Vino, dalla Regione oltre 5,4 milioni per puntare su qualità, innovazione e vendita diretta

Arrivano dalla Regione oltre 5,4 milioni di euro per dare ancora più qualità ai vini  dell’Emilia-Romagna, favorire l’innovazione tecnologica e l’ammodernamento delle attrezzature in cantina. E’ la dotazione finanziaria di un bando approvato dalla Giunta di viale Aldo Moro; a disposizione delle imprese che svolgono attività di produzione e commercializzazione di prodotti vitivinicoli (vino e mosto d’uva), contributi in conto capitale fino al 40% delle spese per la realizzazione di progetti di intervento, in attuazione della misura “Investimenti” dell’Organizzazione comune di mercato (Ocm) del settore vitivinicolo per il 2019.

Gli aiuti sono finalizzati ad accrescere la competitività delle imprese che operano in un contesto di filiera e spaziano dalla costruzione e ristrutturazione di immobili, all’acquisto di impianti e macchinari specifici, fino all’allestimento di negozi per vendita diretta al consumatore finale dei prodotti aziendali e alla creazione di siti internet per l’e-commerce.

Un’opportunità, quest’ultima, che può rivelarsi decisiva per consentire anche ai piccoli viticoltori che fanno della qualità la loro bandiera di far conoscere le proprie produzioni nei mercati nazionali e internazionali. Le domande vanno presentate entro il 13 settembre prossimo, secondo le modalità stabilite da Agrea, Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura.

Contributi fino al 40% dell’investimento

Il budget disponibile è suddiviso in due tranche: il 40% delle risorse è destinato a finanziare i progetti di investimento presentati da imprese agricole che producono vino con le proprie uve e lo vendono direttamente; il restante 60% è invece riservato alle aziende agroindustriali che commercializzano il vino prodotto da materia prima in prevalenza acquistata da terzi o conferita da soci. Saranno pertanto due le graduatorie finali. Escluse dai contributi le imprese che effettuano la sola commercializzazione dei prodotti.

Circa la dimensione economica dei progetti di investimento, devono essere compresi tra un minimo di 40mila e un massimo di un milione di euro. La percentuale di aiuto è fissata al 40% delle spese ammissibili per le micro, piccole e medie imprese, scende al 20% nel caso di aziende fino a 750 dipendenti e fatturato annuo inferiore ai 200 milioni di euro e al 19% per le imprese ancora più grandi.

Tra i criteri di priorità adottati per la formazione delle graduatorie figurano le produzioni bio e certificate, le etichette Dop ed Igp, l’appartenenza a forme aggregative di filiera, il risparmio energetico. In caso di parità di punteggio la precedenza andrà ai progetti che riguardano i maggiori quantitativi di uva e gli investimenti più onerosi.

Progetti cooperazione internazionale, domande fino al 3 luglio

Povertà, disuguaglianze, malnutrizionemortalità infantile, giovanile materna; ma anche carenza di adeguate condizioni igienico-sanitariesiccità e alluvionirecrudescenza delle epidemie,soprattutto meningite e Aids. Drammi con cui i cosiddetti Paesi in via di sviluppo devono fare quotidianamente i conti.

Dare una mano a queste popolazioni è un obiettivo a cui guardano le politiche umanitarie della Regione Emilia-Romagna, impegnata da anni a sostenere progetti di cooperazione rivolti ai Paesi più a rischio: Africa Sub-sahariana (Burundi, Burkina Faso Camerun, Costa D’Avorio, Etiopia, Kenya, Mozambico e Senegal), Bacino sud del Mediterraneo (Egitto, Marocco, Tunisia), territori palestinesi (Gerusalemme, West Bank e Striscia di Gaza), campi profughi Saharawi in Algeria,parte dell’Est-Europa (Bielorussia e Ucraina).

Un impegno confermato anche per il 2018 dalla Giunta regionale, che con uno stanziamento di quasi 1 milione di euro (954 mila) finanzia il bando rivolto a Organizzazioni non governative, soggetti del Terzo settore ed Enti locali per realizzare interventi di sostegno in ambito sanitario, educativo, sociale, ambientale e di sviluppo rurale. Il bando scadrà il 3 luglio 2018.

