Scuole e parchi, piazze e edifici pubblici: dalla Regione 3,9 milioni di euro per i progetti di rigenerazione urbana e riuso del patrimonio esistente di 5 comuni reggiani

Scuolebibliotecheedifici pubbliciparchi, piazze, edifici storici spazi pubblici. E ancora, recupero di alloggi di proprietà pubblica e social housing. La svolta sul consumo zero di suolo in Emilia-Romagna fa un suo primo importante passo avanti: sono 37 i Comuni e le Unioni ammessi a contributo grazie al bando per la rigenerazione urbana per uno stanziamento complessivo di 36,5 milioni di euro. A partire da capoluoghi 
come ParmaBolognaRavennaRiminiFerraraModena e Reggio Emilia, fino ai Comuni nel piacentino e in tutte le altre province, le amministrazioni hanno presentato strategie di riqualificazione ambientale e degli spazi urbani, e di riuso del patrimonio edilizio esistente per città più belle, verdi e vivibili, e per comunità attive e coinvolte.

Si tratta dei primi interventi conseguenti alla legge urbanistica regionale, approvata a fine 2017. Grazie ai fondi – 30 milioni di euro dal Fondo di sviluppo e coesione e 6,5 milioni dalla Cassa depositi e prestiti per l’housing sociale – la Regione finanzia piani promossi da Comuni singoli e associati o Unioni di Comuni per migliorare la qualità urbana e sociale dei centri abitati.  Ogni progetto avrà un sostegno fino a 2 milioni e mezzo di euro, con un co-finanziamento da parte dei Comuni che porterà a interventi per circa 100 milioni di euro.
Ora si apre la fase di concertazione tra Comuni selezionati e Regione che porterà alla firma di un vero e proprio ‘contratto di rigenerazione urbana’, con il dettaglio degli interventi e delle azioni proposte, il piano economico-finanziario e il relativo cronoprogramma di attuazione. Entro il 31 dicembre 2019 i Comuni che si candidano a realizzare gli interventi utilizzando le risorse del Fondo di sviluppo e coesione dovranno avere appaltato i lavori, pena la decadenza dall’assegnazione delle risorse e la revoca di quelle erogate.   

La legge escludeva opere spot svincolate dal contesto socio-ambientale. Sono stati quindi premiati i Comuni che hanno presentato una progettazione a 360 gradi, grazie a una strategia complessiva di rigenerazione urbana capace di mettere insieme soluzioni edilizie innovative, spazi verdi e per la collettività, cessazione di situazioni di degrado o sfregio ambientale, coinvolgimento attivo delle realtà locali. Enti impegnati a privilegiare gli interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente, abbandonando la vecchia logica dell’espansione urbana senza limiti a discapito delle esigenze di salvaguardia del territorio e del verde extraurbano.
Di fronte alle 120 domande arrivate dai Comuni, le graduatorie resteranno in vigore per 24 mesiconsentendo ulteriori finanziamenti.

L’aspetto innovativo del bando, a cui le amministrazioni hanno risposto, consisteva nel mettere al centro della pianificazione comunale, la rigenerazione come motore di sviluppo del territorio con ricadute ed effetti anche sul tessuto socioeconomico, oltre che urbano, e come strumento cardine per migliorare la qualità e la attrattività dei centri abitati. 

I Comuni ammessi a finanziamento nel reggiano

Al Comune di Reggio Emilia spetteranno 1,5 milioni di euro per il progetto strategico di rigenerazione urbana della stazione Santa Croce; San Martino in Rio con 550 mila euro per il nuovo parco La Nave, Casina con 1 milione di euro per la rigenerazione partecipata del centro urbano, Boretto con 520 mila euro per interventi nel centro storico e riqualificazione alloggi e San Polo d’Enza con 311.500  euro per riqualificazione di aree sportive e housing sociale.

No a opere spot, cantierabilità certa e copertura finanziaria
Le candidature sono state valutate sulla base della qualità complessiva della strategia di rigenerazione, della concreta fattibilità e della copertura finanziaria degli interventi e delle azioni previste, in particolare per quanto riguarda la quota obbligatoria di cofinanziamento. E ancora: coerenza e efficacia della strategia sotto i profili ecologico-ambientaleurbanistico-architettonico e, infine, sociale, culturale ed economico.

Punteggi aggiuntivi sono stati assegnati a progetti che contribuiscono alla qualificazione attraverso concorsi, di intervento sulle stazioni come nodi di interscambio della rete dei trasporti regionale e per la mobilità sostenibile.

Le graduatorie, gli aggiornamenti e le informazioni sulle procedure da seguire sono on line sul sito  http://territorio.regione.emilia-romagna.it/riqualificazione-urbana

 In allegato:
B

Domande ammesse a contributo1.docx

Domande ammesse a contributo2.docx

Tab_InterventiFinanziati.docx