A Bibbiano per il punto a un anno dalle elezioni

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Un anno esatto è passato da quando il nostro viaggio in Regione Emilia-Romagna è iniziato, un anno denso di impegni e proposte e soprattutto di grandi aspettative.
Lo slogan che avevo scelto per la campagna elettorale era “La regione semplice e pulita”, per provare a far comprendere anche alla mia generazione che occuparsi di politica vuol dire preoccuparsi delle necessità quotidiane delle persone.
Chi crede di poter fare a meno della politica, lasciando che sia o un Blog o semplicemente un leader a risolvere le cose si sbaglia di grosso.
Solo con più politica si cambia, non con meno.


Questo è l’approccio con cui da Novembre scorso ci siamo occupati del Bene Comune: dopo l’astensione record che ha interessato la nostra Regione non potevamo far finta di niente.
Abbiamo iniziato dal modo con cui la politica si era presentata ai cittadini fino a quel momento, vedevamo la necessità di ridurre la distanza tra Istituzioni e cittadini in un momento di crisi economica e di sacrifici per molti. Sobrietà prima di tutto vi avevo promesso in campagna elettorale e così è stato ed è tutt’ora: ecco allora che l’indennità mensile dei consiglieri regionali è stata ridotta del 25% e già era una delle più basse d’Italia; si è eliminato il TFR oltre alla conferma della definitiva eliminazione del vitalizio a partire dalla attuale legislatura; abbiamo azzerato, inoltre, completamente i fondi per il funzionamento ai gruppi. Un risparmio complessivo sui costi della politica, per la sola Assemblea Legislativa, di 8 milioni di euro.
Sobrietà che deve riguardare certo i politici intesi come “persone fisiche” ma anche e soprattutto gli enti che essi amministrano, cercando di semplificare il più possibile la vita alle proprie comunità. La “semplificazione” (richiamata sempre in campagna elettorale) delle strutture amministrative rimane una priorità per la nostra Regione. La riforma costituzionale ci offre una grande occasione: rilanciare il ruolo delle Regioni, non solo grazie ad una più chiara attribuzione di responsabilità, ma anche facendo la nostra parte per avere una macchina regionale che marcia ancora più velocemente, in modo ancora più efficiente e che funziona bene; ci saranno novità. Nell’ottica della semplificazione va anche il progetto di legge sulla fusione dei comuni di Busana, Ligonchio, Collagna e Ramiseto di cui sono stata relatrice, il primo di questa legislatura, al quale ne sono seguiti altri. Comuni che si sono espressi lo scorso Giugno con un “SI” chiaro e preciso al progetto di fusione.
Una Regione che riorganizza i servizi anche nel comparto “Sanità”: sulla sanità abbiamo appena stanziato 65 milioni totali di investimenti, in questa somma vi sono anche più servizi socio sanitari sul territorio, un esempio sono le nuove Case della salute di Puianello e Montecchio sulle quali la Regione ha investito molte risorse e dove ci si curerà sentendosi a casa. Una risposta immediata, concreta, vicina ai bisogni dei cittadini.
Il lavoro è la parte più importante della vita delle persone; è un dovere morale per chi fa politica creare le condizioni per una buona e piena occupazione, per questo ho fatto numerosi incontri sul territorio sulla legge “inclusione sociale e lavoro” che favorisce un percorso di politica attiva sul mercato del lavoro per le persone disoccupate o inoccupate e che vivono una condizione di fragilità; la novità della legge è l’integrazione, in questo caso non è una parola vuota, dei servizi sociali, sanitari e del lavoro. Mi sto occupando di futuro sostenendo il percorso delle fondazioni “durante e dopo di noi” per la piena attuazione della legge nazionale.
Tante le sfide insomma, senza mai perdere quella che era e rimane la scommessa più grande. Ridare fiducia a coloro ai quali è stata tolta. O quantomeno offuscata. Al centro dell’azione politica non possono che stare gli ultimi, i più deboli, che oggi coincidono anche coi più giovani. Ho fatto una scommessa, ho un obiettivo: mettere al centro dell’ azione politica l’infanzia, i nuclei familiari più poveri e le nuove generazioni, soprattutto le nostre generazioni son quelle che in questi anni hanno sofferto maggiormente la crisi. Una sofferenza sul versante economico ma anche e soprattutto a livello umano. Ciò che caratterizza da sempre i giovani è la loro innata speranza in un domani migliore: oggi questa certezza sembra venire meno, ebbene, è compito della politica non scordarsi di loro. Abbiamo iniziato questo percorso con il bando giovani coppie, il bando adolescenza, il miglioramento per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica. Siamo l’unica Regione ad avere aumentato i fondi per la cultura e presto inizierà il percorso in assemblea legislativa per una nuova legge sullo sport. Siamo partiti senza accontentarci di vivacchiare, con velocità e impegno, ma non siamo arrivati. Continuo a prendere il treno tutte le mattine, e infatti avremo 96 nuovi treni per i pendolari con un investimento complessivo di 750 milioni! Il viaggio, tutti i giorni, si deve fare insieme.
Continuerò il mio contatto con il territorio perché se è vero che la Regione si rapporta con imprese, associazioni ed enti locali, a noi amministratori regionali spetta il compito di avvicinare l’ente regione ai cittadini. Questa sfida alta mi affascina.
Oggi, come un anno fa, l’auspicio di “Buon lavoro” a tutti noi.
Ottavia

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