Approvata all’unanimità la prima legge regionale sulla ciclomobilità

 

Mai più nuove strade senza percorsi ciclabili. Poi creazione di una rete delle ciclovie, con raccordi tra quelle già esistenti e nuove piste, aumento delle “zone 30”, dove traffico e velocità sono limitati, promozione di bici pieghevoli per una integrazione con treni e autobus. Con una dotazione di 10 milioni di euro l’Assemblea della Regione Emilia Romagna ha approvato la prima legge sulla ciclabilità. Progetto grazie al quale le risorse a disposizione per la mobilità ciclistica nel corso della legislatura saliranno a 25 milioni: di questi 5 sono destinati alla realizzazione del tratto di Ciclovia del Sole che interessa la regione lungo il tracciato ferroviario dismesso della Bologna-Verona.

Qui le slide con i punti maggiormente significativi.

L’Emilia Romagna parte da una posizione di forza. La popolazione che usa regolarmente la bici è pari al 10%, il doppio della percentuale media nazionale, che è del 5%. Il grande obiettivo è raddoppiare i numeri, anche “sanzionando” gli enti locali inadempienti : non potranno beneficiare di contributi regionali se non si atterrano alle nuove disposizioni per sviluppare la mobilità ciclabile.

Si parte da una dote di 1.400 chilometri di piste (diciassette anni fa erano 400), da un boom delle zone 30 che, sempre nello stesso periodo, da 20 chilometri sono passate a 400, da una intermodalità che già ora può contare su 630 treni attrezzati per il trasporto bici su un totale di 900 convogli. E si punta a un sistema dei trasporti complessivo a basso impatto ambientale nel quale l’utilizzo della bicicletta è uno degli assi fondamentali per città a misura d’uomo meno dipendenti dall’uso dell’auto.

La legge, oltre alle nuove piste con la rete delle ciclovie, prevede la messa in sicurezza dei tratti già esistenti ma anche il recupero di case cantoniere e vecchie stazioni ferroviarie da adibire a strutture di servizio per i cicloturisti, incentivi per la diffusione del bike sharing, per la realizzazione di velostazioni e di parcheggi attrezzati diffusi nei centri urbani.