Paesi destinatari dei progetti

Le risorse serviranno a cofinanziare fino a un massimo del 60% dei costi totali dei progetti, nei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa Sub-sahariana (494mila euro); Paesi del bacino sud del Mediterraneo (150mila); campi profughi Saharawi (125mila); Paesi dell’Est Europa (100mila); territori palestinesi (85mila euro).

Modalità di partecipazione al bando

I soggetti interessati a partecipare al bando devono accreditarsi tramite l’applicativo “software della cooperazione”  e  inviare il proprio progetto entro le ore 18 del 3 luglio. Le istruzioni per utilizzare la piattaforma sono inserire nel manuale di utilizzo del software pubblicato sul sito della Regione Emilia-Romagna: www.spaziocooperazionedecentrata.it.

Terzo Settore: bando di oltre 1,7 milioni di euro. C’è tempo sino al 14 luglio

Ancora un mese e mezzo di tempo agli enti del Terzo Settore per rendere più innovativo il welfare dell’Emilia-Romagna. L’occasione è offerta dal bando di oltre 1,7 milioni di euro approvato dalla Giunta regionale con un apposito provvedimento, che stabilisce criteri e risorse disponibili a livello territoriale per la realizzazione di progetti in ambito sociale.

Si tratta di fondi che il Governo, in attuazione del codice del Terzo Settore (uno dei decreti attuativi della riforma), ha messo a disposizione delle Regioni per sostenere il Terzo Settore – che in Emilia-Romagna comprende 3.086 organizzazioni di volontariato e 4.283 associazioni di promozione sociale –  nella realizzazione di interventi a carattere sociale particolarmente innovativi.

Assistenza, lavoro, anziani, migranti: la suddivisione delle risorse per città

Si va dall’assistenza sociale-sanitaria all’inclusione sociale delle persone disabili e non autosufficienti; dall’integrazione dei migranti all’inserimento lavorativo delle fasce deboli della popolazione. E, ancora, dagli interventi a favore delle persone che vivono in povertà assoluta o senza fissa dimora fino al coinvolgimento degli anziani, a volte soli e isolati, in attività di socializzazione. Nella costruzione dei progetti, oltre a quelli del Terzo Settore, potranno essere coinvolti anche soggetti pubblici e privati del territorio.

Il totale delle risorse messe a bando dalla Regione Emilia-Romagna, che ammontano appunto a un milione e settecento mila euro, sono suddivise a livello locale in proporzione al numero dei cittadini residenti.  A Bologna andranno 391,5 mila euro; Modena 272,4 mila euro; Reggio-Emilia 206,7 mila euro; Parma 156,2 mila euro; Forlì-Cesena 153 mila euro; Ravenna 152,1 mila euro; Ferrara 135,5 mila euro; Rimini 130,9 mila euro; Piacenza 128, 7 mila euro.

Il bando

Il numero dei progetti realizzabili da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale potrà variare, a livello locale, in ragione dei singoli budget territoriali messi a disposizione, e il finanziamento regionale richiesto per ciascuno di essi non potrà essere inferiore a 12 mila euro né superare l’importo di 22,5 mila euro.

La presentazione dei progetti e la richiesta di contributi dovrá avvenire tramite l’apposita procedura indicata alla pagina https://bit.ly/2KvsZHN del sito web ERsociale e dovrà essere utilizzata, a pena di esclusione, la modulistica allegata. Il bando scade ore 12 del 14 luglio 2018. Le domande dovranno essere presentate contestualmente alla Regione Emilia-Romagna tramite posta certificata all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it o via mail normale a mario.ansaloni@regione.emilia-romagna.it; e agli Uffici di Piano referenti per i Distretti socio-sanitari (gli indirizzi sempre sul sito regionale).

Giovani, dalla Regione 1 milione e 200 mila euro per attività, servizi e ristrutturazioni degli spazi

Resterà aperto da oggi e fino al 16 luglio il bando, collegato alla legge regionale 14/08 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”, che assegna a Unioni comunali e Comuni capoluogo di provincia non inclusi in Unioni 1 milione e 200 mila euro per realizzare interventi per le giovani generazioni.

La novità di quest’anno è che sarà possibile utilizzare una parte dei fondi regionali anche per realizzare piccoli interventi di ristrutturazione e adeguamento degli spazi, per acquistare nuove attrezzature tecnologiche e nuovi arredi, per aprire o riqualificare i locali che ospitano coworking, sale prova, fablab, incubatori d’idee innovative, redazioni di webradio, skatepark, laboratori multimediali.

