Il Centro civico di Villanova rinasce in memoria di Albino Lotti

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Grazie anche a un piccolo, ma significativo, contributo della Regione, che ha stanziato 113 mila euro, il Centro civico di Villanova è rinato a nuova vita dopo essere stato colpito dal terremoto del 2012. La comunità ritrova un suo punto di aggregazione, intitolato alla memoria di Albino Lotti, storico volontario: un omaggio dunque a chi, e sono tanti in Regione, spende il proprio tempo per il bene comune, mettendo da parte gli interessi personali.

Le sfide importanti come queste giungono a buon termine se portate avanti da tutti, sia amministratori sia cittadini, una collaborazione virtuosa che ha permesso all’Emilia Romagna di rialzarsi immediatamente dal duro colpo inferto dal sisma del 2012.

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IL PUNTO SULLA RICOSTRUZIONE

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Città bella, città sicura. Il nuovo volto di piazzale Marconi

Luminosa, colorata, ricca di verde: conclusa la riqualificazione, la rotatoria di piazzale Marconi ha ora una propria identità, da spartitraffico funzionale ma anonimo, è diventata un luogo. E’ riconoscibile, visibile, diventa un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere e per chi lo attraversa quale incrocio nevralgico della mobilità urbana e del trasporto pubblico, che scorre sui tre viali confluenti nella piazza. E’ un biglietto da visita della città per chi viaggia e scende alla stazione centrale di Reggio Emilia.

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La nuova rotatoria, ridisegnata dal paesaggista Giuseppe Baldi, l’abbiamo inaugurata sabato 15 ottobre alle ore 19 – nell’oscurità è massimo l’effetto delle installazioni luminescenti – nell’ambito di un programma di iniziative nel quartiere, zona della città al centro di un progetto di valorizzazione promosso dall’Amministrazione comunale insieme con i cittadini, che unisce attività di rigenerazione sociale e degli spazi pubblici.

Lo spazio riqualificato ha come elemento distintivo l’installazione di 24 pali luminescenti, con lampade led (quindi a basso impatto e consumo energetico) con colori diversi e cangianti, gli stessi che ornavano il bosco urbano di Enel a Expo Milano 2015.

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Ricostruzione. Riapre al culto la concattedrale di San Pietro Apostolo a Guastalla

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Torna alla città il luogo di culto, ma anche un importantissimo bene artistico e architettonico, fondamentale per la comunità locale e regionale. E’ stata inaugurata oggi pomeriggio a Guastalla, nel reggiano, la concattedrale di San Pietro Apostolo, lesionata dal sisma del maggio 2012. Dopo cinque anni e importanti lavori di consolidamento e restauro, il duomo è stato riaperto.

Finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 1.112.500 euro, i lavori di riparazione sono iniziati nel giugno 2015 dopo l’approvazione del progetto realizzato in tempi celeri dall’ufficio tecnico della diocesi e progettati e diretti dagli architetti Mauro Severi e Giancarlo Grassi.

Banda larga per la crescita, ecco le 160 aree produttive dell’Emilia-Romagna dove arriverà la rete veloce: 26 milioni dalla Regione

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Crescita e sviluppo grazie alla Rete veloce. L’Innovation communication technology (Ict) è infatti uno  strumento fondamentale per lo sviluppo e la competitività delle imprese e in 160 aree produttive, artigianali o industriali dell’Emilia-Romagna arriva la fibra ottica per la banda larga e ultra larga.

Il via libera agli interventi – che saranno realizzati dalla Regione, che per questo ha messo a disposizione 26 milioni di euro di risorse europee – è arrivato dalla Giunta regionale che, nell’ultima seduta, ha approvato la graduatoria delle aree ammesse: 160 le aree produttive, segnalate dai Comuni e dalle Unioni alla Regione, dove non sono presenti le infrastrutture per la copertura della banda larga, insediamenti che saranno dotati della fibra entro il 2020.

Nel dettaglio, le aree segnalate per provincia sono 35 a Bologna19 a Ferrara15 a Forlì-Cesena28 a Modena,  10 a Parma13 a Piacenza21 a Ravenna18 Reggio Emilia e una a Rimini.

La realizzazione degli interventi – come detto  a carico della Regione – è sostenuta con i fondi del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020, che complessivamente destina allo sviluppo dellIct e all’attuazione dell’Agenda digitale circa 26 milioni di euro.
 

Con la manifestazione di interesse, aperta tra marzo e aprile 2016, la Regione ha chiesto ai Comuni e alle Unioni di Comuni di candidare aree produttive per la realizzazione di infrastrutture in fibra ottica per l’abilitazione alla banda larga e ultra larga.

