Dalla Regione 15,2 milioni di euro per migliorare la qualità dei vini ‘made’ in Emilia-Romagna

Una produzione di qualità. L’Emilia-Romagna punta sulle migliori caratteristiche dei propri vini per far crescere la competitività del settore, valorizzando le tipologie più richieste da mercato e consumatori.

Per le imprese agricole emiliano-romagnole sono in arrivo oltre 15, 2 milioni di euro per la ristrutturazione e riconversione dei vigneticon l’obiettivo di migliorare la qualità, rafforzare l’identità delle produzioni Dop e Igp e il legame con il territorio, favorire l’ammodernamento degli impianti e abbassare i costi di produzione.  È questa la dotazione finanziaria del bando, approvato dalla Giunta regionale, che rende disponibili le risorse assegnate dal Ministero delle politiche agricole per la campagna 2018/2019, previste dal Piano nazionale di sostegno.

Cosa prevede il bando: obiettivi e interventi 
Obiettivi principali del bando (delibera n. 770/2018), rivolto a imprenditori agricoli singoli o associati, sono  proseguire nel rinnovo dei vigneti e favorire il ricorso alla meccanizzazione delle operazioni colturali per aumentare la competitività delle aziende vitivinicole.

Per l’assegnazione dei finanziamenti, l’intero territorio regionale è stato suddiviso in tre macro aree (pianura emiliana, pianura romagnola e litoranea, e collina) e sono stati fissati gli importi delle spese ammesse e dei contributi erogabili nelle diverse aree a seconda del tipo di intervento e dei lavori eseguiti (estirpazione, reimpianto, sovrainnesto, ecc.). La superficie minima d’intervento è di mezzo ettaro, mentre il contributo concesso non può in ogni caso superare il 50% della spesa ammessa per la realizzazione delle opere.

Nel dettaglio gli interventi finanziati prevedono diverse tipologie: riconversione varietale, vale a dire il reimpianto di una varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale o sovrainnesto su impianti ritenuti razionali per forma di allevamento; ristrutturazione, cioè collocazione del vigneto in una posizione più favorevole o reimpianto con modifiche alla forma di allevamento; reimpianto per ragioni sanitarie o fitosanitarie; infine miglioramento o razionalizzazione delle tecniche di gestione dei vigneti (irrigazione, meccanizzazione ecc) o sostituzione con un nuovo impianto più efficiente.

Per quanto riguarda il termine dei lavori di ristrutturazione, le disposizioni regionali consentono di concludere entro il 31 maggio 2019, per chi chiede il pagamento a saldo, o il 31 maggio 2020 per chi chiede il pagamento in anticipo.  Le domande di contributo possono essere presentate sulla piattaforma Siag di Agrea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, fino al prossimo 30 giugno.