Le risorse regionali sono ripartite in tre filoni di intervento.

Con 500 mila euro si sostengono le attività che si svolgono negli spazi di aggregazione, i servizi di informazione e comunicazione, la realizzazione di azioni che aiutano ragazze e ragazzi ad avvicinarsi al mondo del lavoro, anche attraverso il sostegno all’imprenditoria e alla creatività giovanile. In questo caso la spesa ammissibile nella domanda va da un minimo di 8 mila ad un massimo di 30 mila euro.

Altri 200 mila euro sono finalizzati, invece, a promuovere l’attivazione di progetti di protagonismo giovanile e educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, legati allo strumento della YoungERcard. Gli Enti locali possono, per questo intervento, richiedere alla Regione un finanziamento che va da un minimo di 5 mila ad un massimo di 15 mila euro.
La Carta regionale riservata a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 29 anni ha registrato in questi anni un incremento veramente notevole: sono 52.882 i giovani iscritti, 212 i punti di distribuzione presenti in Emilia-Romagna e circa 1.700 le convenzioni attivate per offrire ai possessori agevolazioni per la fruizione di servizi culturali e sportivi e per acquisti presso alcuni esercizi commerciali. È cresciuta anche la rete degli Enti locali che hanno aderito al progetto (159 Comuni e 31 Unioni) e degli operatori (ad oggi 322) impegnati nella promozione e diffusione di questo strumento.

Infine, il finanziamento regionale per gli interventi di ristrutturazione e adeguamento degli spazi è pari a 500 mila euro. Si può richiedere alla Regione un contributo che va da un minimo di 5 mila ad un massimo di 30 mila euro.

Ogni Ente locale può presentare un progetto per ogni ambito di intervento, inviando tre domande distinte. La Regione Emilia-Romagna ha anche attivato un servizio di assistenza tecnica per rispondere quotidianamente ad eventuali richieste di chiarimenti.

La compartecipazione regionale al finanziamento dei progetti sarà fino a un massimo del 70% della spesa ammissibile.

Il bando on line

Questi i link da compilare per presentare la richiesta di contributo regionale:

Allegato 1 (Aggregazione, Informagiovani, Proworking)
http://95.110.232.128/RER/index.php/277192?newtest=Y&lang=it-informal
Allegato 2 (Protagonismo giovanile, YoungERcard)
Allegato 3 (Sviluppo e qualificazione Spazi di aggregazione giovanile)
http://95.110.232.128/RER/index.php/787211?newtest=Y&lang=it-informal

Per maggiori informazioni:

Delibera n. 900/2018 (pdf, 444.3 KB)

Marina Mingozzi tel. 051 5277694, Rita Mammi 051 5277696 – telelavoro 051 6752245, Camilla Carra 051 5273407 – 0522 444864.

Bando per la realizzazione di ciclovie di interesse regionale e promozione della mobilità sostenibile

La Regione Emilia-Romagna in applicazione della L. R. n. 10 del 05 giugno 2017, al fine di migliorare la qualità della vita e della salute della collettività, la tutela dell’ambiente nonché la salvaguardia del territorio e del paesaggio, nell’ambito delle politiche per la mobilità sostenibile, promuove la ciclabilità come parte strutturale del sistema della mobilità- locale e regionale.

A tal fine sono destinati i finanziamenti FSC 2014/2020 Asse tematico E – Altri interventi inerenti la: “Realizzazione di ciclovie di interesse regionale e la promozione della mobilità sostenibile”, per un importo complessivo di € 10.000.000,00.

Nell’ambito dell’Asse di Intervento E – Altri Interventi- sono previste linee di azione volte al raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici:

  • la riduzione del congestionamento urbano e metropolitano, attraverso il potenziamento delle reti metropolitane – a partire dalle aree maggiormente popolate;
  • il miglioramento della mobilità multimodale regionale per migliori e più affidabili servizi, favorendo modalità di trasporto sostenibili e l’accessibilità da e per i nodi urbani;
  • l’innalzamento del livello di sicurezza dell’infrastruttura.

Possono presentare proposte di intervento per accedere ai finanziamenti i Comuni, Province e Città Metropolitana di Bologna, Comuni e le Province anche in forma associata (Unioni, e Associazioni intercomunali) e raggruppamento di più amministrazioni locali.