Interventi proposti per provincia –> http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/banda-larga-per-la-crescita-ecco-le-160-aree-produttive-dellemilia-romagna-dove-arrivera-la-rete-veloce-26-milioni-dalla-regione/interventi-proposti-per-provincia

Energia, 28 milioni per edifici pubblici più sostenibili

Edifici pubblici energeticamente più sostenibili e più efficienti e, soprattutto, in grado di ridurre i consumi e di produrre energia da fonti rinnovabili.
Con un nuovo bando, approvato dalla Giunta regionale durante l’ultima seduta, la Regione mette a disposizione 28 milioni di euro per realizzare interventi di riqualificazione energetica negli edifici pubblici e nell’edilizia residenziale pubblica in Emilia-Romagna. I fondi messi in campo sono risorse europee Por Fesr 2014-2020 relative alla promozione della low carbon economy nei territori e nel sistema produttivo.

I beneficiari del bando sono i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le Unioni di Comuni, le Acer, le società in house nonché le società, i soggetti o le amministrazioni pubbliche.
La percentuale massima di contributo potrà arrivare al 30% dell’investimento complessivo ammissibile, mentre il contributo massimo non potrà superare i 300mila euro. L’investimento minimo ammissibile è invece pari a 100mila euro. Tutto il procedimento amministrativo sarà gestito attraverso un apposito applicativo web.

Per accedere al contributo sono due le finestre temporali entro le quali è possibile presentare le domande: la prima va dal 25 maggio a 5 agosto 2016, la seconda dal 15 novembre 2016 al 28 febbraio 2017.

Infrastrutture e patrimonio artistico-culturale: sbloccate opere per 1 miliardo in Emilia-Romagna.

E’ di un miliardo di euro il valore complessivo delle opere sbloccate in Emilia-Romagna dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) nella riunione del primo maggio a Roma, alla quale ha partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Provvedimenti che riguardano infrastrutture come il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo (valore complessivo dell’opera 506 milioni) e il completamento del Servizio ferroviario metropolitano e filoviarizzazione di Bologna (372 milioni), il completamento del Museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah (Meis) di Ferrara (25 milioni), fondi per il recupero di beni ecclesiastici e pubblici danneggiati dal sisma del 2012 nelle province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, il Ducato estense (70 milioni) e per il patrimonio artistico-culturale di Bologna, fra cuiSantuario di San Luca (2 milioni) e la basilica di Santa Maria dei Servi, il complesso monastico del Corpus Domini, la chiesa di San Giacomo (8 milioni).

Nell’ultima seduta, la Giunta regionale ha poi approvato il piano da 255 milioni per l’Emilia-Romagna digitale, con la connessione attraverso banda ultra larga garantita in tutti i territori entro il 2020.

Infrastrutture

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Tutti gli approfondimenti su collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo (“Bretella”)Progetto integrato Bologna – Completamento SFM e filoviarizzazione

 

 Patrimonio artistico-culturale

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Tutti gli approfondimenti su interventi e opere

Banda ultra larga al 100% per l’Emilia-Romagna: l’accordo tra Regione e ministero dello Sviluppo Economico vale 255 milioni 

L’Emilia-Romagna connessa in banda ultra larga al 100% entro il 2020. Tutto questo grazie a un accordo tra Regione e Governo (ministero dello Sviluppo economico), in base al quale verranno spesi sul territorio 255 milioni di risorse pubbliche. L’accordo consentirà di garantire interventi in tempi rapidi, utilizzare nuove strategie e tecnologie di scavo, valorizzare tutte le infrastrutture già realizzate tramite LepidaSpA (società in house della Regione), azzerare le diversità tra zona e zona a livello di copertura. Dei 255 milioni di euro, 180 sono messi a disposizione dal Governo, i rimanenti dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso i Fondi europei Fesr (26 milioni) e Feasr (49 milioni). Il Piano è stato approvato dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta.

Oltre 14 milioni dalla Regione alla sanità reggiana

“Premiate qualità e accessibilità del nostro sistema di servizi” e “un grande segno di attenzione per la salute dei cittadini reggiani che, grazie a queste risorse aggiuntive, avranno a disposizione entro pochi anni nuove strutture altamente qualificate.” Così commentano con soddisfazione i consiglieri regionali PD Roberta Mori, Silvia Prodi, Andrea Rossi e Ottavia Soncini l’approvazione oggi in Assemblea del Programma straordinario di investimenti in sanità, che destina ai progetti delle Aziende reggiane oltre 14 milioni di euro.

