Con la Fondazione “Durante e dopo di noi”

Oggi pomeriggio alle 18, nella sala Menada della sede della Croce Verde di Reggio, sono intervenuta nel corso di un importante appuntamento dal titolo “Il futuro è dopo di noi”, un incontro pubblico durante il quale è stato presentato il progetto di legge “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare”.

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Sono intervenute, prima di me, le onorevoli del Pd Vanna Iori e Elena Carnevali, componente della commissione Affari sociali e sanità della Camera e relatrice della legge, che ha fatto il punto sui contenuti del testo.

Le conclusioni sono state affidate a Sergio Calzari, presidente della fondazione onlus Dopo di Noi di Correggio. Al termine c’è stato spazio per domande, interventi e proposte del pubblico.

Questa legge di civiltà arriva finalmente dopo anni di attese da parte del mondo della disabilità, spesso dimenticato e lasciato nella completa solitudine per trovare soluzioni ai problemi delle diverse situazioni di handicap (non solo motorio).

Ma soprattutto per trovare risposte al momento di maggiore criticità esistenziale di queste persone, ossia quando muoiono genitori e parenti che si prendevano cura di loro, che li amavano, che erano il loro stesso legame con il mondo.

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Il contributo trasversale di tutti i partiti su questo testo di legge è stato importante e costruttivo e verosimilmente sarà approvata in tempi brevi. Soltanto il Movimento 5 Stelle, pur avendo partecipato ai lavori, continua a ritenere questa legge inessenziale.

La novità più importante e qualificante risiede nel considerare per la prima volta le persone con disabilità non solo dei malati (e dunque in capo alla sanità) ma delle “persone”. Con l’obiettivo di promuovere progetti mirati e piani individualizzati, che possano superare l’attuale situazione di incertezza e precarietà, la legge è un primo passo per preparare anche il “durante noi”, che ora viene gestito prevalentemente dal mondo dell’associazionismo.

In concreto la proposta prevede lo stanziamento di 260 milioni di euro in un triennio a partire da gennaio 2016, un fondo da rifinanziare ogni tre anni in un capitolo di bilancio specifico per il “dopo di noi”.

Si tratta di un fondo che Regioni e Comuni dovranno destinare – in aggiunta ai fondi già stanziati per la non autosufficienza – ai fini della deistituzionalizzazione, ossia per case-famiglia o gruppi-appartamento (anziché “strutture”).

La legge prevede inoltre un’altra novità importante: il “trust”, in base al quale i figli disabili potranno rimanere a vivere nella propria abitazione ereditata dai genitori senza pagare tasse di successione, Tasi e le altre imposte comunali.