Le risorse sono così ripartite:

  • LOTTO 1: Potenziamento della Rete Ciclopedonale, con finanziamento di 9.000.000 di Euro. L’intervento è finalizzato allo sviluppo di percorsi ciclabili, in ambito urbano ed extraurbano, della loro messa in sicurezza e delle ciclovie regionali.
  • LOTTO 2: Servizi e infrastrutture di interscambio con il sistema ferroviario, con finanziamento di 1 Mln di Euro. L’intervento è finalizzato alla realizzazione di sistemi di interscambio bicicletta-treno, mediante la realizzazione e l’allestimento di appositi servizi, quali velostazioni e parcheggi attrezzati per le biciclette a servizio delle stazioni ferroviarie.

 

  • Delibera di Giunta regionale n. 821 del 01/06/2018 – Approvazione del bando per l’accesso ai finanziamenti di cui al fondo sviluppo e coesione infrastrutture 2014 – 2020 dell’asse tematico e altri interventi per la realizzazione di ciclovie di interesse regionale e promozione della mobilità sostenibile (testo completo)

A imprese e start up 30 milioni per investire green, innovare e la promozione nei mercati esteri

Green economy, innovazione hi-tech, promozione e sbarco sui mercati esteri. E’ questo i il cuore di quattro nuove opportunitàche la Regione finanzierà, con quasi 30 milioni di euro, rivolte a piccole e medie imprese e start up emiliano romagnole con fondi europei Por Fesr 2014-2020.
La prima opportunità è uno strumento finanziario, il Fondo Energia: 20 milioni di euro di credito agevolato, a disposizione di imprese che puntino all’efficienza energetica. E’ possibile presentare domanda fino al prossimo 2 agosto.

La seconda opportunità messa a disposizione dalla Regione con il Bando start up innovative, riguarda le nuove imprese che vogliano avviare progetti imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. La dotazione del bandoè di oltre 2,3 milioni di euro, sotto forma di contributi a fondo perduto. Le domande vanno presentate dal 2 luglio al 15 novembre 2018.

Infine, per quanto riguarda la promozione sui mercati esteri, sono due le misure in fase di avvio, che mettono a disposizione oltre 7,1 milioni di euro. La prima è rivolta ai consorzi per l’internazionalizzazione dell’Emilia-Romagna, composti da Pmi industriali e artigiane. Le domande possono essere presentate fino al 23 luglio 2018. La seconda invece è mirata a incentivare la partecipazione a manifestazioni fieristiche all’estero delle singole imprese, che possono presentare domanda dal 20 giugno al 27 luglio 2018.

“Con queste nuove opportunità intendiamo sostenere le imprese che puntano al green e ai mercati esteri, per uno sviluppo sostenibile e internazionale del nostro sistema produttivo- commenta l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi–. Diamo al contempo sostegno alle nuove imprese nello sviluppare progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo e nel generare nuova occupazione, una componente essenziale in questo percorso di crescita”.

Le nuove opportunità Por Fesr

Il Fondo Energia fa parte di uno strumento finanziario multiscopo avviato lo scorso anno con due obiettivi: sostenere la nascita di nuove imprese e incentivare gli investimenti nella green economy. Domande online aperte fino al 2 agosto 2018, salvo chiusura anticipata qualora le risorse fossero già interamente utilizzate.

Il bando Start up innovative 2018 replica la misura dello scorso anno, grazie alla quale sono state ammesse a finanziamento 41 nuove imprese, di cui la metà guidata da donne e giovani. Invariate le modalità di partecipazione a questo bando, che punta a promuovere e far crescere start up in grado di generare nuove nicchie di mercatoattraverso prodotti, servizi e sistemi di produzione innovativi, creando al contempo opportunità occupazionali. Domande online dal 2 luglio al 15 novembre 2018.

Il bando per i progetti di promozione internazionale dei Consorzi è rivolto unicamente ai consorzi per l’internazionalizzazione già accreditati dalla Regione e finanzia attività promozionali e di cooperazione produttiva, commerciale e tecnologica, come ad esempio partecipazione a fiere, revisione del sito web o del marchio consortile. Domande online dall’11 giugno al 23 luglio 2018.

