Congresso Pd Emilia Romagna, con Paolo Calvano “Tocca a noi”

Condivido una bella riflessione di Paolo Calvano, futuro segretario regionale del Partito democratico dell’Emilia Romagna. Una persona che ho imparato a conoscere qui in Regione, un capogruppo serio, preparato, sempre disponibile al dialogo. Paolo sarà un ottimo segretario regionale; qui potete leggere il suo documento programmatico intitolato “Tocca a noi”.

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Tocca a noi prenderci l’impegno e metterci la faccia. A noi che abbiamo fondato il PD con l’idea di dar vita ad una forza capace di governare e di incidere positivamente sulla vita delle persone. Vogliamo un partito la cui unica prospettiva sia quella che guarda al futuro. Per farlo occorre partire dal basso, recuperando e valorizzando quella capacità di confrontarsi e di relazionarsi con gli altri che è la cifra di chi vive tra Piacenza e Rimini.

Ci attendono sfide importanti, ma ognuna di esse racchiude un’opportunità per sentirci più vicini, perché solo insieme si possono vincere le battaglie, solo lavorando per lo stesso obiettivo, condividendo esperienze e strumenti, si possono raggiungere grandi risultati.

Ho deciso di candidarmi alla segreteria del PD dell’Emilia-Romagna con l’obiettivo di rendere ancora più coesa la grande e bella comunità del nostro partito. Una candidatura che va oltre gli schieramenti interni, che vuole riunire tutti coloro che sono pronti a dare un contributo di idee e di innovazione, per migliorare il nostro territorio, far crescere il nostro partito e mettere al centro di ogni decisione i cittadini emiliano-romagnoli.

Dobbiamo aprire, spalancare le porte del partito. La partecipazione è la chiave che dobbiamo usare con coerenza e senza alcun timore. Dobbiamo ricostruire un rapporto di fiducia con chi quella fiducia nel ruolo e nella credibilità del partito l’ha persa. Accogliere chiunque voglia dare il proprio contributo, chiunque abbia un’idea da condividere. Il PD deve essere innanzitutto questo: un luogo di produzione di idee nel quale mettere insieme le esperienze dei nostri sindaci e amministratori locali, di chi è impegnato a legiferare e a governare in Parlamento e in Regione, di coloro che, ogni giorno e senza chiedere nulla, animano gli oltre 700 circoli PD dell’Emilia-Romagna, e di tutta quella parte di società che vuole dare un impulso alla crescita del nostro partito e del nostro territorio.

Confrontiamoci sul PD che vogliamo, ripensando insieme la forma partito, con il coraggio di cambiare anche noi stessi, prima che lo facciano gli elettori! Un partito radicato nel territorio e fortemente presente nella società per ridare forza al ruolo della rappresentanza politica.

Il PD che immaginiamo dovrà essere in grado di intercettare i mutamenti in atto nella nostra società. Dovrà essere all’altezza della domanda di innovazione che ci arriva dalle nuove generazioni; dovremo essere gli artefici del cambiamento.

Metteremo al centro del nostro impegno il lavoro, a partire dalle misure che la Regione sta avviando per superare la crisi e consolidare le basi su cui costruire un nuovo sviluppo economico e sociale, combattendo la criminalità in ogni sua forma e difendendo la nostra bellissima terra, per un nuovo Rinascimento dell’Emilia-Romagna.

Questa è la nostra proposta. Nei prossimi giorni organizzeremo iniziative in tutta l’Emilia-Romagna per raccontarla e soprattutto per ascoltare elettori, simpatizzanti e cittadini. Servirà il contributo di tutti, ognuno avrà modo di essere protagonista.