Amministratore di sostegno. Soncini: “Una figura da rafforzare e supportare attraverso l’integrazione dei servizi”

Presentata in Regione dalla consigliera Ottavia Soncini una risoluzione sull’Amministratore di sostegno, per promuovere una maggiore integrazione di questa figura nei servizi e nelle politiche regionali e aumentare la diffusione di sportelli di intermediazione sul territorio.

“Quella dell’Amministratore di sostegno è una figura chiave per la tutela di chi vede limitata la propria capacità di agire per l’espletamento delle funzioni di vita quotidiana. Considerate alcune buone pratiche già riscontrabili nel territorio regionale – interviene la consigliera Soncini – si possono ulteriormente rafforzare l’integrazione della figura dell’Amministratore di sostegno all’interno del sistema dei servizi regionali, anche tenendo conto delle possibili sinergie con il caregiver familiare, figura introdotta nell’ordinamento regionale dalla legge 2/2014, e degli sviluppi normativi che si prospettano sul tema delle fragilità”.

“In Emilia-Romagna – continua la Consigliera PD – serve discontinuità nel rapporto con i territori, attraverso una programmazione rotonda e circolare: le parole chiave devono essere prossimità, domiciliarità e integrazione; si possono attuare prevedendo, tra le altre cose, nel nuovo Piano sociale e sanitario obiettivi e iniziative che promuovano e rafforzino gli Amministratori di sostegno”.

“Protocolli d’intesa tra Enti Locali e Tribunali, finalizzati in particolare alla promozione di sportelli di ambito distrettuale che offrano supporto nella gestione degli adempimenti amministrativi e nel rapporto con il Giudice tutelare. La valorizzazione del volontariato e delle esperienze già presenti, attraverso attività di informazione e sensibilizzazione per aumentare il numero di persone disponibili a svolgere la funzione di amministratore a titolo volontario”. Queste le proposte contenute nella risoluzione della consigliera Soncini, che continua: “pensiamo si debba favorire il lavoro di rete tra volontari, operatori dei Servizi socio-sanitari e Tribunali, puntando all’integrazione di iniziative e progetti locali con il sistema dei servizi socio sanitari. Oltre alle già citate possibili sinergie con il caregiver familiare un ruolo importante che può essere svolto dalle Case della Salute”.

La presentazione di questa risoluzione segue la più importante novità nel campo delle fragilità di questa legislatura nazionale: è finalmente stata approvata in terza lettura dal Parlamento la legge sul Dopo di noi, che favorirà il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità prive di sostegno familiare oltre a prevedere l’istituzione di un Fondo ad hoc con una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016.

“Voglio fare mie le parole di Papa Francesco – conclude la consigliera Soncini – ‹‹Le burocrazie si occupano di pratiche; la compassione, invece, si mette in gioco per le persone›› non dimenticarci di quel filo che lega l’Amministratore di sostegno al Dopo di noi, quel filo che ci ricorda quale deve essere l’unico fine dell’impegno politico fatto con serietà e passione: stare dalla parte di chi ha più bisogno”.