Sisma in Italia centrale, la Regione in prima linea per gli aiuti

 

Durante la riunione dei capigruppo questa mattina il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore Paola Gazzolo hanno presentato un primo report sul sistema di aiuti fornito dalla Regione ai paesi dell’Italia centrale colpiti dai sisma. Eccolo.

L’EVENTO Il 24 agosto 2016 alle ore 03:36 un terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito una vasta porzione dell’Appennino centrale tra i comuni di Norcia e Amatrice. L’epicentro è stato localizzato in prossimità del comune di Accumoli e l’area epicentrale si estende al confine tra le regioni Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo.

Il sisma ha causato 295 vittime tra le quali 4 emiliano-romagnoli: la signora Conti Maria Elisa di Piacenza; i coniugi Cesare Marri e Bruna Muller di Forlì e Maria Teresa Carloni di Busseto (Parma). Ad essi si aggiunge l’assistente capo Ezio Tulli, di origini laziali ma a lungo in servizio presso la Questura di Reggio Emilia.

I feriti ospedalizzati sono stati 388, dei quali 18 gravi; 238 gli estratti vivi dalle macerie.

Il 26 ottobre si sono verificate nuove scosse, in particolare le più forti con epicentro a Visso (Macerata) e magnitudo 5.4 e 5.9, fortunatamente senza vittime (un solo morto per infarto a Tolentino).

Domenica 30 ottobre nuovo grave sisma di magnitudo 6.5 con epicentro tra Norcia e Preci; anche in questo caso fortunatamente non si rilevano vittime.

LA PROTEZIONE CIVILE EMILIANO-ROMAGNOLA

A fronte dell’emergenza del 24 agosto, già alle 5 del 24 agosto 2016 si è attivato il Centro operativo regionale (Cor), presidio permanente dell’Agenzia regionale per la protezione civile e la sicurezza del territorio, organizzato in Sala Operativa e Centro Multirischio.

Ha la funzione di raccordo tecnico e operativo fra i centri operativi comunali e provinciali ed il Dipartimento nazionale della protezione civile ed è stato organizzato secondo la seguente articolazione:

  • Funzione Coordinamento generale, Enti locali e Terzo settore
  • Funzione Segreteria di coordinamento
  • Funzione Assistenza alla Popolazione
  • Funzione Sanità e Sociale
  • Funzione Tecnica di valutazione, Rilievo agibilità e Danno
  • Funzione Volontariato
  • Funzione Logistica e Servizi Essenziali
  • Funzione Autorizzazione alla spesa
  • Dal 24 agosto il Cor è rimasto sempre completamente operativo e sta tuttora seguendo la situazione anche in queste ore.

TERREMOTO 24 AGOSTO

Da subito la Regione Emilia-Romagna si è attivata per contribuire ad affrontare l’emergenza sisma. La Giunta regionale, nella seduta di lunedì 29 agosto, ha deliberato lo stanziamento di 1 milione di euro per l’immediata emergenza e ha assicurato piena disponibilità all’impegno sul campo fino a quando necessario.

Raccogliendo l’invito del Dipartimento nazionale di Protezione civile, è stata avviata una partnership forte con il comune di Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, con l’obiettivo di accompagnarlo nella delicata fase di uscita dall’emergenza.

L’ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONENel pomeriggio del 24 agosto, su richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile, è partita dell’Emilia-Romagna una prima colonna di 20 camion con un centinaio di volontari e tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione civile diretti a Montegallo.

Il modulo di assistenza alla popolazione inviato era composto da tende per 250 persone, cucine da campo, una tensostruttura e altri servizi per la prima emergenza.

Grazie all’impegno di 192 volontari della colonna mobile coordinata dalla Protezione civile regionale dell’Emilia-Romagna, nella mattina del 25 agosto si sono concluse le operazioni di montaggio di tre campi: due a Uscerno e uno a Balzo di Montegallo.

I campi sono stati attivi per oltre 40 giorni, fino al 15 ottobre scorso – e hanno ospitato fino a un massimo di 270 persone al giorno; le cucine hanno servito circa 20mila pasti per la popolazione ospitata e i volontari impegnati.