Il bando per i progetti di promozione dell’export e partecipazione a eventi fieristicifinanzia i progetti delle singole imprese di micro, piccola e media dimensione relativi alla partecipazione ad almeno tre fiere all’estero e ai servizi di consulenza per ottenere certificazioni per l’export, registrazioni di marchi sui mercati internazionali indicati dal progetto e favorire gli incontri commerciali durante le fiere. Domande online dal 20 giugno al 27 luglio 2018.

Dalla Regione 15,2 milioni di euro per migliorare la qualità dei vini ‘made’ in Emilia-Romagna

Una produzione di qualità. L’Emilia-Romagna punta sulle migliori caratteristiche dei propri vini per far crescere la competitività del settore, valorizzando le tipologie più richieste da mercato e consumatori.

Per le imprese agricole emiliano-romagnole sono in arrivo oltre 15, 2 milioni di euro per la ristrutturazione e riconversione dei vigneticon l’obiettivo di migliorare la qualità, rafforzare l’identità delle produzioni Dop e Igp e il legame con il territorio, favorire l’ammodernamento degli impianti e abbassare i costi di produzione.  È questa la dotazione finanziaria del bando, approvato dalla Giunta regionale, che rende disponibili le risorse assegnate dal Ministero delle politiche agricole per la campagna 2018/2019, previste dal Piano nazionale di sostegno.

Cosa prevede il bando: obiettivi e interventi 
Obiettivi principali del bando (delibera n. 770/2018), rivolto a imprenditori agricoli singoli o associati, sono  proseguire nel rinnovo dei vigneti e favorire il ricorso alla meccanizzazione delle operazioni colturali per aumentare la competitività delle aziende vitivinicole.

Per l’assegnazione dei finanziamenti, l’intero territorio regionale è stato suddiviso in tre macro aree (pianura emiliana, pianura romagnola e litoranea, e collina) e sono stati fissati gli importi delle spese ammesse e dei contributi erogabili nelle diverse aree a seconda del tipo di intervento e dei lavori eseguiti (estirpazione, reimpianto, sovrainnesto, ecc.). La superficie minima d’intervento è di mezzo ettaro, mentre il contributo concesso non può in ogni caso superare il 50% della spesa ammessa per la realizzazione delle opere.

Nel dettaglio gli interventi finanziati prevedono diverse tipologie: riconversione varietale, vale a dire il reimpianto di una varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale o sovrainnesto su impianti ritenuti razionali per forma di allevamento; ristrutturazione, cioè collocazione del vigneto in una posizione più favorevole o reimpianto con modifiche alla forma di allevamento; reimpianto per ragioni sanitarie o fitosanitarie; infine miglioramento o razionalizzazione delle tecniche di gestione dei vigneti (irrigazione, meccanizzazione ecc) o sostituzione con un nuovo impianto più efficiente.

Per quanto riguarda il termine dei lavori di ristrutturazione, le disposizioni regionali consentono di concludere entro il 31 maggio 2019, per chi chiede il pagamento a saldo, o il 31 maggio 2020 per chi chiede il pagamento in anticipo.  Le domande di contributo possono essere presentate sulla piattaforma Siag di Agrea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, fino al prossimo 30 giugno. 

A fianco dei Comuni per i nuovi Piani urbanistici: dalla Regione 1,8 milioni di euro

Comuni potranno avere un contributo regionale pari al 70% della spesa per la redazione dei Piani urbanistici generali comunali (Pug), previsti dalla nuova legge regionale del governo del territorio approvata nel 2017 ed entrata in vigore il 1^ gennaio 2018. Lo prevede il bando regionale approvato dalla Giunta, che mette a disposizione un milione 800 mila euro. I Comuni hanno tempo fino al 15 ottobre 2018 per presentare la domanda, che dovrà contenere un cronoprogramma con le tempistiche e la programmazione finanziaria delle attività per la formazione del Piano.Il bando ha l’obiettivo di sostenere nel periodo di transizione 2017-2020 l’adeguamento della pianificazione comunale generale, come previsto dalla legge regionale 24/2017 che disciplina la tutela e l’uso del territorio.Il sostegno ai Comuni nella fase di redazione dei Piani è una delle azioni previste dalla nuova legge regionale urbanistica. Nella graduatoria saranno favoriti i piani redatti dalle Unioni dei Comuni, quelli elaborati in forma intercomunale, dalle fusioni dei Comuni e in ultima battuta quelli dei Comuni singoli.

