Nessun aumento delle tasse, ma un rilancio degli investimenti e dei settori strategici per lo sviluppo della società regionale, in modo da “agganciare” la ripresa e confermare quel trend di crescita che già da ora si sta delineando. Al centro, la persona e quei servizi che, da sempre, rappresentano la “cifra” di questa regione.
La Giunta ha licenziato il progetto di legge relativo al bilancio di previsione 2015, a pochi giorni dall’approvazione del provvedimento che ha tagliato spese di funzionamento delle strutture regionali per circa 15 milioni di euro, confermando così quel tratto di sobrietà più volte richiamato nel corso di questi primi mesi di legislatura.
Le priorità Tra i diversi provvedimenti, di particolare rilievo è il cofinanziamento regionale dei fondi europei, necessario per renderli operativi, per tutti e sette gli anni della nuova programmazione: grazie a questo meccanismo, c’è un effetto moltiplicatore (2,5 miliardi di euro) del denaro messo a disposizione dall’Unione europea.
L’Emilia-Romagna è l’unica Regione ad aver aumentato le risorse per la cultura (10 milioni di euro in più rispetto al 2014); economia e turismo si confermano scelte prioritarie, così come il mantenimento dei servizi alla persona, con 120 milioni al Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna). Questa cifra, sommata alla quota del Fondo nazionale per l’Emilia-Romagna (circa 30 milioni di euro) e ai 310 milioni dal Fondo sanitario regionale, fanno sì che questa Regione destini alla non autosufficienza un totale (460 milioni) superiore a quello nazionale.
Si punta inoltre sulla sicurezza del territorio, con investimenti in risposta ai problemi legati al dissesto idrogeologico (42 milioni). Queste, in sintesi, le linee del bilancio di previsione 2015 approvato dalla Giunta regionale. Una manovra complessiva da 12 miliardi di euro, di cui 8 solo per la sanità.
Da ricordare anche le risorse destinate all’Expo, motore di sviluppo per l’agricoltura, l’industria e il turismo: 5 milioni per quest’anno, che si sommano agli altri 2,5 (per il 2014).
Linee generali Il difficile contesto, a livello di finanza pubblica, in cui è stata approvata la legge di stabilità ha richiesto un contributo rilevante da parte delle Regioni e degli enti locali. Per le sole Regioni, la riduzione ammonta complessivamente a 5,7 miliardi.
L’accordo con il Governo ha permesso di contenere, attraverso un’importante azione di mediazione e confronto, i tagli diretti sul bilancio dell’Emilia-Romagna a 61 milioni di euro (anziché oltre mezzo miliardo). Con i risparmi – 82 milioni di euro – delle spese collegate al funzionamento (personale), al costo della politica, alla sanità (parte burocratica) e agli oneri finanziari, si è riusciti a evitare tagli ai servizi. Non solo: la Regione ha scelto di rilanciare la domanda pubblica tramite le politiche d’investimento, con un’attenzione particolare alla sicurezza dell’ambiente e ai trasporti. Si conferma un impegno del bilancio regionale che, sul piano triennale degli investimenti, raggiunge i 575 milioni di euro, di cui oltre 90 milioni per opere previste per il 2015.