Vaccini, il quadro regionale e provinciale e la risoluzione approvata. Sulla Gazzetta di Reggio.

“Si assiste a un pericoloso calo della copertura vaccinale sia nella nostra Regione che a livello nazionale. Tra il 2013 e il 2014 in Emilia-Romagna risulta che l’antipoliomelite è passata da una copertura del 96,10% al 94,8%, la difterite dal 96% al 94,72%, il vaccino contro la pertosse dal 95,78% al 94,44, l’epatite B dal 95,78% al 94,49%”.

“Nonostante il trend in calo, analogamente a quanto avviene a livello nazionale, il dato in Emilia Romagna rimane tra i più elevati. Nel territorio della Provincia di Reggio i dati evidenziano una copertura maggiore del 95% tra le più elevate a livello regionale. Partiamo da una buona base ma non abbassiamo la guardia”.

Commenta così Ottavia Soncini, consigliere regionale Pd e vice-presidente dell’Assemblea legislativa, la risoluzione approvata in Regione sulla spinosa questione dei vaccini obbligatori.

“Detto ciò”, spiega Soncini, “i dati recenti dicono che in Emilia-Romagna sono aumentati i genitori che rifiutano le vaccinazioni obbligatorie per i figli. Contro le vaccinazioni è sorto da tempo un movimento, tale da far crescere in Emilia-Romagna i genitori obiettori dall’ 1,5% nel 2012 al 3,1% nel 2014. Aumenta, allo stesso tempo, la diffusione di malattie come morbillo e pertosse che, come nel caso appena verificatosi a Bologna, possono portano a conseguenze drammatiche. Per questo ho lavorato con convinzione alla risoluzione che il Gruppo PD ha depositato e che chiede alla Giunta dell’Emilia-Romagna di attivare una campagna di informazione sulle vaccinazioni, di diffondere una corretta informazione, troppo spesso distorta dai social senza fondamento scientifico e di rivedere la Delibera regionale del 2013 che riguarda la modalità di gestione e di intervento sulle famiglie inadempienti rispetto alle vaccinazioni”.

“Negli anni”, continua Soncini, “proprio grazie alle corrette campagne di informazione proposte e grazie alle campagne di vaccinazione, nella nostra Regione si è passati da circa 5000 casi di pertosse segnalati nel 1987 a circa 700 durante l’ultima epidemia del 1998 e a soli 35 casi nel 2008. L’85% dei bambini vaccinati risulta ben protetto dalla malattia, specie nelle sue espressioni più gravi, che per i bambini al di sotto dell’anno comportano l’ospedalizzazione nell’80% dei casi, polmonite batterica in un caso su quattro, risentimento neurologico nel 5% e nell’1% la morte”.

“L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)”, conclude Soncini, “afferma che non c’è nessuna prova scientifica del fatto che i vaccini abbiano una relazione con l’autismo, e anzi tutti gli studi fatti finora escludono questa connessione. Ho letto con interesse le parole del Direttore generale dell’Ausl di Reggio Emilia Fausto Nicolini e mi sento di condividere ogni sua parola. E’ fondamentale lavorare su una corretta informazione relativa ai vaccini, potenziando gli strumenti messi in campo dai servizi Ausl e dalle rete dei pediatri, per rafforzare le modalità di promozione delle vaccinazioni, e sostenere ed affiancare le famiglie in questo importante percorso di prevenzione”.