Servizio civile regionale, 600 mila euro per il bando 2016

Ammontano a 600 mila euro le risorse a disposizione di enti pubblici o privati, accreditati all’apposito albo, per presentare progetti  di servizio civile regionale nel 2016.

Via libera, da parte della Commissione assembleare Politiche per la salute e Politiche sociali, al primo bando del Piano regionale di Programmazione triennale  del Servizio Civile, valido per iltriennio 2016-2018. Spetterà ora alla Giunta approvare il provvedimento che accoglie alcune delle importanti novità introdotte dal documento di programmazione.

Nel documento licenziato  dalla Commissione si promuove l’impegno civico lungo tutto l’arco della vita, aumentano le risorse attraverso un’adeguata pianificazione regionale (1 milione e 800mila euro in tre anni), si semplificano e si snelliscono le procedure.

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La novità è che da quest’anno i progetti potranno articolarsi su tre anni, consentendo agli enti di pianificare il servizio civile a medio-lungo periodo, anche grazie allo stanziamento del Fondo regionale del servizio civile che garantirà la copertura di 600 mila euro all’anno, fino al 2018.

Il bando favorirà anche una maggiore partecipazione al servizio civile consentendo la partecipazione a giovani disabili, ragazzi che vivono in condizioni economiche e sociali critiche, che provengono da paesi stranieri, ai cosiddetti NEET (giovani cioè che non studiano e non lavorano) e a quelli residenti o domiciliati nelle aree periferiche o montane.

Nel 2015 sono stati presentati 59 progetti da parte di 50 enti e 190 giovani hanno svolto un’esperienza di solidarietà, servizio e aiuto nel campo della protezione civile e ambientale, della difesa del patrimonio artistico e culturale, dell’aiuto agli anziani e ai non autosufficienti, dell’accoglienza dei migranti e, più in generale, del vasto insieme di attività di pubblico interesse.

Da quest’anno, il numero potrebbe aumentare  perché gli enti stessi potranno finanziare o cofinanziare posti di servizio civile regionale in cambio di un aumento di posti  messi loro a disposizione dalla Regione, come sorta di premio, nell’anno successivo.
Nulla cambia invece riguardo all’età dei giovani partecipanti (dai 18 ai 29 anni)e all’assegno riconosciuto (rispettivamente di  219, 288 e 360 euro mensili) a fronte di un impegno che potrà variare in base al progetto sceltotra i 6 e gli 11 mesi  annuali, per 15-20-25 ore settimanali.