Terzo investimento più sostanzioso del provvedimento regionale è il finanziamento di 11 milioni all’Azienda ospedaliera del Santa Maria Nuova per la realizzazione a Reggio Emilia del MIRE, struttura d’avanguardia dedicata alla salute della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino, i cui lavori inizieranno nel 2017: “risorse destinate al blocco operatorio, alla terapia intensiva neonatale e all’area travaglio-parto, – spiegano i consiglieri reggiani – e che si aggiungono alla prima tranche già erogata di 14 milioni avvicinandoci alla meta di questo nuovo ospedale, che sarà riferimento per tutta la provincia, con competenze specifiche e di elevato contenuto specialistico ma integrate con i servizi sanitari periferici e territoriali.”

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Non meno importanti sono i 3,1 milioni destinati a realizzare le Case della Salute a Castelnovo di Sotto e a Casalgrande, a cui si unisce la ristrutturazione e l’adeguamento antincendio del fabbricato poliambulatoriale diCorreggio. Grazie al finanziamento di 1 milione e 300mila euro, nell’attuale sede dei poliambulatori di Castelnovo Sotto sorgerà una nuova struttura adeguata ad accogliere in modo integrato le prestazioni extraospedaliere, orientate in particolare alla prevenzione, alla domiciliarità e al trattamento dei malati cronici, che servirà anche gli abitanti di Bagnolo in Piano e Cadelbosco di Sopra. Un milione e centomila euro vanno infine a Casalgrande, dove l’Ausl reggiana dovrà presto individuare la sede della Casa della Salute. “Consideriamo la scelta di questi interventi molto positiva – concludono i consiglieri PD – a sostegno di un sistema sanitario sempre più sicuro, accessibile e prossimo ai bisogni delle persone.”

Ferrovie reggiane, 23 milioni per elettrificazione e potenziamento

Dalla trazione diesel a quella elettrica. Con un investimento di 16,5 milioni di euro, di cui: € 4,9 mln già previste nell’Accordo di Programma fra Ministero e Regione ex art. 15 D.lgs 422/97 già destinate al corridoio Sassuolo – Guastalla, € 5,1 mln a seguito dell’aumento del Capitale Sociale Dicembre 2015 per settore ferroviario e € 6,5 mln sostenibili direttamente da FER a seguito di accensione di mutuo pluriennale. Il progetto di elettrificazione e potenziamento riguarda due linee in provincia di Reggio Emilia, e precisamente la Reggio-Guastalla (31 km., di cui 10 della tratta Reggio Emilia-Bagnolo già parzialmente attrezzati) e la Reggio-Sassuolo (23 km., a completamento della dorsale Sassuolo-Reggio Emilia-Guastalla che è a servizio, fra l’altro, dello scalo di Dinazzano). Attualmente sono in corso le attività di formalizzazione dei primi incarichi di progettazione definitiva; l’obiettivo è bandire una prima gara di appalto integrato di progettazione esecutiva e lavori entro la metà del 2017. Sempre in territorio reggiano sono programmati altri investimenti – per 6,3 milioni di euro, per il 2016 – sulle ferrovie: si tratta di potenziamenti infrastrutturali, realizzazione di barriere antirumore, razionalizzazione, riqualificazione e accessibilità delle fermate/stazioni.

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“Continua il nostro impegno per qualificare sempre più il servizio ferroviario regionale” ha commentato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Donini, durante la conferenza stampa oggi a Reggio Emilia. “Con quest’investimento elettrifichiamo due linee reggiane – e quindi aggiungiamo un tassello alla progressiva elettrificazione di tutta la rete di competenza regionale – e realizziamo altre opere per il potenziamento di infrastrutture e stazioni. Tutto questo avrà ricadute positive, oltre che a livello dei servizi, anche sulla sicurezza nella circolazione e sull’ambiente”.

“Quello che presentiamo oggi è il più grande investimento a livello infrastrutturale che la Regione fa nel reggiano dopo l’ampliamento dello scalo di Dinazzano – ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza della Giunta Andrea Rossi – . L’elettrificazione della Reggio-Guastalla è importante per le comunità che attraversa; quella della Reggio-Sassuolo ha, come valore aggiunto, il fatto che andrà a sommarsi al potenziamento dello scalo. Mettiamo quindi in campo una serie di interventi per un bacino, quello di Reggio Emilia, caratterizzato da flussi significativi di persone e merci. Interventi che vogliono dare risposte concrete alle esigenze di una mobilità realmente sostenibile, di livello e meno impattante sui territori attraversati”.

