Piano vaccini, il Pd in Emilia-Romagna chiede equità e trasparenza per definire le categorie a cui spetta la priorità

Via libera in Commissione Sanità regionale alla risoluzione presentata dal Pd e sottoscritta da tutta la maggioranza. Ottavia Soncini (Presidente Commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali): “L’Emilia-Romagna deve farsi portavoce della necessità di chiarezza sul piano, chiedendo che siano definite con il maggior dettaglio possibile quali siano le categorie e le patologie inserite nelle rispettive fasi del piano vaccinale nazionale”. 

Il piano vaccinale anti Covid-19 è stato il focus della Commissione regionale Politiche per la Salute e Politiche sociali convocata per martedì mattina, 26 gennaio. Al centro del dibattito due risoluzioni, una delle quali presentata unitariamente dalla maggioranza in Viale Aldo Moro (Partito Democratico, Lista Bonaccini Presidente, Emilia-Romagna Coraggiosa, Europa Verde). 

“La Regione è partita con un ritmo serrato per completare la prima fase, ora rallentata dalla mancata consegna delle dosi. Siamo in ritardo di due settimane rispetto al piano vaccinale che intendevamo seguire. Tuttavia, è stato importante non sottrarci alla necessità di chiedere equità e trasparenza nel proseguimento della vaccinazione, in base alla disponibilità dei vaccini e a valutazioni frutto di evidenze medico-scientifiche”. 

La risoluzione firmata dalla maggioranza chiede che tra i soggetti prioritari vengano previsti gli insegnanti e il personale della scuola e dei servizi educativi, le persone con disabilità, le persone non autosufficienti e i loro caregiver. “Mi preme sottolineare -dichiara Soncini- come accanto alla necessità di mettere in sicurezza il personale scolastico, sia indispensabile dare un segnale di attenzione e premura nei confronti delle persone disabili e dei loro caregiver, che hanno sofferto in maniera esponenziale le restrizioni imposte dalla pandemia”. 

“Valuteremo, inoltre insieme alla Giunta, una più capillare disposizione dei punti di somministrazione nel territorio per evitare al massimo gli spostamenti e migliorare la distribuzione delle dosi vaccinali”.