Unioni di Comuni: nel reggiano 2,9 milioni per gestioni associate di funzioni e servizi

Oltre 2,9 milioni sulla provincia di Reggio Emilia: è questo l’importo destinato alle realtà di aggregazione dei Comuni della nostra provincia. Aumentano a ben 16,8 milioni di euro i contributi destinati alle Unioni dell’Emilia-Romagna, con un incremento di un milione (+7 per cento) rispetto all’anno precedente.

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Nel dettaglio, l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano riceverà un contributo di 545.099 euro, quella dell’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino reggiano 432.757 euro; i Comuni della Bassa Reggiana 415.909 euro; l’Unione dei Comuni Pianura reggiana 344.632 euro; l’Unione Tresinaro Secchia 306.350 euro; l’Unione Terra di Mezzo 304.073 euro; l’Unione dei Comuni Val d’Enza 295.906 euro e infine l’Unione Colline Matildiche vedrà un contributo di 282.908 euro.
I criteri del bando 2015-2017 rispetto al passato cambiati: i fondi sono stati assegnati tenendo conto del fatto che è aumentato sia del numero delle Unioni presenti sul territorio, sia la loro qualità.
Non è un caso se la Regione investe così tante risorse (proprie e statali) su questo settore: l’Unione di Comuni non è un “semplice contratto” tra più enti, ma una struttura con tanto di organi (Presidente, Giunta e Consiglio) che impongono agli Amministratori coinvolti un dialogo comune e costante. Le Unioni di Comuni sono una grande opportunità che hanno l’obiettivo di perseguire l’efficacia della spesa pubblica, l’adeguatezza degli interventi nell’ambito infrastrutturale e dei servizi offerti a cittadini.

Sono 41 e tutte ammesse al contributo le Unioni che hanno presentato domanda di sostegno alle attività e servizi garantiti in forma associata nel corso del 2015.
Le risorse ripartite dalla Regione sono aumentate rispetto al 2014: le Unioni dell’Emilia-Romagna beneficeranno infatti di contributi che ammontano a 16,8 milioni di euro (di cui 8,5 di risorse regionali e 8,3 statali) con una crescita di oltre 1 milione rispetto allo scorso anno (+7%).
Una quota delle risorse (3,5 milioni di euro) è dedicata alle Unioni montane. I contributi saranno assegnati in base ai criteri stabiliti dal Programma di riordino territoriale 2015-2017.

Nei prossimi giorni, intanto, la Giunta adotterà la delibera per assegnare i fondi 2015, che saranno ripartiti sulla base del numero e della consistenza delle funzioni gestite, della popolazione, del territorio, del numero dei Comuni dell’Unione e dell’economicità della gestione delle funzioni.

I criteri del bando 2015-2017 rispetto al passato sono maggiormente incentrati sulla quantità e qualità delle gestioni associate dei servizi comunali.
I fondi sono stati assegnati tenendo conto del fatto che è aumentato sia del numero delle Unioni a regime (passate dalle 36 del 2014 alle 41 del 2015, con l’avvio effettivo delle 5 già costituite lo scorso anno) sia la loro qualità e capacità di integrazione, anche grazie ai processi riorganizzativi attuati dai comuni aderenti.
Da segnalare anche l’aumento del numero e della rilevanza delle gestioni associate svolte: dall’istruzione ai servizi sociali, dall’urbanistica alla protezione civile, dalla Polizia municipale al personale.