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Elettrificazione: i benefici
Tra i principali benefici attesi dall’intervento di elettrificazione, l’interoperabilità completa, anche a livello di trazione, fra la rete regionale (FER) e nazionale (RFI), in particolare nel servizio merci (con meno manovre e tempi di sosta nella stazione di Reggio). Ma anche un netto miglioramento nella qualità del servizio, con l’utilizzo di treni elettrici di età media inferiore, maggiormente “performanti” in termini di ripresa (caratteristica particolarmente vantaggiosa in ambito urbano) e comfort per gli utenti. L’elettrificazione avrà effetti positivi anche sull’ambiente, con una riduzione dell’inquinamento acustico e delle emissioni di inquinanti atmosferici in fase di corsa e di sosta dei treni, sia nei depositi che nelle stazioni; e una progressiva dismissione degli impianti di manutenzione dedicati al materiale diesel (per esempio, via Talami a Reggio Emilia).

Gli altri interventi per 6,3 milioni
Verrà allungato il piano dei binari del Posto Movimento di Bosco, compresa la soppressione del passaggio a livello del tipo SOA (privo di barriere, ma con Segnalatori Ottico Acustici) n. 17 (2 mln, gara d’appalto in corso di indizione); è in corso d’affidamento (2,6 mln disponibili, costo previsto 3,6 mln) l’upgrade tecnologico della linea Reggio Emilia-Ciano d’Enza per la protezione delle stazioni con il Sistema Controllo della Marcia Treno – SCMT (1° stralcio). E’ stata avviata l’esecuzione di barriere antirumore in comune di Casalgrande e Scandiano (1° stralcio, 0,8 mln) e per gli interventi prioritari di contenimento del rumore all’Officina di via Talami (0,1 mln). Avviati i lavori (0,5 mln) anche per l’adeguamento dei marciapiedi, fornitura e posa delle pensiline nelle tre località “tipologiche” di Scandiano eSassuolo (sulla linea Reggio Emila-Sassuolo) e Lentigione (in Comune di Brescello, linea Parma-Suzzara). Gara d’appalto in corso di indizione, infine, per la realizzazione completa (0,3 mln) di pensiline e segnaletica nelle 10 fermate delle linee ferroviarie reggiane (dove sono stati già adeguati i marciapiedi con il precedente stralcio funzionale).

Le linee ferroviarie regionali: dati
L’estensione della rete ferroviaria regionale in concessione a FER (Ferrovie Emilia-Romagna) è di 364 km.; 138 km. sono linee elettrificate, 226 km. linee non elettrificate. In tutto, si tratta di 10 linee (Bologna-Portomaggiore, Ferrara-Codigoro, Reggio Emilia-Ciano d’Enza, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Modena-Sassuolo, Casalecchio-Vignola, Parma-Suzzara, Suzzara-Ferrara, Portomaggiore-Dogato). 120 le stazioni e fermate con servizio viaggiatori.

Sanità, 14 milioni a Reggio e provincia. Il via libera in Commissione

SANITÀ. VIA LIBERA IN COMMISSIONE A 80 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI: 19 PER LA PEDIATRIA A BOLOGNA, 17,6 PER LE SALE OPERATORIE IN ROMAGNA, 11 PER “L’OSPEDALE DEL BAMBINO” A REGGIO EMILIA

Via libera in commissione Politiche per la salute e politiche sociali alla delibera di Giunta che va a definire investimenti nelle Aziende Usl per 79.622.232 euro, di cui 75,6 di risorse statali e 4 stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, come addendum al “Programma straordinario di investimenti in sanità”. Il documento, che ha ricevuto il parere positivo del Gruppo Pd e l’astensione di Ln e Fdi-An, è atteso ora al voto in Assemblea legislativa intorno alla metà di aprile.

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A ricevere il finanziamento più cospicuo l’Azienda ospedaliera di Bologna, a cui saranno destinati 19 milioni di euro per il riordino e la riqualificazione delle strutture dell’area pediatrica nell’ambito del Polo materno-infantile. All’Ausl della Romagna saranno stanziati 17,6 milioni di euro, 13 per la ristrutturazione e l’adeguamento dei blocchi operatori e delle aree intensive e per il completamento della dotazione tecnologica delle are di emergenza e di urgenza e 4,6 per l’ammodernamento dei sistemi e delle tecnologie di diagnostica per immagini. Il terzo investimento per importanza è quello da 11 milioni di euro con cui l’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia pagherà la realizzazione del secondo lotto funzionale del Mire (Maternità e infanzia di Reggio Emilia – il cosiddetto “Ospedale del bambino”).

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