4 mln di euro per le scuole paritarie dell’infanzia, comunali e private. Il via libera in Commissione

4 MILIONI DI EURO PER LE SCUOLE PARITARIE DELL’INFANZIA, COMUNALI E PRIVATE

Approvata giovedì in Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità la Delibera di Giunta che fissa gli indirizzi per gli interventi di qualificazione per le scuole dell’infanzia. Questo significa riuscire a proporre per l’approvazione all’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna un documento-quadro per quanto riguarda la qualificazione ed il miglioramento della proposta educativa tramite la realizzazione di progetti e iniziative rivolte ai bambini delle scuole dell’infanzia. In particolare ci si riferisce alla continuità e al raccordo interistituzionale tra esse, i servizi educativi per la prima infanzia e la scuola primaria. Al di là dei termini tecnici, significa un sostanziale rafforzamento degli interventi nel settore dei servizi 3-6 anni, attraverso progetti di innovazione del contesto, del rapporto educativo e delle prestazioni offerte, oltre a interventi di qualificazione delle scuole. Un sistema, quindi, che contempera le differenze territoriali, con particolare attenzione alle zone montane. Ma quanto è importante la scuola nella nostra Regione?

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Giudicate voi in base a questi dati: in Emilia-Romagna si contano 732 scuole dell’infanzia statali (46,86%) e 830 scuole non statali (53,14%).

Forlì-Cesena con il 63,76% (95 scuole), Piacenza con il 63,46% (66) e Modena con il 51,68% (123) sono le provincie con la percentuale più elevata di scuole per l’infanzia statali; seguono Rimini (47,69%, 62), la Città metropolitana di Bologna (47,21%, 161), Parma (44,76%, 64), Ferrara (38,28%, 49), Ravenna (38,21%, 47) e Reggio Emilia (31,55%, 65).

Reggio Emilia (68,45%, 141 scuole), Ravenna (61,79%, 76) e Ferrara (61,72%, 79) quelle con la maggiore prevalenza di scuole non statali; seguono Parma (55,24%, 79), Città metropolitana di Bologna (52,79%, 180), Rimini (52,31%, 68), Piacenza (36,54%, 38) e Forlì-Cesena (52,31%, 68).

Tra le scuole non statali finanziate attraverso la delibera in discussione, 280 sono comunali, 546 private e 4 con altre tipologie.

Quanto alle iscrizioni dei bambini, Piacenza (64,31%, 4.460 iscrizioni), Forlì-Cesena (62,54%, 6.565), Modena (53,77%, 10.381) e la Città metropolitana di Bologna (50,43%, 12.971) sono le provincie con le percentuali maggiori di bambini iscritti alle scuole statali; seguono Ravenna (48,14%, 4.805), Rimini (46,47%, 4.170), Parma (43,38%, 4.735), Ferrara (39,33%, 3.000) e Reggio Emilia (29,62%, 4.353).

Reggio Emilia (70,38%, 10.343 bambini), Ferrara (60,67%, 4.627), Parma (56,62%, 6.181), Rimini (53,53%, 4.804) e Ravenna (51,86%, 5.176) quelle con più iscritti alla scuole non statali; seguono la Città metropolitana di Bologna (49,57%, 12.751), Modena (46,23%, 8.924), Forlì-Cesena (37,46%, 3.932) e Piacenza (35,69%, 2.475).