Liste e tempi d’attesa in sanità, dopo la discussione della scorsa settimana nella Commissione Sanità presieduta da Ottavia Soncini e con la delibera approvata definitivamente dalla Giunta il 15 aprile, la Regione Emilia-Romagna investe 30 milioni di euro per tagliare i tempi di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici.
“La Regione interviene con determinazione per ridurre le liste e i tempi di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici. Considerato che il Governo nazionale, nonostante le significative prese di posizione e richieste di tutte le Regioni d’Italia non è intervenuto per stanziare maggiori fondi al servizio sanitario pubblico, in Emilia-Romagna, dopo la riforma dell’emergenza-urgenza, procediamo mettendo a disposizione delle Aziende sanitarie 30 milioni per organizzare un milione di prestazioni aggiuntive – questo l’obiettivo fissato per il 2024 – per sfoltire le richieste dei pazienti. Un piano ambizioso che non vuole solo intervenire nel breve periodo, ma che punta ad azioni di medio e lungo periodo. Partiamo infatti da problemi contingenti e strutturali come le difficoltà che incontrano le cittadine e i cittadini a prenotare prime visite e controlli e a vedere rispettate le tempistiche prescritte dai medici” spiegano i consiglieri regionali di maggioranza Ottavia Soncini, Federico Amico, Stefania Bondavalli, Andrea Costa e Roberta Mori.
“Nel post pandemia si sono realizzati significativi allungamenti delle attese per chi richiede visite ed esami – riprendono i consiglieri – e con un milione di prestazioni in più intendiamo procedere nella direzione di una programmazione efficiente delle liste di attesa. Con l’investimento approvato in Giunta – proseguono i consiglieri regionali reggiani – per riportare le liste d’attesa a una condizione di equilibrio, intendiamo innanzitutto aumentare del 20% le visite specialistiche e gli esami diagnostici. In secondo luogo, ci impegniamo a mantenere sempre aperte, come è giusto che sia, le agende per prenotare. Infine, con l’introduzione di preliste, alleggeriamo la burocrazia che pesa sulle spalle dei cittadini inserendo registrazioni progressive e in ordine cronologico; infatti, se al momento della prenotazione non sarà possibile ottenere una data per la prestazione rispettando il livello di urgenza prescritto sull’impegnativa, sarà l’azienda sanitaria a ricontattare il cittadino per garantire un appuntamento in tempi stretti e per fissare eventuali appuntamenti di controllo automaticamente, evitando che sia il paziente stesso a farne ulteriore richiesta”.
“La sanità italiana è gravemente sottofinanziata rispetto al resto dell’Europa e il sistema pubblico è sottodimensionato anche sul piano delle risorse umane. Tuttavia, se la volontà politica di chi guida il Paese è di ignorare i problemi del sistema pubblico e universalistico, in Emilia-Romagna proviamo a dare una scossa alle liste di attesa. Noi – rimarcano i consiglieri di maggioranza in Emilia-Romagna – crediamo davvero nella sanità pubblica e di qualità per tutti e la difenderemo sempre: sul diritto alla salute non arretreremo di un passo. Dopo la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza e l’attivazione dei CAU, ora la Regione Emilia-Romagna interviene anche sull’assistenza specialistica ambulatoriale con una nuova riforma”.