Abbattimento barriere architettoniche in edifici privati, accolte tutte le 53 domande reggiane

 

 

“Serve innanzitutto concretezza”, sostiene la consigliera regionale Ottavia Soncini, componente della Commissione Sanità e politiche sociali, “e sono estremamente lieta di annunciarvi che la Regione accoglierà tutte le 53 domande di contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati presentate dai Comuni della Provincia di Reggio sul Fondo Regionale. Ci auguriamo che lo Stato riprenda quanto prima a finanziare le graduatorie nazionali”. 

“Noi abbiamo scelto tra gli obiettivi finanziabili dall’assestamento di bilancio”, prosegue Soncini, “questa priorità. Il nostro compito amministrativo viene assolto, stando in primo luogo dalla parte dei cittadini che incontrano quotidiane difficoltà nella gestione della loro vita”.

Il Fondo regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato istituito dalla Regione Emilia-Romagna tramite legge (la 24 del 2001, modificata dalla legge 24 del 2013), proprio a fronte del mancato rifinanziamento del Fondo nazionale, previsto dalla legge 13/1989, e con l’obiettivo di dare risposta alle numerose domande per l’eliminazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. 

“Le domande di contributo raccolte dai Comuni sono state 468 in tutto il territorio regionale, 53 quelle provenienti da Reggio e Provincia“, spiega Soncini. “Con l’assestamento di bilancio approvato martedì, grazie al milione di euro aggiuntivo rispetto a quello previsto sul piano casa, arriviamo alla cifra complessiva di due milioni di euro che ci permetterà di coprire tutte le domande“.

“L’abbattimento delle barriere architettoniche rappresenta una delle azioni qualificanti di una comunità che intenda promuovere la partecipazione dei cittadini tutti”, commenta Soncini, prima firmataria della risoluzione sulle barriere architettoniche, “Siamo estremamente soddisfatti per l’approvazione della risoluzione: ciò dimostra l’impegno della Regione Emilia Romagna su questo importante tema di civiltà che ha visto unite le diverse rappresentanze politiche in assemblea”.

La Giunta regionale ha recentemente modificato la propria delibera “consentendo l’accesso al fondo regionale anche a chi avesse fatto domanda per il fondo nazionale entro il 1 Marzo 2014, estendendo così la copertura del bisogno in alcuni determinati casi”.

Soncini rileva inoltre che “le richieste di contributo nelle liste di attesa del fondo nazionale sarebbero migliaia, ferme, in alcune province, al 2008, per un impegno di spesa di decine di milioni di euro. In tutti i territori, poi si avvertono le giuste richieste di chi ha fatto domanda sul fondo nazionale e vede svanire la possibilità di essere rimborsato dei costi di interventi già effettuati”.

“Non potendo incidere in alcun modo sulla graduatoria nazionale, sollecitiamo, attraverso la Giunta, il Governo al finanziamento continuativo del Fondo Nazionale, fermo da oltre un decennio. Il lavoro svolto”, conclude Soncini, “da un solido gruppo operativo in Regione sia presupposto di un avanzamento costante nel riconoscimento di diritti“.

 

Il testo della risoluzione approvata questo pomeriggio lo potete trovare qui.