non sono previste maggiore entrate, ma, per effetto di rimodulazioni, è possibile finanziare ulteriori interventi. Alla sanità vanno 10 milioni di euro, finalizzati a integrare le prestazioni aggiuntive rispetto ai livelli essenziali di assistenza (Lea) e a finanziare gli interventi necessari ad abbattere le liste di attesa per le visite specialistiche. Al welfare viene destinato 1 milione per l’eliminazione delle barriere architettoniche, 430 mila euro per le agevolazioni tariffarie agli abbonamenti per il trasporto pubblico di anziani, disabili e inabili e 200 mila euro per l’emergenza abitativa. Inoltre, vengono destinati 1,2 milioni per la promozione delle attività culturali e di quelle rivolte ai giovani e 1 milione per interventi di promozione turistica e per il finanziamento di interventi sugli impianti delle stazioni sciistiche. Per favorire lo sviluppo dell’educazione musicale, poi, vengono stanziati 500 mila euro rivolti a progetti di musica d’insieme, collaborazioni con le Istituzioni scolastiche, progetti aventi carattere di inclusività. Infine, per lo svolgimento a Bologna del processo Aemilia, vengono destinati “780 mila euro.
Per quanto concerne gli investimenti, 20 milioni vengono destinati alla sanità per realizzazione, ristrutturazione, acquisto, completamento di strutture, relativi impianti e attrezzature, nonché di tecnologie a destinazione sanitaria; 5,1 milioni sono destinati all’acquisto di materiale rotabile; 7 milioni a interventi di riqualificazione urbana nelle aree terremotate; 3 milioni finanziano la realizzazione del polo tecnologico di Bologna e il sostegno di progetti di ricerca e innovazione delle imprese.
Inoltre, viene costituito un fondo di garanzia finalizzato al ripristino delle attività produttive colpite dall’alluvione nelle province di Piacenza e Parma: 200 mila euro nel 2015 e 800 mila nel 2016”; e all’Agenzia regionale di protezione civile vengono trasferiti 11 milioni e 132 mila euro dal fondo di solidarietà dell’Unione Europea per fronteggiare le conseguenze delle inondazioni che hanno colpito il territorio regionale nell’ultimo anno.
In merito alle attività produttive, per attrarre nuovi insediamenti produttivi in grado di creare occupazione, secondo quanto definito nel Patto per il lavoro sottoscritto a luglio di quest’anno, sono stati stanziati ulteriori 5 milioni sul 2016 e 7 milioni sul 2017. Inoltre, sono stati stanziati 500 mila euro per poter concludere il passaggio alla tecnologia digitale delle sale cinematografiche gestite sia da enti locali sia da associazioni ed enti con finalità sociale. Istituito, poi, un nuovo capitolo di spesa per dar corso all’Accordo di programma fra il ministero dello Sviluppo economico (Mise) e le regioni Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, che prevede una quota di cofinanziamento di 560 mila euro a carico della Regione, per il rilancio di Electrolux spa. Il settore del commercio vede 2,6 milioni destinati al capitolo di contributi per la formazione o integrazione dei fondi rischi e del patrimonio di garanzia delle cooperative di garanzia e dei consorzi fidi del settore. Infine, all’agricoltura vengono destinati 5 milioni per implementare il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e 200 mila euro per Agrifidi, mentre alla pesca vanno 300 mila euro per costituire un fondo finalizzato ad aiutare i miticoltori colpiti dalla devastante mareggiata dello scorso inverno.