La maggioranza degli ospiti, circa 300, sono potuti rientrare in abitazioni agibili, grazie anche alla presenza nel comune marchigiano di seconde case disponibili.

Dal 30 agosto è stato avviato anche un progetto di “assistenza diffusa” con l’attivazione di micro-campi in 9 frazioni del comune di Montegallo.

IL VOLONTARIATO – Sono oltre 1.000 volontari di protezione civile intervenuti a Montegallo fino al 15 ottobre, provenienti dai Coordinamenti provinciali di Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena.

Hanno contribuito con l’invio di propri volontari Anpas, Ana-Associazione nazionale alpini, Cri, FederGev, Anc-Associazione nazionale carabinieri, il Centro servizi regionale del volontariato, oltre alle associazioni professionali Pro Ing, Geoprociv, Associazione ingegneri liberi professionisti per la Protezione civile e dei geometri volontari dell’Emilia-Romagna.

Nove unità cinofile hanno inoltre collaborato nella ricerca dei dispersi sotto la macerie nelle aree più colpite dal sisma, tra cui Amatrice.

I SERVIZI SANITARI – Il presidio medico avanzato attivato dal 118 regionale ha garantito 458 prestazioni sanitarie tra ospiti e volontari. Oltre a due ambulanze disponibili 24 ore al giorno, il servizio di assistenza è stato garantito da 25 infermieri, 11 coordinatori infermieristici, 8 medici, 5 medici igienisti, 3 autisti di ambulanza, 6 veterinari. Il 118 ha inoltre costruito una rete assistenziale composta da medici di base, assistenti sociali e psicologi dell’emergenza del territorio.

LA CONTINUITA’ AMMINISTRATIVA – In collaborazione con l’Anci Emilia-Romagna, la Regione

ha richiesto la disponibilità dei dipendenti dei Comuni dell’Emilia-Romagna (ragionieri, amministrativi, informatici, personale di polizia municipale) ad effettuare il supporto amministrativo al comune di Montegallo così come per gli altri enti locali colpiti dal sisma, in caso di richiesta. Sono intervenuti sul campo a Montegallo 89 operatori per supportare gli uffici del municipio e l’attività sta ancora proseguendo.

LE VERIFICHE DI AGIBILITA’ – Dopo la scossa del 24 agosto, si sono attivate 42 squadre del Nucleo di valutazione regionale per un totale di 76 tecnici dipendenti di amministrazioni pubbliche emiliano-romagnole. Sull’intero territorio colpito dal sisma, sono state completate 1.847 schede, corrispondenti ad altrettanti sopralluoghi in 45 comuni della Regione Marche.

Nello specifico, a Montegallo ne sono stati eseguiti 933, di questi 39 hanno riguardato edifici pubblici e 894 edifici privati (di cui 372 agibili da subito, mentre altri 76 lo saranno dopo interventi a strutture adiacenti danneggiate).

LA CITTADELLA DELLA SOLIDARIETA’ – Inaugurata il 25 settembre scorso, a un mese dal terremoto, la “Cittadella della solidarietà” occupa un’area di 2500 metri quadri nel campo sportivo di Balzo.

Realizzata in tempi di record – ossia in soli 17 giorni – è un Centro polifunzionale composto da 43 moduli prefabbricati riscaldati donati da aziende emiliano-romagnole.

Accoglie le sedi della scuola elementare multiclasse, del Comune, del presidio medico-ambulatoriale con la farmacia, del Corpo forestale dello Stato, della chiesa.

È stata realizzata grazie all’impegno di tecnici e funzionari dell’Agenzia di Protezione civile regionale che hanno lavorato a fianco di un centinaio di volontari provenienti da tutte le province, e alle imprese che hanno donato moduli prefabbricati, lavoro e servizi.

TERREMOTO 26 E 30 OTTOBRE 2016

ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE – Già alle ore 14 di giovedì 27, su indicazione del Dipartimento nazionale di Protezione civile, la Colonna Mobile Regionale è partita da Rimini con prima destinazione Foligno, in provincia di Perugia.