Il Piano urbanistico unico generale, Pug, è il nuovo strumento individuato dalla legge 24 per la programmazione e le pianificazioni di tutto il territorio comunale, in sostituzione del piano strutturale (in sigla Psc) e del regolamento urbanistico (Rue). I Pug saranno attuati attraverso accordi operativi, che regoleranno nel dettaglio gli interventi da realizzare. Gli Enti locali, che si dovranno dotare di uffici di piano per svolgere le funzioni in materia di governo del territorio, avranno tre anni dal 1^ gennaio 2018 per avviare i procedimenti di approvazione e due anni per concluderli.

La domanda per partecipare al bando va trasmessa alla Regione con posta certificata all’indirizzo urbapae@postacert.regione.emilia-romagna.it

Una casa alle giovani coppie e altri nuclei familiari

Si è conclusa la prima fase del bando “una casa alle giovani coppie ed altri nuclei familiari”, con 848 alloggi messi a disposizione delle famiglie, distribuiti in tutte le provincie della regione Emilia-Romagna.

I nuclei entro il 29 giugno 2018 potranno scegliere una delle case contenute nell’elenco disponibile online, all’interno del quale sono riportati i dati relativi ai singoli alloggi (localizzazione, superficie, prezzo, canone, disponibilità) e i riferimenti utili per contattare l’operatore proprietario (indirizzo, telefono, fax, mail). Le famiglie, dopo avere individuato la casa alla quale sono interessati, dovranno contattare l’operatore che lo ha messo a disposizione, per visitare l’alloggio e concordare le condizioni contrattuali. Il prezzo di vendita non può superare il valore indicati nell’elenco.

L’importo del contributo per alloggio è di  20.000 euro, elevato a 25.000 per gli alloggi relativi a interventi di recupero edilizio.

Il 2 luglio 2018 dalle ore 9 alle 17 i nuclei familiari che avranno firmato un pre-contratto potranno presentare la domanda di contributo compilando un modulo online, che sarà disponibile sul portale Territorio ER.

 Il 13 luglio 2018 sempre sullo stesso sito sarà pubblicata la graduatoria dei nuclei ammessi al contributo.

Per maggiori informazioni sul bando e sull’elenco degli alloggi è possibile consultare la notizia sul sito web regionale dedicato alle “Politiche abitative”.

Liberi professionisti, 2 milioni di euro per l’innovazione digitale: bando della Regione

I liberi professionisti dell’Emilia-Romagna hanno nuovamente l’opportunità di beneficiare del sostegno regionale per aumentare la propria competitività attraverso una maggiore digitalizzazione dei loro servizi. Ammontano a 2 milioni di euro le risorse stanziate dal bando per l’innovazione delle attività libero professionali, tramite i Fondi europei-Por Fesr 2014-2020, le cui domande sono aperte dal 22 maggio al 26 giugno 2018, salvo chiusura anticipata al raggiungimento di 200 richieste. Possono partecipare al bando sia i liberi professionisti iscritti a ordini o collegi professionali, sia quelli non iscritti ad alcun ordine, titolari di partita Iva, in forma singola o associata.

Il bando eroga contributi a fondo perduto per il 40% dell’investimento ammissibile, che arriva al 45% in caso di incremento occupazionale, rilevante componente femminile o giovanile, rating di legalità, sede localizzata in area montana oppure nelle aree svantaggiate indicate dal bando. Gli interventi sostenuti dal bando riguardano l’innovazione tecnologica, il riposizionamento strategico sul mercato e nel caso di forme aggregate la promozione di azioni di marketing e di internazionalizzazione.

Potranno essere ammessi progetti da realizzare entro il 2018, con una dimensione minima di investimento pari a 15.000 euro. L’importo massimo del contributoconcedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di 25.000 euro. Sono ammesse spese per acquisto di attrezzature e infrastrutture digitali: siti web, miglioramento della connettività di rete, digitalizzazione e dematerializzazione dell’attività, sicurezza informatica, fatturazione elettronica, cloud computing. Gli investimenti possono riguardare anche l’acquisizione di brevetti, licenze softwareconsulenze specializzate per la gestione delle applicazioni Ict e studi di fattibilità per aggregazioni professionali fino al 30% del totale, compresi i costi relativi ai manager di rete. Ammesse infine spese accessorie di carattere edilizio strettamente connesse alla installazione e posa in opera dei beni strumentali, nel limite massimo di 5.000 euro.