Newsletter #2 – Destinati al cambiamento

Cari amici,
di nuovo un saluto a tutti.

In Italia, in Emilia Romagna e nella nostra città tante cose sono successe nel breve periodo intercorso fra questa e la prima newsletter che vi inviai circa un mese fa.

Cercherò di farvi un breve riassunto qui, in questa mia newsletter #2 che ho deciso di intitolare, e presto ne capirete il motivo, “Destinati al cambiamento”.

LA FORZA DEL CAMBIAMENTO CHE SI FA GOVERNO DELL’ITALIA

Innanzitutto, i provvedimenti del Governo Renzi cominciano a sortire i primi effetti e febbraio e marzo saranno ricordati come i mesi della ripartenza occupazionale ed economica. A gennaio 2015, infatti, secondo i dati ISTAT, il tasso di disoccupazione è calato al 12,6%, dopo la diminuzione registrata già a dicembre 2014, scendendo ancora dello 0,1%. È diminuita a gennaio 2015 anche la disoccupazione tra i giovani, con una diminuzione dello 0,1% rispetto a dicembre 2014 e di 2 punti percentuali rispetto a gennaio 2014. E’ il dato più basso da agosto 2013.

L’Istituto ha anche fornito i dati del quarto trimestre 2014, nel quale è proseguito il recupero dell’occupazione con 156mila persone in più al lavoro rispetto allo stesso periodo 2013.

A giugno si potrebbero avvertire i primi effetti concreti del Jobs Act, mentre entro la fine dell’anno le nuove assunzioni realizzate grazie alla riforma del mercato del lavoro potrebbero essere, complessivamente, circa 250mila, parola di Unimpresa.

I dati sono dati, frutto di studi e non di invenzioni. Il Jobs Act rappresenta la “benzina” per far ripartire il motore del Paese.

Versante riforme: martedì 10 marzo la Camera dei Deputati ha votato in ultima lettura la riforma che va a eliminare il bicameralismo perfetto e diminuisce il numero dei senatori, ora il provvedimento passa al Senato dove avrà definitivamente il “via libera”. A maggio invece l’Italicum sarà a Montecitorio, sempre per l’approvazione definitiva.

Il 13 marzo, inoltre, il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza a causa del maltempo che ha colpito la nostra Regione dal 4 al 7 febbraio 2015. In arrivo circa 14 milioni di euro da utilizzare per gli interventi urgenti, in aggiunta ai 5 stanziati dall’Emilia Romagna pochi giorni dopo quei terribili momenti. Un risultato importante ottenuto in tempi rapidissimi, bene così.

LA FORZA DEL CAMBIAMENTO CHE SI FA GOVERNO DELL’EMILIA ROMAGNA

Anche noi emiliano-romagnoli, noi reggiani siamo coinvolti in prima persona in questa ripartenza, in questa necessaria accelerazione.

Gli ultimi dati disponibili a livello regionale, relativi al periodo ottobre-dicembre 2014 dicono che i posti di lavoro sono aumentati di 17mila unità rispetto all’anno scorso, i disoccupati sono calati di 7mila e il tasso di disoccupazione, pur restando a livelli molto elevati per la nostra regione, scende all’8,8% dal 9,2% della fine del 2013. Con Reggio che si attesta tra le province la cui disoccupazione tocca i livelli più bassi (6,6%). In un anno, dunque, sono aumentati i posti di lavoro, più 134mila.

Nel fondamentale processo di razionalizzazione delle Istituzioni, di semplificazione della burocrazia, di snellimento dei processi decisionali e di avvicinamento alle esigenze dei cittadini – processo che è anche via maestra per una decisa battaglia contro la corruzione nella pubblica amministrazione – anche noi, qui in Regione, abbiamo fatto la nostra parte, eccome. Il 10 marzo l’Aula ha votato un consistente taglio ai costi della politica di circa 7.5 milioni di euro. Il bilancio 2015, inoltre, il cui iter inizia nella Commissione I di cui faccio parte, è già stato approvato dalla Giunta: una manovra complessiva da 12 miliardi di euro, contente più fondi allo sport e con un’attenzione speciale ai servizi alla persona con uno stanziamento di 120 milioni di euro al Frna (Fondo regionale per la non autosufficienza) e, per la prima volta, un milione di euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il 3 marzo, e mi avvio alla conclusione, all’unanimità, il Consiglio regionale ha dato il “via libera” all’indizione del referndum per la fusione dei comuni di Ramiseto, Collagna, Ligonchio e Busana, progetto di legge che mi ha visto relatrice in Aula per la maggioranza.

Un abbraccio,

Ottavia