Dagli ambulatori alla guardia medica: oltre 4 milioni di euro per rafforzare i servizi socio-sanitari nei territori rurali e montani

Risiedere in montagna, o in un luogo magari lontano dai principali centri, non deve essere di per sé motivo per creare squilibri tra i territori. Per questo la Regione è impegnata ad ampliare l’offerta di servizi nelle areepiù fragili e a rischio di calo demografico. L’ultimo intervento, in ordine di tempo, è rappresentato da un investimento di oltre 4 milioni di euro del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020, destinato ad attivare servizi socio-sanitari -sportelli sociali, punti Cup, servizi di continuità assistenziale (ex guardia medica), ambulatori, infermieristici e specialistici – che verranno realizzatiin zone rurali e montane dell’Emilia-Romagnada Piacenza a Ravenna.

Dieci i progetti finanziati, e quindi le relative domande di contributo, con un obiettivo preciso: recuperare, ristrutturare e ampliare strutture e locali destinati a raccogliere servizi polifunzionali socio-sanitari in alta collina e nell’Appennino. Si tratta di lavori, che partiranno a breve, su edifici già esistenti e il contributo massimo concessoper ciascun intervento è di 500mila euro: in tutti dieci i casi le risorse assegnate coincidono con la spesa ammissibile. Ogni struttura farà da riferimento per più Comuni. È una novità nelle politiche di sostegno del Psr: investire in interventi specifici per migliorare la qualità della vita della popolazione e degli operatori che risiedono nelle aree rurali più marginali. Restano poi concrete le possibilità di poter sostenere gli altri progetti ammessi: infatti, la graduatoria rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2019. Oggi, in conferenza stampa, la presentazione dell’investimento e degli interventi con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, gli assessori all’Agricoltura, Simona Caselli, e alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, sindaci e amministratori dei Comuni beneficiari.

I progetti

Ventiquattro, complessivamente, le domande con richiesta di contributo per “Strutture polifunzionali socio-assistenziali per la popolazione” inviate in seguito all’avviso pubblico unico (delibera della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna n. 1920/2016) e arrivate entro i termini previsti agli Uffici dei Servizi territoriali Agricoltura, caccia e pesca, che hanno svolto l’istruttoria. Venti quelle risultate ammissibili, con il finanziamento, al momento,delle prime dieci e un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro.
Tra i progetti finanziati due sono della provincia di Reggio Emilia: Toano e Baiso. In queste aree, dunque, verrà consolidata l’offerta di servizi di base: sociali, socio-sanitari, sanitari, di informazione e prenotazione delle prestazioni.