Scuola. Saranno oltre 3800 i nuovi insegnanti in Regione

 

 

«La “Buona Scuola” sta producendo effetti concreti. Gli oltre 3800 nuovi insegnanti che saranno assunti nelle scuole dell’Emilia-Romagna rappresentano un risultato straordinario per una scuola di qualità e che sappia rispondere alle esigenze e i bisogni reali del territorio».

Esprimiamo grande soddisfazione in merito al potenziamento di organico, con ulteriori 3808 posti ripartiti dall’Ufficio scolastico regionale nelle scuole delle province dell’Emilia-Romagna.

Sono 545 le istituzioni scolastiche statali attive sul territorio regionale che accoglieranno quasi 545 mila studenti, cresciuti rispetto lo scorso anno scolastico di circa l’1 %. Aumentano anche gli alunni con handicap, che passano dai 14.662 dell’a.s. 2014/15 ad oltre 15.000 per l’a.s. 2015/16 (+ 3.9%).

Le classi funzionanti in regione saranno 24.321, di cui 9.106 nella scuola primaria.

Nelle scuole secondarie di II grado il 43% degli studenti dell’Emilia Romagna frequenta i licei, mentre il 57% i tecnici-professionali (34% istituti tecnici e 23% istituti professionali).

In Emilia-Romagna è stato autorizzato il funzionamento di 2.595 classi costituite da un numero di studenti con cittadinanza non italiana superiore al limite del 30%, come stabilito dalle disposizioni ministeriali che lo prevedono in caso di alunni stranieri già in possesso di adeguate competenze linguistiche.

I posti di personale docente quest’anno sarà di 48.399, di cui 42.507 di posto comune (compresi quelli assegnati a supporto delle scuole terremotate) e 5.892 posti di sostegno. 371 i dirigenti scolastici, 174 dei quali saranno impegnati, oltre che nel proprio istituto, anche nella reggenza di un’altra scuola. Le scuole disporranno inoltre di 13.864 unità di personale ATA (fra i quali collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici) con cui saranno garantiti il regolare svolgimento delle attività delle segreterie, la funzionalità delle aule e dei laboratori ed il funzionamento dei servizi scolastici, con una attenzione particolare, in termini di organico, a quelli delle scuole colpite dal sisma.