Tamponi gratuiti per chi non si vaccina? Io sono contraria

Sono fermamente contraria all’ipotesi dei tamponi gratuiti, per tutti quelli che si possono vaccinare, di cui si sta discutendo in questi giorni. Secondo alcuni partiti, con la Lega di Salvini al primo posto, e alcune sigle sindacali sarebbe una manovra necessaria per “traghettare” gli indecisi verso il vaccino.
Al lavoro si deve andare tutti i giorni e siccome libertà deve fare rima con responsabilità (libertà garantita dalla possibilità di fare un tampone), chi lavora deve mettere in sicurezza i colleghi. Sono stati sconfitti i partiti che volevano riaprire tutto esattamente un anno fa e oggi che si può tornare a lavorare (grazie ai vaccini e non a Maga Magò) erano disposti a richiudere tutto sacrificando l’unico strumento in grado di garantire serenità e continuità lavorativa.
Da Presidente della commissione salute della Regione Emilia Romagna non posso che oppormi a questa scelta e sposare in tutto e per tutto la linea della fermezza del premier Mario Draghi. Il green pass obbligatorio per tutti i lavoratori come strumento per continuare ad aprire il paese. Questo per due motivi.
Il primo è che faremmo ricadere sulla fiscalità generale una spesa inutile. Il vaccino è già completamente gratuito per tutte e tutti i cittadini ed è coperto dai bilanci della sanità pubblica. Non abbiamo bisogno di ulteriori strumenti, che di fatto rallenterebbero ancora l’obiettivo finale dell’immunità di gregge, rimandando ancora di settimane la vaccinazione di una corposa parte della popolazione.
Il secondo motivo è che la sanità pubblica ha l’urgente necessità di tornare a pieno regime su tutta l’attività ordinaria. Sono i cittadini italiani a chiederlo. Non possiamo permetterci di avere ancora altri mesi di liste bloccate per le visite, sacrificando forze e risorse per effettuare i tamponi.
Il vaccino è lo strumento migliore per sconfiggere il virus. Ed è sicuro. Anche il recente rapporto dell’AIFA ha sottolineato come solo lo 0,02% delle dosi di vaccino abbia causato reazioni avverse gravi. Parliamo di un numero estremamente basso a fronte delle oltre 76 milioni di dosi somministrate in Italia.
Bisogna fare chiarezza estrema su chi può fare il vaccino aggiornando le raccomandazioni (penso ad esempio alle donne in gravidanza) e i tamponi gratuiti vanno dedicati solo, e dico solo, a quelli che davvero non possono fare il vaccino. Calmierare i prezzi dei tamponi per coloro che non hanno controindicazioni all’inoculazione è una misura di buon senso per permettere ai lavoratori non ancora vaccinati di acquisire ulteriori informazioni e superare i timori e le diffidenze vaccinali. Il vero obiettivo deve essere il vaccino per tutti.
Abbiamo affrontato mesi difficilissimi di pandemia e rallentare la corsa proprio ora, quando siamo arrivati ad un punto chiave della campagna vaccinale, sarebbe un grave errore. Abbiamo visto, grazie all’impegno delle Ausl, che spostando la campagna vaccinale nelle piazze, nelle scuole, tra la gente abbiamo già recuperato tantissimi indecisi. Non fermiamoci. Impantanarsi in una discussione green pass no / obbligo vaccinale sì rischia di farci perdere di vista l’obiettivo finale. L’agenda Draghi: tornare alla normalità, mettere in sicurezza la scuola, garantire continuità ripresa dell’economia (inaspettatamente al 5.7% nel trimestre) e del lavoro, è l’agenda di chi vuol bene al paese.

Ottavia Soncini – Presidente Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna

*Lettera pubblicata sulla Gazzetta di Reggio il 18 settembre 2021