In campo 8 autoarticolati, 5 camion gru e altri 6 mezzi attrezzati con tende, bagni, letti per 250 persone e una cucina capace di fornire 300 pasti a turno. 95 i volontari impegnati. Operativo anche un punto di assistenza sanitaria, con 2 ambulanze, 3 operatori del 118 e 6 volontari di Croce Rossa e Anpas.

Sabato 29 ottobre, la Commissione speciale di protezione civile di coordinamento delle colonne mobili regionali ha assegnato alla Colonna Mobile dell’Emilia-Romagna la destinazione di Caldarola (Macerata), inizialmente per fornire la mensa per 150-160 studenti delle scuole e le persone non in grado di organizzarsi autonomamente.

Dopo le scosse del 30 ottobre, il servizio mensa è stato esteso a tutta la popolazione e ne usufruiscono ad oggi 547 persone al giorno. Nella giornata del 7 novembre, sono stati forniti 541 pasti, fra colazioni (35), pranzi (330) e cene (176), comprensivi di quelli per volontari e funzionari.

In campo 39 volontari e 2 funzionari del Servizio Area Romagna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

Nella giornata del 7 novembre, si è svolto il montaggio di 8 containers da parte di una squadra di 10 volontari: saranno allestiti come moduli per ospitare i volontari impegnati a Caldarola, il che consentirà, fra l’altro, di lasciare l’attuale tenda, che rimarrà totalmente a disposizione della Croce Rossa.

Sempre dal 7 novembre, tre ingegneri dell’Agenzia regionale per la protezione civile e la sicurezza territoriale sono a disposizione del COR di Foligno per una settimana per supportare le attività di protezione civile e gestione dell’emergenza; seguiranno turnazioni.

Sul fronte dell’assistenza sanitaria, è operativa l’ambulanza della Croce Rossa Italiana, con 3 sanitari, attivata dalla Regione Emilia-Romagna.

CONTINUITA’ AMMINISTRATIVA – Per assicurare la continuità amministrativa, stanno operando a Caldarola 6 tecnici comunali, 4 agenti della polizia municipale e un coordinatore Anci.

Prosegue anche l’impegno a Montegallo, dove sono operativi 4 operatori di polizia locale e 5 tecnici amministrativi e contabili.

RILIEVI DI AGIBILITA’ – Dopo le scosse del 26 e 30 ottobre, le verifiche di agibilità sugli edifici sono state interrotte fino alla prima settimana di novembre. Sono quindi riprese il 7 novembre con 3 squadre del Nucleo di valutazione regionale con 6 tecnici abilitati che finora hanno completato 28 sopralluoghi in 3 comuni della Regione Marche.

Complessivamente, in seguito ai 3 terremoti che hanno colpito l’Italia centrale, sono state attivate 45 squadre del Nucleo di valutazione regionale per un totale di 82 tecnici coinvolti. Si sono svolti 1.875 sopralluoghi con compilazione di schede Aedes (n. 155 edifici pubblici; n. 1620 edifici privati) in 48 comuni della Regione Marche.

Si sono conclusi inoltre 34 rilievi di movimenti franosi da parte di 1 squadra di geologi della Regione.

SOLIDARIETA’ A livello nazionale, attraverso il numero solidale 45500 sono stati finora raccolti oltre 14 milioni di euro.

I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.

La Regione Emilia-Romagna, già il 24 agosto, ha aperto un conto corrente unico per la raccolta di fondi che saranno destinati alle esigenze delle popolazione e dei territori colpiti: IBAN IT69G0200802435000104428964 – Intestazione e causale: “Emilia-Romagna per sisma Centro Italia” Ad oggi sono stati raccolti 400 mila euro di versamenti da parte di semplici cittadini, associazioni e imprese.

Con una comunicazione dell’Ass. Gazzolo in partenza in questi giorni, Comuni e Province saranno invitati a procedere ad eventuali ulteriori versamenti e a comunicare le altre iniziative di solidarietà avviate sul territorio – compresa l’attivazione di conti correnti dedicati a livello locale – per fare il quadro delle donazioni e condividerlo con le Regioni e il Commissario alla ricostruzione.

La Regione ha inoltre attivato il Numero Verde URP 800407407. A questo numero ci si può riferire anche per donazioni “in natura” e offerte di ospitalità.