Il giorno più bello, quello del diploma. In Aula Magna Unimore

 

C’è futuro, dunque in Italia. La vostra presenza qui lo certifica

Accantoniamo le impressioni negative oggi contraddette dai dati che descrivono una realtà in movimento su economia, tassi di occupazione e apriamo la mente alle vostre storie. Perché spesso sono le storie “altre”, quelle che passano sotto silenzio, a fare grande questo Paese e la sua gente. Sono le storie di chi lavora a testa bassa, riesce a uscire da situazioni complicate e a costruire per sé e per gli altri. Sono le storie di chi si rimbocca le maniche, sa chiedere quando è necessario e offrire aiuto quando è in grado di darlo, A chi taglia il traguardo della consapevolezza di sé, A Voi che avete saputo trasformare gli insuccessi in successi, avete conosciuto le  vostre  capacità e le doti personali con il tempo, a voi che siete stati disposti a mettervi alla prova per migliorarvi.

Vi dico tutto questo perché voi avete fatto parte, e farete parte, sono sicura, di una di queste storie “altre” professionali.

Siete operatori della ristorazione, alle cure estetiche, di stampa, meccanici, termoidraulici, elettrici, dell’autoriparazione, del punto vendita, amministrativo segretariale.

Rappresentate l’innovazione che sta nell’uso consapevole delle mani, guidate da un sapere, che consente il riscatto e fa futuro.

Un po’ di dati.

I percorsi dell’IEFP sono attivi dal 2011, e sono 40.000 i giovani della Emilia Romagna che stanno facendo i percorsi.

In Emilia-Romagna sono attivi corsi per 22 qualifiche, su 25 riconosciute a livello nazionale. Le qualifiche sono conseguibili sia negli istituti professionali che negli enti di formazione

Alla fine del primo triennio, 2011-14, hanno ottenuto la qualifica 6991 studenti, 4215 in istituti professionali e 2776 in enti di formazione.

Alla fine del secondo triennio, 2012-15, hanno ottenuto la qualifica 7276 studenti, 4473 in istituti professionali e 2803 in enti di formazione.

In E.R. i percorsi di IeFP raccolgono il 18% degli studenti. Nelle classi prime (istituti prof. E enti di formazione) dei primi tre anni di avvio del sistema di IeFP si vede che la preferenza degli iscritti si polarizza su Operatore ristorazione, meccanico: caratteristiche richieste dal sistema economico e produttivo locale. Il totale dei qualificati nei percorsi triennali di IeFP terminati nel 2013/2014 sono l’89.6% del totale di ammessi all’esame, 70% di occupazione dopo un anno, quasi 40% di allievi stranieri inclusione sociale oltre che lavorativo. Oltre a fare teoria, voi avete laboratori e fate stage con 400 aziende coinvolte.

Il vostro percorso ha anticipato un aspetto della buona scuola: 90 milioni di investimenti ora e 30 milioni nel 2016 per banda larga e wifi, laboratori territoriali innovativi, 100 milioni per alternanza scuola lavoro con almeno 400 ore negli Ist. Tecnici e prof e 200 nei licei.

Vi lascio uno slogan della Regione Emilia Romagna che mi piace molto: “NON UNO DI MENO”. Ora è un dato di fatto, non più uno slogan.

Perché questo?

Perché la Regione ha fatto la scelta di investire sulla formazione professionale e sull’istruzione e sulle risorse umane mettendo le persone al centro dei progetti con la loro creatività, LA LORO DIGNITA’, l’intelligenza, la competenza, per approdare ad una concretezza del saper fare e saper fare meglio.

Ho potuto apprezzare il lavoro dei centri di formazione che non si occupano solo di insegnare un mestiere, ma creano cittadinanza attiva: combattono l’insuccesso scolastico e prevengono l’insuccesso sociale occupandosi di trasmettere conoscenze sui propri diritti e doveri di cittadino, informazioni fondamentali sulla società in cui viviamo, e valori irrinunciabili come quelli della convivenza e della solidarietà.

Le alte professionalità si innestano in persone di qualità, oneste. Le Professionalità eccellenti si esprimono con integrità etica. Allenatevi ad una corretta gestione della vostra professione, ad esempio, un giusto contributo ai collaboratori o la qualità dell’ambiente di lavoro poiché esprime anche la qualità professionale ed etica di chi lo vive. Lascio il completamento del mio pensiero a voi.

La Regione Emilia Romagna, ha fatto molto per enti come questi, ha investito molto su di voi che sarete lavoratori qualificati che sanno far fronte alle trasformazioni di questo tempo.

So che c’è il tema del numero di corsi rispetto alle domande nella provincia di Reggio: con una programmazione non più provinciale ma regionale, cercheremo di dare risposte a questa esigenza.

Oltre al lavoro, mi permetto una provocazione sul tempo altro.

Perché è difficile collocare voi giovani nelle vostre responsabilità. Voi siete coloro che devono costruire una nuova politica, una nuova società! Non potete restare in casa annoiati e mettervi davanti al computer, con il cellulare in mano tutto il giorno, perdendo il tempo. Cercate di pensare cosa potete fare, voi siete coloro che non potranno permettersi di esaurirsi nei divertimenti, aprite gli occhi, siete persone, avete molte cose da fare davanti a voi e non solo per voi! Lavoro, tempo libero, ma anche impegno sociale e civile.

L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto.

Il successo che sembrava lontano… è vicino! Non è il successo di chi sa fare i fatti propri ma è quello di chi sa prendersi a cuore i fatti degli altri!