La Buona Scuola: un po’ di chiarezza su una importante riforma

Il DDL “Buona Scuola” è frutto di una consultazione popolare durata tre mesi, non iniziata certo il giorno dello sciopero, e che ha visto la partecipazione di 1800000 persone e diverse integrazioni e modifiche al testo. L’ascolto delle posizioni dei diretti interessati prosegue: il nostro atteggiamento è quello del dialogo, stando nel merito delle questioni, come dimostrato dallo stesso Matteo Renzi domenica scorsa a Bologna fermandosi più di un’ora a confrontarsi con i dimostranti dopo essere stato contestato.

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Il tentativo di riforma che si sta portando avanti investe, per la prima volta, sulla scuola e riesce a impattare sulla giungla creatasi negli anni.

Viene previsto un concorso il prossimo anno: il fatto è positivo anche pensando che dal 1999 al 2012 non ne sono stati fatti e la situazione che ereditiamo è figlia proprio di ciò; un fatto patologico, non fisiologico.

Si cercherà di stabilizzare 100 mila persone che oggi sono in situazione di precarietà: di queste, circa 50 mila sono nuovi posti di lavoro (stabilizzazione di persone che già lavorano nella scuola ma con incarichi annuali) e 50 mila saranno un nuovo tipo di organico funzionale all’autonomia che il DDL porta avanti attraverso una visione differente della scuola, aperta, ad esempio, alle attività extra curricolari.

I temi da affrontare riguardano:

  1. gli idonei del concorso 2012;
  2. gli abilitati negli ultimi anni che in base al DM 81 del 2013 si trovano preclusa la possibilità di iscriversi alle GAE da cui verrà attinto il personale docente da inserire a ruolo;
  3. gli abilitati a seguito del TFA e dei percorsi abilitanti speciali per i quali si rimanda al concorso per l’accesso in ruolo;
  4. i supplenti di lungo corso, cioè coloro che hanno insegnato per almeno 36 mesi, in rispetto della sentenza della Corte di giustizia europea;
  5. il personale ATA;
  6. fasce rilevanti di persone della scuola dell’infanzia

Una ulteriore dimostrazione della volontà di dialogo è il lavoro che prosegue anche di domenica in Commissione alla Camera; l’emendamento all’articolo 8 presentato dal Pd è volto ad includere nelle assunzioni tutti gli idonei al concorso del 2012 ed è stato presentato un emendamento all’articolo 12 a firma Pd che consentirà ai precari abilitati di continuare a lavorare in attesa della stabilizzazione per concorso.

Con il DDL “Buona Scuola” parliamo di:

  1. un investimento di circa un miliardo di euro quest’anno e altri 3 miliardi dall’anno prossimo;
  2. uno stanziamento di 200 milioni di euro per premiare il merito degli insegnanti;
  3. uno stanziamento di 40 milioni di euro per la formazione in servizio a cui si aggiunge l’investimento per la card del docente contenete 500 euro annui per consumi culturali;
  4. si investe inoltre sull’alternanza fra scuola e lavoro negli ultimi tre anni degli istituti tecnici professionali per almeno 200 ore scolastiche.

Da parte del Governo è innegabile la volontà di riportare la scuola al centro del confronto in Italia. La dignità professionale dei docenti, i primi a dover essere tutelati, è la chiave di volta per avere davvero una buona scuola che fa crescere giovani saperi.