Gazzetta di Reggio

Reggio

Mercato immobiliare la ripresa confermata da un boom di mutui

di Chiara Cabassa
Mercato immobiliare la ripresa confermata da un boom di mutui

Anche a Reggio è più facile ottenere un prestito per la casa Tassi di interesse mai così bassi, l’aumento si aggira sul 15%

06 ottobre 2015
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REGGIO EMILIA. Più mutui, ma più leggeri, segno delle incertezze che sembrano diminuire: le domande di mutui, e relativa accensione, sono in netta crescita e l’Emilia Romagna, così come la provincia di Reggio, si mantengono sulla percentuale nazionale che segna un +15,35% rispetto allo stesso periodo del 2014. Dati che vengono letti in maniera positiva dagli addetti ai lavori, nonostante «si continui a vivere alla giornata in quanto le variabili che possono minare la sicurezza dei risparmiatori sono imprevedibili». «Anche a Reggio - commenta Giuseppe Iannò, titolare dell’immobiliare di via Crispi - si vedono i risultati della politica portata avanti da Draghi che sta letteralmente regalando soldi alle banche. Di conseguenza, i tassi non sono mai stati così bassi e se fino a pochi mesi fa ottenere un mutuo, per una certa fascia di cittadini, era quasi impossibile, oggi le banche sono molto più bendisposti». E se il mercato immobiliare si sta muovendo facendo registrare a Reggio un +20% di compravendite, «è presumibile che una buona parte di questa percentuale consista in mutui».

Giuseppe Iannò tocca con mano quella che è stata una vera e propria svolta: «Se fino a ieri le banche ponevano dei paletti insormontabili e dei parametri difficilmente raggiungibili proprio per evitare di concedere mutui, se non a clienti superaffidabili, oggi la situazione è mutata». Chi sono i fruitori ideali in questo momento? «La richiesta di mutui - spiega Iannò - è aumentata soprattutto nella fascia medio-bassa. Tra il calo del prezzo degli immobili e i tassi sempre più bassi oggi il giovane piuttosto che l’impiegato può arrivare a pagare 400 euro al mese per un mutuo. Spesso meno di un affitto».

Ma per tassi bassi cosa s’intende? «Un tasso variabile può oscillare tra l’1.40% all’1.60%. Per un fisso siamo sul 3,2%. Mai stati così bassi. Anche perché dobbiamo considerare il fenomeno della cannibalizzazione tra le banche che si traduce nel fenomeno delle surroghe dei mutui. Dal momento che è possibile trasferire un mutuo da una banca all’altra senza costi aggiuntivi si è scatenata una gara alla proposta più conveniente».

La conferma arriva dall’immobiliarista Massimo Della Giustina, che è anche presidente provinciale della Fimaa (federazione italiana mediatori e agenti d’affari). «E’ vero - dice Della Giustina - che le banche concedono mutui più facilmente rispetto a un recente passato. Anche se rimane molta prudenza da parte degli istituti bancari e le garanzie richieste prima dell’erogazione non sono poche». Come dire, non è che le banche accolgano sempre e comunque a braccia aperte la richiesta di accendere mutui. Senza dimenticare la differenza tra gli istituti.«Le banche di credito cooperativo - spiega Della Giustina - così come le banche che hanno la sede centrale a Reggio o in città vicine, sono più propense a concedere mutui rispetto alle grandi banche nazionali. Questo perché a livello locale penso ci sia una migliore visione generale... Le banche locali si rendono conto che è meglio acquisire una nuova clientela tra le famiglie e finanziare singoli cittadini rispetto ad aziende comunque a rischio».

Questo boom di mutui è destinato ad avere un seguito o si prevede una battuta d’arresto? Della Giustina è ottimista: «Dopo sette, otto anni di crisi, per la prima volta il mercato immobiliare si muove così come il mercato dei mutui riguardanti la prima casa sta dando segnali importanti che vanno nella direzione di privilegiare un settore non speculativo. Detto questo - conclude il presidente di Fimaa - non bisogna dimenticare quanto sia importamte l’aspetto psicologico. Quando la Grecia per esempio stava rischiando il default, anche da noi le compravendite si sono bloccate. Troppi i fattori che influenzano i risparmiatori».